Esplosione a Kabul, strage di ragazzi


Avvenire


Sul posto la scena è terribile: sulla strada sangue, pacchetti di gomme e piccoli oggetti che venivano venduti dai ragazzini. Le vittime, infatti, sono piccoli ambulanti che stazionano nel quartiere delle ambasciate per cercare di vendere la loro mercanzia.


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Ha appena 14 anni il kamikaze che stamattina, in sella a una bicicletta, ha causato l’esplosione a Kabul in cui sono morte almeno sei persone. Lo riferiscono fonti della Nato e della sicurezza locale spiegando che l’attentatore (che indossava un giubbotto imbottito di esplosivo) si è spinto fino a ridosso del quartier generale Isaf prima di farsi esplodere. Sul posto la scena – riferiscono – è terribile: sulla strada sangue, pacchetti di gomme e piccoli oggetti che venivano venduti dai ragazzini. Le vittime, infatti, sono piccoli ambulanti che stazionano nel quartiere delle ambasciate per cercare di vendere la loro mercanzia.

L’attentato ha causato la morte di sei persone ed il ferimento di altre quattro. Lo ha confermato oggi il governo afghano in un comunicato.
L’Isaf ha condannato l’attentato sottolineando che «gli insorti hanno utilizzato un minorenne per realizzarlo». In particolare il portavoce, generale Guenter Katz, ha sottolineato che «forzando persone minori di età a realizzare per loro questo “sporco lavoro” gli insorti mostrano ancora una volta le loro spregevoli tattiche».

I talebani hanno rivendicato l’attacco sostenendo che l’obiettivo erano «uffici in cui la Cia recluta afghani per spiare». Si è trattato del più sanguinoso attentato a Kabul dal 22 giugno, quando i talebani assaltarono un hotel in riva al lago uccidendo 18 persone. L’esplosione è stat udita nel super protetto quartriere diplomatico, dove il vicepresidente afghano Mohammad Qasim Fahim aveva appena terminato il suo intervento a una cerimonia per commemorare Massud. Per saddiqi l’attentatore potrebbe essere stato inviato dalle rete Haqqani, il più temuto gruppo tlebano che gli Usa hano appena deciso di inserire nella lista delle organizzazioni terroristiche.

LE VITTIME. Tra i sei morti dell’attentato a Kabul, in Afghanistan, tre sono adolescenti fra i 14 e i 18 anni fra cui una ragazzina (a causa delle condizioni martoriate dei corpi non è facile capire l’età). I tre sono arrivati già
morti all’ospedale di Emergency. Lo ha detto Emanuele Nannini, coordinatore del programma nel Paese per l’associazione umanitaria, raggiunto telefonicamente. Gli altri altri tre deceduti sono adulti: solo uno è arrivato vivo ed è poi morto in stanza operatoria. I quattro feriti sono in condizioni stabili e non sembrano per ora in pericolo di vita.

ALTRI ATTACCHI. Altri due attacchi sono avvenuti nel sud. A Tirin Kot, capitale della provincia dell’Uruzgan, due anziani capitribù sono rimasti uccisi nell’esplosione di una bomba davanti a una delle loro abitazioni. Una bomba collocata sul ciglio della strada nel distretto di Nahri Sarraj, nella provincia di Helmand, ha ucciso due donne e ferito altre due persone.
La nuova offensiva arriva dopo che è stato confermato che il ritiro delle truppe straniere di rinforzo schierate per lo più nel sud procede a pieno ritmo, con 77mila militari Usa e 40mila di altri Paesi che hanno già lasciato l’Afghanistan. Massud, soprannominato “il leone del Panshir”, fu ucciso dai talebani il 9 settembre 2001 e le forze di sicurezza afghane erano già in stato di massima allerta per il timore di attacchi legati alla ricorrenza.

Fonte: www.avvenire.it
8 Settembre 2012

 

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