Battaglia a Mogadiscio, civili in fuga da fame e guerra


Misna


Per il secondo giorno consecutivo la capitale Mogadiscio è teatro di violenti combattimenti tra uomini dell’insurrezione e truppe dell’esercito governativo, sostenute dai caschi verdi dell’Unione Africana.


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Battaglia a Mogadiscio, civili in fuga da fame e guerra

Le emittenti radiofoniche locali parlano di almeno cinque morti e oltre una trentina di feriti tra cui civili. I combattimenti, in corso da ieri per assicurarsi il controllo di aree strategiche della capitale, non si sono del tutto arrestati durante la notte. Alcuni colpi di mortaio sono esplosi in diversi quartieri di Bakara e Balcad – principali centri commerciali a livello cittadino – nell’ambito di quella che appare come una maggiore controffensiva da parte dei militari regolari contro gli ‘Shebab’ (giovani).

La recrudescenza delle violenze si manifesta mentre il paese è prostrato da lunghe settimane di siccità e una carestia che colpisce soprattutto le popolazioni delle regioni centro-meridionali, sotto il controllo degli insorti.

Oggi le Nazioni Unite sono riuscite a recapitare due razioni di aiuti, casse di cibo e medicinali nel compound dell’aeroporto internazionale di Mogadiscio. Nelle scorse settimane oltre 100.000 civili sono giunti in città in cerca di cibo e acqua. Preoccupanti soprattutto le condizioni dei bambini sotto i cinque anni, prime vittime della siccità e carestia che stanno devastando il Corno d’Africa.

Intanto continua ad aumentare il numero di somali in fuga oltre frontiera, nei campi di Dollo Ado in Etiopia e in quelli di Dadaab in Kenya. Il flusso – secondo le agenzie umanitarie presenti sul posto – procede al ritmo di 240 arrivi al giorno a Dollo Ado e oltre i mille a Dadaab.

Fonte: www.misna.org
29 Luglio 2011

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