11 maggio, tutti a Roma per l’Art.21 con Oscar Luigi Scalfaro


Articolo 21


L’iniziativa dell’11 maggio (ore 16, sala delle Conferenze, Piazza di Montecitorio 123/A) è una nuova e importante tappa nell’iniziativa per la libertà e il diritto all’informazione.


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11 maggio, tutti a Roma per l'Art.21 con Oscar Luigi Scalfaro

L’iniziativa dell’11 maggio, con la fondamentale partecipazione del Presidente emerito Oscar Luigi Scalfaro, è una nuova e importante tappa nell’iniziativa per la libertà e il diritto all’informazione. Quando la si è pensata non era ancora noto il rapporto di Freedom House ma erano noti ed evidenti i problemi dell’informazione italiana che ovviamente si rafforzano nelle indagini internazionali sulla base del conflitto di interesse e di concentrazione esistente.
Potrei citare molti esempi: le norme sulle intercettazioni che volevano arrivare fino al carcere, taglio ai finanziamenti per l’editoria, tagli contro il sistema culturale, leggi sbagliate sulla comunicazione, procedure di infrazione della Commissione Europea, e tanto altro ancora.
Tanti meccanismi, ognuno apparentemente svincolato dall’altro, che identificano un progetto pericoloso ad un concetto di omologazione per cui una verità di parte è normalmente raccontata come realtà dei fatti.
L’esatto contrario di una informazione, attenta ai bisogni delle persone, che racconti la verità dei fatti, che non distorca le opinioni e dia voce ai più deboli ed indifesi, che rafforzi i valori della non violenza, del rispetto degli altri, della legalità e della solidarietà.
A questo stato di cose è giusto e necessario reagire denunciando quello che non va, ma in modo molto più evidente e coordinato, avanzando una proposta alternativa sulla quale far discutere e aggregare.
C’è un tessuto ricco di società pronta a tornare in campo sulla libertà ed il pluralismo dell’informazione,  chiede però chiarezza nei contenuti e certezza di continuità nell’impegno a tutti i livelli.
Per questo, specie in tempi in cui si attacca la Costituzione e si parla di modifiche a maggioranza è giusto ripartire dal tema centrale, dalla premessa, dall’attualità straordinaria dell’art.21 della Costituzione.
A questo appuntamento di riflessione e impegno dell’11 maggio dovranno seguire iniziative tematiche nazionali e locali, da far confluire in una riunione degli stati generali della comunicazione in cui proporre piattaforma di contenuti e un concreto programma a suo sostegno.

di Fulvio Fammoni

APPUNTAMENTI: Incontro-dibattito sul tema “Il valore fondante dell’articolo 21 della costituzione italiana per una comunicazione libera e democratica". Con OSCAR LUIGI SCALFARO Lunedì 11 maggio 2009, ORE 16, sala delle Conferenze, Piazza di Montecitorio 123/A. ”

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L'articolo21, premessa indispensabile per l'esercizio della democrazia

di Giuseppe Giulietti

La retrocessione dell’Italia tra i paesi semiliberi in materia di libertà dei media decisa dalla grande associazione americana Freedom House può stupire solo gli ipocriti o quei cinici,non solo berlusconiani,che hanno sempre vissuto con fastidio qualsiasi riferimento al conflitto di interessi.
Quello che in Italia,e ormai solo in Italia, sembra normale continua a essere considerasta all’estero una grave degenerazione che mina il funzionamento stesso delle istituzioni democratiche.
Il controllo diretto e indiretto di un vero e proprio impero mediatico da parte del governo rappresenta un doppoia anomalia,sia sotto il profilo del pluralismo politico alterato,sia sotto il profilo della eccessiva concentrazione che rappresenta una minaccia per il libero mercato.
Le due questioni sommate insieme determinano la retrocessione dell'Italia, insieme a quella della Turchia che,anche per questi motivi,fatica a conquistare l’ingresso in Europa.
Il rapporto di Freedom House,per altro,fa seguito ai pronunciamenti del parlamento uropeo,del consiglio d' Europa,di tutte le principali associazioni internazionali che si occupano di questi temi.
Solo in Italia, grazie anche al conflitto di interessi, l’anomalia è considerata normale, anzi il fido consigliere del capo, Marcello Dell’Utri, può anche permettersi di annunciare la prossima occupazione della Rai e la costruzione di una repubblica presidenziale a reti unificate.
Per quanto ci riguarda,come associazione Articolo 21,non intendiamo adeguarci allo spirito dei tempi e continueremo a contrastare questa autentica metastasi che ha già alterato il normale funzionamento dell’ordinamento democratico.Nei giorni scorsi abbiamo presentato un esposto alle autorità di garanzia che,su questo tema,hanno sin qui fatto finta di non vedere e di non sapere.
Allo stesso modo chiederemo a tutti i candidati alle prossime elezioni europee che fanno riferimento alla nostra associazione di sottoscrivere un impegnmo pubblico a chiedere una direttiva comune sul conflitto di interessi e a pretendere la piena applicazione della risoluzione già votata dal medesimo parlamento europeo nel marzo del 2004 e da allora restata nei cassetti.
Queste ad altre proposte saranno al centro della grande assemblea  che si svolgerà a Roma lunedì 11 maggio alle ore 16,nella sala l dell'Autorità per la privacy ,davanti a Momtecitorio,proprio accanto al cinema Capranichetta.
Non sarà una assemblea rituale non solo per il contesto nel quale l’evento si svolgerà,ma anche e soprattutto per la qusalità e l’ampieazza dei promotori e dei partecipanti.
Non a caso la relazione conclusiva è stata affidata al presidente Oscar Luigi Scalfaro,uno degli autentici custodi della Carta costituzionale,una personalità che ha dovuto subire oltraggiose aggressioni  anche per non aver mai voluto chiudere  occhi e orecchie  di fronte agli assalti degli squadrismi di ogni colore.Con lui saranno presenti il professor Pace, presidente dei costituzionalisti italiani, Fulvio Fammoni, segretario confederale della Cgil e animatore del comitato per la libertà di informazione che riunisce decine di accociazioni di ispirazione laica e religiosa, ancora Roberto Natale e Franco Siddi,presidente e segretario della Federazione della stampa.Ed ancora Federico Orlando,presidente della nostra associazione e animatore di tutte le battaglie per la libertà e contro ogni dogmatismo,e Paolo Serventi Longhi,componente della segreteria del sindacato internazionale dei giornalisti che ha deciso di aprire un dossier su quanto sta accedendo in Italia.
Mai come in questo caso sarà necessario esserci e far sentire la voce e la passione di chi continua a credere che il pieno rispetto dei valori racchiusi nell’articolo 21 della Costituzione sia una premessa indispensabile anche a consentire davvero il libero esercizio del voto.

Fonte: Articolo21

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