A 16 anni nell’esercito? Lotti: ”Proposta choc, grave e molto pericolosa”


Elisabetta Proietti


Il coordinatore della Tavola della pace: "Questo si intende per riaprire ai giovani le porte del futuro?". L’invito al generale: "Venga a confrontarsi con i costruttori di pace sull’articolo 11 della Costituzione".


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A 16 anni nell’esercito? Lotti: ''Proposta choc, grave e molto pericolosa''

PERUGIA – "Una proposta choc… E´ una di quelle che Veltroni ha annunciato come terapia per rimettere in moto l´Italia?". Resta basito, anche se non sorpreso più di tanto, Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della pace, di fronte alle affermazioni programmatiche del generale Mauro Del Vecchio, già comandante della missione Isaf in Afghanistan e candidato al Senato, terzo nella lista del Lazio, per il Partito democratico. "Se saremo al governo proporremo una legge che consenta ai giovani di 16 anni di entrare volontari nell'esercito" ha detto Del Vecchio oggi intervistato da Klaus Davi su YouTube. "Potremmo impiegare i più giovani nelle missioni di pace- ha detto il generale – certamente non in azioni di prima linea, potrebbero collaborare attivamente offrendo un contributo importante".
Commenta a caldo Flavio Lotti: "Una proposta capace di scioccare coloro che si rendono conto della grave crisi di disattenzione che oggi stanno subendo i nostri giovani e che si chiedono come fare a riaprire loro le porte del futuro, per se stessi e per il nostro Paese".
E una proposta "non originale, perché le Forze armate hanno da tempo problemi di reclutamento".
"Una proposta – continua Lotti – molto pericolosa, che non ci sorprende perché coerente con una certa idea dell´impiego delle nostre forze armate che si sta facendo largo nel cosiddetto mondo del centrosinistra, idea secondo la quale l´esercito avrebbe un grande futuro, e c´è chi vuole farci credere, e il generale Del Vecchio sembra essere uno di quelli, che le forze armate sono il posto di lavoro più sicuro che lo Stato può offrire ai propri giovani. Un proposta grave, brutta, pericolosa…
Mi auguro che ci siano strumenti e tempo per una discussione ampia e vera, che magari potrebbe aiutare a capire cosa intendono, gli aderenti del Pd, per pace".

Incalzato da Klaus Davi, Del Vecchio aveva anche parlato di nonnismo, usando parole destinate a far discutere: parlando di "nonnismo soft" che è "tutto sommato educativo"
"Se questa è la cultura di pace che esprime il generale Del Vecchio, mi domando cosa ne pensano gli iscritti al Partito democratico e i leader del Pd, il gruppo dirigente di quel partito e in particolare i giovani. Se questa è la cultura di pace che interpreta e rappresenta il generale – ripete Flavio Lotti -, beh… il discorso sui diritti umani che stiamo portando avanti con forza in occasione del 60mo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani (il 10 dicembre 2008, ndr) è sempre più serio e urgente e necessario. Penso che di tutto questo dovrebbero parlare, e presto, gli aderenti al Pd".
Lotti invita poi il generale Del Vecchio a un confronto sulla pace a partire dall´articolo 11 della Costituzione. Coglie l´occasione per fare un invito che ancora non ha trasmesso ufficialmente: "Dopo le elezioni, mi auguro che il generale sia disponibile a un confronto sul tema, a partire dall´articolo 11 e dalla sua interpretazione e declinazione attuale. Accetti, generale, di confrontarsi con i costruttori di pace".

Fonte: Redattore Sociale

02 aprile 2008

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