Tutte le armi della Repubblica


La redazione


Illustrando la “Nota aggiuntiva allo stato di previsione per la Difesa per l’anno 2008” la Rivista Aeronautica e Difesa analizza in modo dettagliato tutte le spese in armi dell’Italia per il prossimo anno.


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Tutte le armi della Repubblica

Il 18 ottobre il ministro della difesa Arturo Parisi ha presentato alla Commissione difesa del Senato la ripartizione degli stanziamenti indicati dalla “finanziaria”. In questa sua presentazione il ministro ha dichiarato che “…per l’anno 2008, nell’ambito della Funzione Difesa, ben 9.080,1 milioni di euro (59,64%) sono destinati a coprire le spese a carattere obbligatorio per il personale, mentre le residue risorse sono suddivise tra i 2.515,1 milioni di euro (16,52%) destinati all’esercizio e i 3.628,7 milioni di euro (23,84%) destinati all’investimento. Si tratta – ha precisato Parisi – di una ripartizione percentuale che, sebbene assai più favorevole rispetto a quella, esiziale, del 2006, è ancora lontana da quel 50% per spese di personale e 50% per spese di esercizio e investimento, ritenuta ottimale e tendenzialmente da perseguire, in linea con gli altri paesi del contesto occidentale”.
Con la pubblicazione della cosiddetta “finanziaria”, cioè la programmazione economica del governo per il 2008, il ministro Parisi ha “fotografato” la situazione ed ha indicato le sue proposte per il 2008.
Naturalmente questo documento deve ancora sottostare a tutti i “passaggi” che, prima che il provvedimento diventi legge esecutiva dello stato, sicuramente apporteranno modifiche anche importanti.
Lo stanziamento complessivo previsto ammonta a 20.928,5 milioni di euro che, rispetto al bilancio del 2007, comporta un incremento di 733,7 milioni (+3,6%). Rispetto al PIL (prodotto interno lordo) “tendenziale” per il 2008 si tratta di una percentuale dell’1,310%.
In pratica, rispetto al triennio 2004-2006 che è stato assunto dal ministro come metro di comparazione, il 2007 ed il 2008 registrano un’inversione di tendenza. Tale inversione, peraltro, si annulla se si considerano le voci a valori costanti 2004. Infatti, nel 2004 lo stanziamento globale era stato di 19,811 miliardi ed oggi, “depurati” dall’inflazione, si richiedono 19,525 miliardi. Si presenta, però, una leggera crescita (0,4%) nella funzione difesa e più sostanziale nella Funzione Sicurezza (costituita, in pratica, dai Carabinieri) che cresce del 6,5%; drastico, invece, è il calo nelle Funzioni Esterne, che sono attività affidate al dicastero ma non specificamente rientranti nei suoi compiti istituzionali, e nelle Pensioni provvisorie che riguardano alcuni aspetti retributivi particolari del personale militare “in ausiliaria”.
Interessante, in questo quadro, è il raffronto tra l’Italia e gli altri tre paesi più industrializzati d’Europa (Francia, Germania e Gran Bretagna). L’Italia risulta “fanalino di coda” per tutti gli aspetti: il nostro è lo stato meno popoloso, con il prodotto interno lordo inferiori e minori sono anche il reddito “pro capite”, il rapporto tra le spese per la Funzione Difesa ed il PIL e la relativa spesa “pro capite”. In Italia, infatti, il rapporto tra PIL e Funzione Difesa (quindi non sono considerate le forze militari di polizia) nel 2007 è stato dello 0,94%, contro l’1,73% della Francia, l’1,20% della Germania, il 2,20% della Gran Bretagna. “Pro capite” la spesa risulta di 246 euro per l’Italia, 494 per la Francia, 345 per la Germania e ben 724 per la Gran Bretagna.
Nelle voci che seguono, per oneri globali va intesa la spesa totale del programma del suo inizio.

