Cooperazione, candidati mosci alle urne


Nigrizia.it


Presentati i risultati dei questionari sul futuro della politica degli aiuti allo sviluppo, consegnati dalle ong a 50 tra candidati premier e aspiranti parlamentari. Hanno risposto in 10. Nessuno del Pdl. Risposte propagandistiche da Veltroni.


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Cooperazione, candidati mosci alle urne

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I questionari con le dieci domande erano stati inviati a tutti i candidati premier e ad altri aspiranti parlamentari sensibili ai temi della cooperazione. Cinquanta in tutto, i destinatari. Hanno risposto in dieci. Al momento. Perché le organizzazioni non governative che fanno parte del Cini (Coordinamento Italiano Network Internazionali) hanno deciso di tenere aperta la loro porta, in attesa di nuove risposte, fino al 7 aprile, a una settimana dal voto delle politiche.

Diciamocelo: il “controsondaggio elettorale” sul futuro della cooperazione internazionale in vista del 13 e 14 aprile e della nuova legislatura, non ha riscosso molto appeal. «Al di sotto delle nostre aspettative», conferma Massimo Zortea, presidente del Vis (Volontariato internazionale per lo sviluppo).

Hanno risposto in pochi. E i soliti. Del Popolo delle libertà nessuno. Rocco Buttiglione per l’Udc. E il segnale non è certo positivo. «Ci preoccupa il silenzio del Pdl», conferma Raffaele K. Salinari di Terres des hommes. «Non vorremmo che questo significasse un futuro disimpegno su questi temi del possibile governo Berlusconi».

Il controsondaggio rivolgeva domande su questioni fondamentali per il futuro dell’aiuto allo sviluppo italiano: dall’aumento delle risorse pubbliche per lo sviluppo per arrivare allo 0,51% del Pil entro il 2010, alla riforma complessiva del sistema della cooperazione, passando per la gestione unificata dei fondi, all’immediato “slegamento” degli aiuti, fino a un sostegno al terzo settore anche attraverso politiche fiscali mirate.

Tre i candidati premier che hanno risposto: Walter Veltroni del Pd, Fausto Bertinotti della Sinistra arcobaleno ed Enrico Borselli per i socialisti. «La qualità delle risposte è alta», rivela Zortea. «I più coerenti sono stati Bertinotti e la sottosegretaria alla Cooperazione Patrizia Sentinelli», spiega Salinari. «Hanno confermato che le risorse si trovano travasando risorse dalle spese militari». E Veltroni? «Ha risposto in modo puntuale», continua Salinari. «La sua posizione è impegnativa. Ha confermato che con il suo governo, le spese per gli aiuti allo sviluppo per il 2008 saliranno allo 0,3% del Pil, per arrivare allo 0,5 entro il 2010. Ci è sembrata una risposta un po’ propagandistica, di uno che sa che non dovrà avere compiti di governo dopo il 14 aprile».

Fonte: Nigrizia.it

20 marzo 2008

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