Kyenge: nel 2014 nuova cittadinanza chi nasce o cresce qui sarà italiano


Repubblica.it


Un tweet del ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge rilancia a Santo Stefano il dibattito sullo “ius soli”.


CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+
ius-soli-cecile-kyenge

«2014 verso una nuova cittadinanza: chi nasce e/o cresce in Italia è italiano!». Un tweet del ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge rilancia a Santo Stefano il dibattito sullo “ius soli”, nel giorno in cui Angelino Alfano annuncia che le ispezioni nei centri di accoglienza italiani attraversati dalle proteste, da Lampedusa a Roma a Bari, sono già partite. «Fatti come quello di Lampedusa sono gravi e non si devono ripetere. Chi ha sbagliato pagherà ». Al dipartimento immigrazione del Viminale è già stata formata una task force con il compito di rivedere tutti gli appalti già assegnati per la gestione dei Cie.
Nei centri di accoglienza, tra Natale e Santo Stefano, le proteste sono rientrate ma ieri è stato il messaggio della Kyenge a rilanciare la polemica sull’immigrazione. E se dal Pd, con il responsabile Welfare Davide Faraone, arriva un plauso, sono ancora una volta Lega e Forza Italia ad alzare le barricate. «Il 2014 sarà l’ultimo anno della chiacchierona Kyenge ministro. Basta preoccuparsi solo di clandestini e carcerati, per la Lega l’emergenza è ridare lavoro e speranza a italiani e padani, per gli stranieri non c’é più posto», scrive su Facebook il segretario della Lega Matteo Salvini. Per Forza Italia parla Sandra Savino: «Il messaggio della Kyenge è profondamente sbagliato, il ministro sembra usare degli slogan per giustificare il proprio ruolo nell’esecutivo».
Nei centri di accoglienza dove nei giorni scorsi i migranti hanno dato vita a clamorose forme diprotesta per attirare l’attenzione sui tempi lunghi della loro permanenza e sulle condizioni di invivibilità delle strutture, è tornata la calma. A Ponte Galeria, gli immigrati con la bocca cucita da giorni in sciopero della fame hanno sospeso la protesta affidando al direttore della Caritas don Emanuele Giannone una lettera rivolta al Papa nella quale chiedono una risposta sui tempi lunghi di detenzione. Al presidente della Repubblica Napolitano si sono invece rivolti i parlamentari di Sel che hanno ispezionato il centro il giorno di Natale. E oggi a Ponte Galeria è attesa lavisita del parlamentare del Pd Khalid Chaouki che ha lasciato il giorno di Natale il centro di Lampedusa dove si era barricato insieme agli oltre 200 ospiti del centro tenuti lì da settimane in condizioni estremamente disagiate. Chaouki ha sospeso la protesta dopo che la struttura di contrada Imbriacola è stata svuotata, eccezion fatta per soli 17 ospiti, tutti superstiti dei naufragi di ottobre, che dovranno ancora rimanere a Lampedusa per qualche settimana a disposizione dell’autorità giudiziaria per rendere testimonianza nei procedimenti contro gli scafisti e contro gli organizzatori della tratta. La loro assistenza è stata affidata ad una equipe della Croce Rossa, alla quale Alfano vorrebbe affidare l’intera gestione del centro.«2014 verso una nuova cittadinanza: chi nasce e/o cresce in Italia è italiano!». Un tweet del ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge rilancia a Santo Stefano il dibattito sullo “ius soli”, nel giorno in cui Angelino Alfano annuncia che le ispezioni nei centri di accoglienza italiani attraversati dalle proteste, da Lampedusa a Roma a Bari, sono già partite. «Fatti come quello di Lampedusa sono gravi e non si devono ripetere. Chi ha sbagliato pagherà ». Al dipartimento immigrazione del Viminale è già stata formata una task force con il compito di rivedere tutti gli appalti già assegnati per la gestione dei Cie.
Nei centri di accoglienza, tra Natale e Santo Stefano, le proteste sono rientrate ma ieri è stato il messaggio della Kyenge a rilanciare la polemica sull’immigrazione. E se dal Pd, con il responsabile Welfare Davide Faraone, arriva un plauso, sono ancora una volta Lega e Forza Italia ad alzare le barricate. «Il 2014 sarà l’ultimo anno della chiacchierona Kyenge ministro. Basta preoccuparsi solo di clandestini e carcerati, per la Lega l’emergenza è ridare lavoro e speranza a italiani e padani, per gli stranieri non c’é più posto», scrive su Facebook il segretario della Lega Matteo Salvini. Per Forza Italia parla Sandra Savino: «Il messaggio della Kyenge è profondamente sbagliato, il ministro sembra usare degli slogan per giustificare il proprio ruolo nell’esecutivo».
Nei centri di accoglienza dove nei giorni scorsi i migranti hanno dato vita a clamorose forme diprotesta per attirare l’attenzione sui tempi lunghi della loro permanenza e sulle condizioni di invivibilità delle strutture, è tornata la calma. A Ponte Galeria, gli immigrati con la bocca cucita da giorni in sciopero della fame hanno sospeso la protesta affidando al direttore della Caritas don Emanuele Giannone una lettera rivolta al Papa nella quale chiedono una risposta sui tempi lunghi di detenzione. Al presidente della Repubblica Napolitano si sono invece rivolti i parlamentari di Sel che hanno ispezionato il centro il giorno di Natale. E oggi a Ponte Galeria è attesa lavisita del parlamentare del Pd Khalid Chaouki che ha lasciato il giorno di Natale il centro di Lampedusa dove si era barricato insieme agli oltre 200 ospiti del centro tenuti lì da settimane in condizioni estremamente disagiate. Chaouki ha sospeso la protesta dopo che la struttura di contrada Imbriacola è stata svuotata, eccezion fatta per soli 17 ospiti, tutti superstiti dei naufragi di ottobre, che dovranno ancora rimanere a Lampedusa per qualche settimana a disposizione dell’autorità giudiziaria per rendere testimonianza nei procedimenti contro gli scafisti e contro gli organizzatori della tratta. La loro assistenza è stata affidata ad una equipe della Croce Rossa, alla quale Alfano vorrebbe affidare l’intera gestione del centro.

di Alessandra Zinti

Fonte: www.repubblica.it
27 Dicembre 2013

CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+

Lascia un commento