I MEZZI AEREI
E veniamo agli investimenti previsti per il 2008 per ciò che riguarda i mezzi aerei, considerando che per alcuni di essi (come per sistemi d’arma di altro genere) è previsto il finanziamento da parte del Ministero per lo sviluppo economico e per questo sono elencati a parte.
Eurofighter EF-2000: 288,4 milioni di euro. I “memoranda” sottoscritti regolano le fasi di sviluppo, industrializzazione, produzione e supporto logistico iniziale. Per il programma sono previsti oneri globali pari a circa 18.100 milioni fino al 2015. Nella disponibilità di fondi per l’EF-2000 ( nella quale sono compresi stanziamenti precedenti e contributi del MSE) dovrebbe rientrare oltre al “retrofit” dei velivoli della Tranche 1 ed il supporto logistico alle macchine in servizio, anche l’acquisto di quelle nuove (cioè dei 46 aerei della Tranche 3).
F-16: 32 milioni per il mantenimento della linea operativa sugli aerei in “leasing” che scadrà nel 2010. Per quella data l’importo complessivo stanziato sarà stato di 120 milioni.
“Tornado”: 171,3 milioni per l’ammodernamento “di mezza vita” in previsione di mantenere l’operatività fino al 2020-2025. Il programma si considererà completato nel 2015 e per quella data sarà costato circa 1.450 milioni.
Per gli AMX “Ghibli” sono previsti 62,2 milioni ( nell’ambito della categoria “Velivoli Aerotattici”) che riguardano essenzialmente l’aggiornamento ACOL. Il programma AMX terminerà nel 2009, con una spesa totale di circa 285 milioni.
Velivoli da trasporto: 108,1 milioni per il completamento del rinnovo della flotta da trasporto, con l’acquisto di 22- C-130J (dei quali 12 C-130J-30 “lunghi”); nello stanziamento annuale sono compresi 15 milioni per l’avvio del programma Strategic Airlift Capability della NATO che prevede l’acquisizione, da parte dell’Alleanza Atlantica (con il supporto della Finlandia e della Svezia), di 3-4 Boeing C-17”Globemaster”II da gestire in “pool”(v. Aeronautica & Difesa n. 239, a pag. 16). Gli oneri globali del capitolo sono previsti in 1.670 milioni.
Velivoli rifornitori: 86,5 milioni per l’acquisizione di quattro KC-767 A, con completamento previsto nel 2011 ed onere globale di circa 950 milioni.
Sostituto”Atlantic”: 10 milioni per il 2008, su una spesa globale prevista di circa 400 milioni. Come è noto, non vi è alcuna decisione ufficiale sulla sostituzione degli “Atlantic”, anche se il candidato più accreditato ci risulta l’ATR-72ASW che potrebbe essere acquisito in 8-10 esemplari nell’ambito di un programma interforze Marina-Aeronautica.
AV-8B+: 17,4 milioni per il mantenimento tecnologico degli “Harrier” della Marina Militare. Quando il programma sarà completato nel 2013 la spesa globale avrà raggiunto circa 162 milioni.
JSF- Joint Strike Fighter: è il programma che riguarda la partecipazione allo sviluppo ed alla costruzione dell’ F-35 “Lightning” II con una previsione nominale d’acquisto di 131 esemplari (dei quali 22 per la Marina). Lo stanziamento previsto per il 2008 è di 93,2 milioni, con una previsione globale relativa alla fase di sviluppo di 1.028,48 milioni di dollari, da completarsi nel 2012. Prima di quella data vi dovranno essere decisioni e stanziamenti relativi all’acquisto di velivoli.
NH-90: 299,9 milioni costituiscono lo stanziamento previsto dal Ministero della difesa per quest’elicottero, destinato all’Esercito ed alla Marina, con un impiego complessivo per 116 esemplari. Il completamento del programma è previsto nel 2018 con una spesa di 3.895 milioni.
EH-101: oggi ribattezzato AW101, è l’elicottero “Merlin”, per il quale sono richiesti 47,4 milioni relativi all’acquisizione ed al supporto logistico per la Marina Militare. Nella “finanziaria” sono previsti dieci-dodici AgustaWestland EH-101 “Merlin”, in parte nella versione trasporto “utility” per la Marina (che potrebbero essere quattro “Merlin” Mk. 413 in configurazione ASH, Amphibious Support Helicopter – Ndr) e Combat SAR per l’Aeronautica (sei-otto macchine simili agli US101 proposti all’USAF – Ndr). Questo programma è tra quelli che fruiscono anche del supporto finanziario del Ministero per lo sviluppo economico).
A-129 “Mangusta”: 11 milioni per il programma di ammodernamento di 48 sistemi di osservazione ed acquisizione di obiettivi per gli elicotteri da attacco dell’Esercito. L’onere globale del programma è stimato in 81,5 milioni, con completamento previsto nel 2015.
AB-212: 8,5 milioni per il prolungamento della vita utile degli elicotteri di questo tipo in carico alla Marina Militare, anche in considerazione dell’indisponibilità degli NH-90. La spesa totale sarà di 18,3 milioni, con completamento del 2009.
NETM: 8,0 milioni sono destinati al Nuovo Elicottero da Trasporto Medio per l’Esercito che dovrà sostituire, dopo il 2012, gli attuali CH-47C+. la previsione è di un acquisto di 16 macchine con una spesa di 850 milioni entro il 2015. La scelta tecnica non è stata ancora effettuata ma si considera il Boeing CH-47F come candidato più probabile.
Elicottero C-SAR: la “posta” si riferisce ad un “sostituto elicottero HH-3F C-SAR” e stanzia 15 milioni nel 2008 su una previsione complessiva di spesa di circa 630 milioni. Ci si riferisce ad una versione specifica dell’EH-101 (vedi) in quanto questo sarebbe l’indirizzo attuale dell’Aeronautica Militare per il nuovo elicottero Combat-SAR.
JAMMS – Piattaforma aerea Sigint: 10 milioni di euro sono destinati ad un nuovo velivolo Joint Airborne Multiensor Multimission System, con capacità di Signal Intelligence (ascolto elettronico). Al momento non vi sono indicazioni sul tipo di aeromobile che dovrà sostituire i G.222VS.

