Antisionismo a Torino? Una polemica assurda


Stefano Corradino


Rula Jebreal sulla diatriba relativa alla Fiera del Libro: “L’informazione ha una responsabilita’ pesante. Purtroppo gran parte dei media ormai preferisce gettare benzina sul fuoco su un episodio circoscritto…".


CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+
Antisionismo a Torino? Una polemica assurda

"La polemica alla fiera di Torino? Pretestuosa, gonfiata. L’azione di quattro cretini non puo’ essere fatta passare come un movimento collettivo…. Israele ha tutto il diritto di partecipare ad una manifestazione come questa, semmai bisogna premere affinche’ si sviluppi un dibattito sul modo in cui il governo israeliano tratta i palestinesi…” Netto il giudizio della giornalista palestinese Rula Jebreal sulla diatriba relativa alla Fiera del Libro. “L’informazione ha una responsabilita’ pesante. Purtroppo gran parte dei media ormai preferisce gettare benzina sul fuoco su un episodio circoscritto e occuparsi di una sparuta contestazione piuttosto che delle grandi questioni internazionali come il Libano, il Darfur, la Cecenia…"

Continua ad infuriare la polemica sulla Fiera del libro di Torino. Qual e’ il tuo giudizio?

Ma quale polemica… E’ stata una vicenda del tutto gonfiata. Il punto per me e’ chiaro: Israele, come tanti altri Stati ha tutto il diritto di partecipare ad un manifestazione come questa. Questo non significa che non si possa poi affrontare un dibattito politico sull’occupazione militare da parte israeliana della zona cosiddetta west bank o di quello che sta accadendo a Gaza… Ma quella sul boicottaggio e’ davvero una discussione inutile.
 
Non c’e’ alcuna ondata antisionista allora…

Ma no, non lo penso affatto. L’azione di quattro cretini non puo’ essere fatta passare come un movimento collettivo…. Questa vicenda va ricondotta nella giusta dimensione. Cio’ che semmai debba essere richiesto, lo ribadisco, e’ che si prema su Israele per fare un dibattito su come il governo tratta i palestinesi…

Alla Fiera ci sono scrittori David Grossmann, Abraham Yehoshua, Amos Oz e Meir Shalev…

Infatti. E questi scrittori israeliani presenti sono i primi a criticare la politica di Israele, loro sono la vera coscienza profonda dello Stato di Israele.

Insomma a tuo avviso questa vicenda che sta imperversando e’ una montatura mediatica.

Un ingigantimento assurdo. E questa di Torino e’ una questione davvero piccola nel contesto politico molto piu’ delicato e articolato del conflitto israelo palestinese. Ma gran parte dell’informazione ormai preferisce gettare benzina sul fuoco su un episodio circoscritto e occuparsi di una sparuta contestazione piuttosto che delle grandi questioni internazionali che sono praticamente sparite dall’informazione televisiva. Dal Libano al Darfur, alla Cecenia. Temi di cui non ci occupiamo piu’…

Alla polemica hanno contribuito anche le parole di Gianfranco Fini che a “Porta a Porta” ha sottolineato come questa vicenda sia piu’ grave dell’assassinio che si e’ consumato a Verona…  
Penso sia una gaffe e non voleva dirla in questi termini. Ma cosi’ facendo ha legittimato indirettamente una violenza rispetto ad un’altra. Spero se ne renda conto. Ma il messaggio che ha lanciato e’ sicuramente non bello perche’ lasciava intendere che c’e’ una violenza piu’ accettabile rispetto in un’altra, mentre la violenza e’ inaccettabile sempre, senza graduatorie…

Fonte: Articolo21

09/05/2008

CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+

Lascia un commento