Un’altra strage a Gaza. E il mondo sta zitto


Umberto De Giovannangeli - L'Unità


È di almeno 18 palestinesi e tre soldati israeliani il numero dei morti provocati dai violenti combattimenti in corso dall’altra notte in varie zone della Striscia.


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Un'altra strage a Gaza. E il mondo sta zitto

Una battaglia in piena regola. I miliziani delle Brigate Ezzedine al-Qassam, il braccio armato di Hamas, attaccano con missili anticarro e colpi di mortaio gli israeliani rispondono con i razzi degli elicotteri giunti in soccorso delle truppe. Sul terreno restano i corpi senza vita di tre soldati israeliani e cinque miliziani di Hamas. Gli scontri sono iniziati poco dopo la mezzanotte, con l’arrivo di alcuni carri armati israeliani. Secondo la ricostruzione fornita dal portavoce di Tsahal, un commando di Hamas proveniente da Gaza ha provocato un’esplosione al confine all’altezza del kibbutz israeliano di Beeri (Neghev). Una pattuglia di confine della Brigata Ghivati è subito sopraggiunta sul posto, ma è caduta in un’imboscata tesa dai miliziani di Hamas. Nello scontro a fuoco ravvicinato sono rimasti uccisi i soldati.
La reazione israeliana non si fa attendere. Ed è pesantissima. È di almeno 18 palestinesi e tre soldati israeliani il numero dei morti provocati dai violenti combattimenti in corso dall’altra notte in varie zone della Striscia. Dopo gli otto miliziani palestinesi caduti in diversi scontri a fuoco ieri mattina, e tre soldati israeliani uccisi in una imboscata, ieri pomeriggio nove palestinesi sono stati colpiti da due razzi israeliani vicino al campo profughi di Al Bureji: secondo fonti mediche palestinesi tra le vittime si contano almeno tre miliziani, due bambini, una donna e tre esponenti religiosi del movimento islamico “Taksir Higrah” apparentemente non legati a nessun gruppo armato.
In un incidente separato vicino a El Bureji due razzi israeliani hanno infine colpito un fuoristrada dell’agenzia britannica Reuters uccidendo il cameraman Fadil Shana di 25 anni. Sul veicolo del giornalista erano ben visibili le insegne della stampa. L’operatore, molto conosciuto a Gaza, aveva appena finito di riprendere alcune immagini nel campo profughi. Da Mosca, dove è in visita ufficiale, il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Mahmud Abbas (Abu Mazen) ha chiesto a Israele di “porre fine ad una violenza che miete vittime innocenti tra la popolazione civile” di Gaza. Ed è in questo scenario di guerra che prosegue la missione in Medio Oriente dell’ex presidente Usa Jimmy Carter. Al Cairo, Carter incontrerà oggi una delegazione di Hamas, guidata da Mahmud Zahar e Said Siam. Ed è lo stesso al Zahar, uno dei “duri” del movimento integralista palestinese, a dare conferma che domani a Damasco l’ex presidente Usa avrà il contestato, da Israele, incontro con il capo dell’ufficio politico di Hamas, Khaled Meshaal.

Fonte: L'Unità

17 aprile 2008

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