I SISTEMI SATELLITARI
Il Ministero della difesa prevede quattro programmi spaziali maggiori, con stanziamento complessivo di 71,9 milioni nel 2008.
“Helios”: sono previsti 23,9 milioni per l’accesso al sistema ed il mantenimento delle condizioni operative dei satelliti da osservazione strategica “Helios” 1 e 2. Si tratta di programmi multinazionali (con Belgio, Francia, Germania, Grecia e Spagna) nei quali l’Italia contribuisce per il 14,1% a “Helios” 1 e con il 2,5% a “Helios” 2.
“Cosmo-SkyMed”: 13 milioni vanno nel 2008 a questo programma di telerilevamento (duale, per usi sia militari che civili) con sensori SAR- Syntetic Aperture Radar, avviato sotto la responsabilità dell’Agenzia Spaziale Italiana, con inizio dell’operatività nel 2008. La spesa totale è stimata in circa 155 milioni. Il Ministero della difesa partecipa a partire dalla fase di sviluppo dei satelliti (il primo della costellazione è stato lanciato nel 2007) e del segmento di terra.
“Sicral” 2: la partecipazione al sistema satellitare “Sicral” 2 (del valore globale di 300 milioni di euro entro il 2012) prevede uno stanziamento di 30 milioni. Si tratta di un satellite per comunicazioni militari con il quale integrare l’attuale “Sicral” (operativo dal 2001 e con termine della vita operativa previsto nel 2010-2011); prevista anche un’unità di riserva “Sicral” 1B (lancio previsto nel 2008).
“Athena Fidus”: 5 milioni vanno a questo programma in collaborazione con in CNES francese per un’infrastruttura di comunicazioni satellitari complementare al “Sicral” (per servizi duali a banda larga, sia per la Difesa che per la Protezione Civile). Il completamento è previsto per il 2011 con spesa di 35 milioni.

I SISTEMI MISSILISTICI
Questa voce incide complessivamente per 422,5 milioni.
FSAF: 272,8 milioni vanno alla famiglia di missili antimissile ed antiarei basati sull’”Aster”, con il sistema SAMP-T terra-aria, e SAAM-It navearia. Gli oneri globali relativi alle “teste di serie” del sistema italo-francese ed alla produzione sono pari a circa 1090 milioni, con completamento previsto nel 2014.
Il programma PAAMS, realizzato in cooperazione con la Francia e la Gran Bretagna, per lo sviluppo e l’acquisizione di un sistema navearia a medio raggio destinato alle fregate “Orizzonte” prevede un investimento per il 2008 di 18,7 milioni, parte del programma complessivo, da concludere entro il 2011, di 413 milioni.
“Iris-T”: 19, 4 milioni riguardano il missile aria-aria a corto raggio, da costruire in 444 esemplari per la sostituzione del “Sidewater”. Il completamento del programma per il nuovo missile Infra-Red Imaging System-Tail Thrust Vector Controlled è previsto nel 2011 con spesa di circa 217 milioni.
“Meteor”: 9,6 milioni vanno a questo missile aria-aria “oltre l’orizzonte”, per il quale l’Aeronautica Militare ha indicato un requisito di 400 pezzi. L’Italia ha aderito al programma il 26 ottobre 2001 e partecipa per il 12% allo sviluppo e per il 18% alla produzione. Il completamento è previsto nel 2013, con spesa di circa 123 milioni.
MEADS: l’ATBM (Anti-Tactical Ballistic Missile) MEADS è uno dei due programmi missilistici italiani maggiori (l’altro è il FSAF), in collaborazione con Germania e Stati Uniti. La spesa per il 2008 è di 86,1 milioni ed il completamento è previsto nel 2011 con circa 595 milioni.
“Storm Shadow”: lo stanziamento di 0,1 milioni riguarda il completamento dell’acquisizione di 200 missili di crociera di questo tipo (programma in collaborazione con Francia e Gran Bretagna) destinati ad equipaggiare sia i ”Tornado” che i “Typhoon”, per una spesa complessiva di circa 290 milioni.
AARGM: questo programma, finanziato con 2,9 milioni, riguarda un derivato avanzato del missile antiradar AGM-88 “Harm”, al cui sviluppo, unitamente agli Stati Uniti, partecipa l’Italia. Il completamento di questa fase è previsto nel 2009 con un onere di circa 18 milioni.
“Teseo”: il sistema d’arma “Teseo” è basato sul missile “Otomat” e lo stanziamento di un milione riguarda l’aggiornamento sei sistemi installati sulle unità della Marina. La conclusione è prevista nel 2013, con spesa complessiva di circa 28 milioni.
Controcarro di nuova generazione: 11,9 milioni sono destinati a questa “voce”, relativa all’acquisto di 53 sistemi a media-lunga gittata, il modello dei quali non è precisato nella nota. Il programma si concluderà nel 2009, con spesa globale di circa 67 milioni.

