Drappo rosso, posto occupato per donne assenti


FNSI


La Commissione Pari Opportunità della FNSI rilancia la mobilitazione “Posto occupato”. Il 7 marzo incontro con Fadumo Abdulkadir Hassan, giovane giornalista somala stuprata e arrestata.


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Appello Cpo-Fnsi. Drappo rosso, posto occupato per donne assenti
7 marzo, 'Giornalismo e violenza sulle colleghe nel mondo'
Somalia: libertà di stampa e diritti umani, caso Radio Shabelle
Presente Fadumo Abdulkadir Hassan vittima di abuso in redazione

“A nome di tutte le vittime del femminicidio e della violenza quotidiana, anche quando non arriva alle conseguenze più tragiche, la Commissione Pari Opportunità della Federazione Nazionale della stampa rilancia, in vista dell’8 marzo, la mobilitazione “Posto occupato” ideata lo scorso anno da “la Grande Testata”. Venerdì 7 marzo, dalle 10,30 alle 13,30, l’iniziativa sarà sostenuta con un incontro in Fnsi, Corso Vittorio Emanuele II, 349, al quale sarà presente Fadumo Abdulkadir Hassan, giovane giornalista somala stuprata in redazione e successivamente arrestata.

Per le donne, oltre a essere vittima di femminicidio,  ci sono purtroppo molti modi di morire. Si muore per la vergogna di essere state molestate. Si muore per la perdita di dignità una volta espulse dal mondo del lavoro. Si muore, come nel caso di Fadumo, perché qualcuno vuole spegnere la tua voce. Per questo altre testimonianze di che cosa significhi per le donne essere vittima di violenza e molestie, così come di essere messe ai margini della società e del mondo del lavoro, saranno portate dal  capitano Silvia Guberti, alpina, capo del Female Engagement Team in Afghanistan nel 2010, da Maria Andaloro, la collega che ha promosso la campagna “Posto occupato”, da Graziella Rivitti, ministero Sviluppo economico, che interverrà sulle difficoltà di reintegrazione delle donne cinquantenni espulse dal processo produttivo, da Mimma Iorio, direttore generale dell’Inpgi.  
Previsti anche interventi di Lapo Pistelli, viceministro degli Esteri, e Alessandra Servidori, consigliera nazionale di parità. Intervengono il presidente e il segretario generale Fnsi, Giovanni Rossi e Franco Siddi. Introduce Donatella  Alfonso coordinatrice della Cpo Fnsi, coordina Lucia Visca presidente Cpo Fnsi. Conclude  l’iniziativa Daniela Stigliano, vicesegretario della Fnsi.
La Federazione Nazionale della Stampa Italiana ha lanciato anche  un appello affinché in tutti i telegiornali e in tutti i talk show televisivi,  su qualunque rete televisiva o web e di qualunque argomento si discuta, ci sia un posto occupato da qualcosa di rosso: a testimoniare che la violenza sulle donne e contro le donne è uno dei problemi fondamentali di questo mondo. E chiede anche  che le trasmissioni dei salotti televisivi si occupino, almeno per un giorno, di questioni tenute a margine: a partire dalle spagnole del Tren de la Libertad che non solo difendono l’autodeterminazione nella legge sull’aborto, ma rilanciano l’autonomia e il diritto delle donne, per arrivare alle questioni di genere legate alla nuova legge elettorale e a tutte le sedi della rappresentanza, a quelle legate alla salute, al lavoro e alle garanzie di welfare.
La vicenda di Fadumo Abdulkadir Hassan è  significativa in una giornata  che vuole celebrare l’8 marzo segnalando come spesso si preferisca che le donne siano assenti. Negli ultimi mesi uno dei più importanti media della Somalia, Shabelle Media Network, composta da due radio ed una televisione, è stata chiusa dalla polizia politica di Mogadiscio con la distruzione delle apparecchiature di trasmissione.
L’occasione è stata l’intervista ad una giovanissima giornalista di Kasmo Radio (la Voce delle donne), Fadumo Abdulkadir Hassan, violentata da due esponenti della polizia politica nell’emittente di Stato Radio Mogadiscio. Poco dopo sia il direttore e un giornalista  sia l’editore dell’emittente sono stati arrestati. La colpa? Aver diffuso, tramite Youtube, la notizia. Anche la collega Fadumo è stata arrestata e torturata rischiando la vita così come, d’altronde, numerosi giornalisti in Somalia mentre svolgevano la loro professione. Se ne contano almeno venti dall’agosto del 2012. All’iniziativa saranno presenti anche l’editore, il direttore e un giornalista di Radio Shabelle: Abdimalik Yusuf Mohamud, Abdi Mohamed Ismail e Ahmed Abdullahi Jama.

Fonte: www.fnsi.it
6 marzo 2014

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