I MEZZI NAVALI E TERRESTRI
Un accenno va fatto anche ai mezzi navali che vedono la richiesta di 497,9 milioni. Essi riguardano la nuova portaerei Cavour (161,7 milioni nel 2008, a fronte di un onere globale di circa 1.390 milioni), la prima serie di due fregate antiaeree Orizzonte (in cooperazione con la Francia; 198,2 milioni nel 2008 su un totale di circa 1500 milioni), le dieci Fregate Europee Multi-Missione FREMM (in cooperazione con la Francia; 40 milioni nel 2008 su circa 5.680 milioni entro il 2018, i quattro nuovi sommergibili U-212 I e II Serie (in cooperazione con la Germania; 54,1 milioni entro il 2008 su circa 1.885 milioni entro il 2016) e programmi di ammodernamento dei cacciatorpediniere De La Penne, delle fregate Maestrale e dei cacciamine Gaeta (per complessivi 43,9 milioni).
Infine, si devono aggiungere i 145,4 milioni destinati ai mezzi terrestri, dei tipi BV-206 e BV-206S (che sono cingolati leggeri destinati alle truppe alpine), “Freccia” (autoblindo 8X8), VLTM (1.150 fuoristrada) ed altri materiali.

I CONTRIBUTI DEL MINISTERO PER LO SVILUPPO ECONOMICO
Come si è detto, da anni il Ministero per lo sviluppo economico contribuisce a finanziare sistemi che presentano un maggior contenuto tecnologico e le più alte potenzialità industriali. Per ciò che riguarda l’impostazione del bilancio 2008, tali contributi sono indirizzati verso l’Eurofighter; le fregate FREMM; l’autoblindo “Freccia”; i programmi satellitari “Cosmo-SkyMed” e “Sicral” 1B e 2; il completamento della linea degli EH-101 della marina, nella versione per elisbarco, e l’acquisizione di un simulatore; la sostituzione degli HH-3F dell’aeronautica (mediante i nuovi elicotteri “Merlin” C-SAR); L’Alenia Aermacchi M-346 per il quale si chiede l’attuazione della richiesta dell’Amministrazione Difesa per 15 esemplari (in precedenza si era parlato di 14 , ma potrebbero essere ulteriormente ridotti- Ndr) per un costo previsto di circa 400 milioni di euro; l’aggiornamento degli MB-339 CD/I allo standard II Lotto; l’acquisizione di sistemi di autoprotezione elettronica per i C-27 J; lo sviluppo del velivolo non pilotato “Neuron”.

MA C’E’ ANCHE ALTRO…
Esaminando la “nota aggiuntiva” si trovano anche altre “voci” meritevoli di segnalazione, come l’ETAP (European Tecnhology Acquisition), programmi di ricerca in cooperazione Europa nel settore Aeronautica; l’ AGS, cioè il programma per un sistema aereo di sorveglianza dei bersagli al suolo in ambito NATO; il completamento del programma di acquisizione di UAV da ricognizione “Predator” attraverso l’acquisizione di quattro esemplari e, per la Funzione Sicurezza, il “nuovo elicottero medio per i Carabinieri”, che come si spiega a pag. 17, sarà quasi sicuramente l’AgustaWest-land AW109N “Nexus”, del quale l’Arma riceverà 17 esemplari.
Vi sono poi anche riferimenti al sistema “Sicote” per le comunicazioni dei Carabinieri (150 milioni di euro ed al sistema “Soldato Futuro”) per la digitalizzazione della brigata media e forza anfibia (500 milioni di euro).

Autore: Nico Sgarlato

Fonte: Aeronautica & Difesa
novembre 2007

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