Sbarchi, centro migranti “scoppia”. Oggi il premier in Sicilia


l'Unità.it


Il “centro di accoglienza” di Lampedusa, rimasto vuoto per quasi due anni, oggi “scoppia”. Lì hanno dormito nella notte tra domenica e oggi 2.100 persone, mentre nella struttura c’è spazio per 850.


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Sbarchi, centro migranti "scoppia". Oggi il premier in Sicilia

Centro di accoglienza "scoppia"
Il “centro di accoglienza” di Lampedusa, rimasto vuoto per quasi due anni, oggi “scoppia”. I cronisti raccontano di materassini di gommapiuma sparsi dovunque, nei corridoi dei bagni, davanti all'infermeria e all'aperto, sotto le piante. Lì hanno dormito nella notte tra domenica e oggi 2.100 persone, mentre nella struttura c'è spazio per 850. Il quadro è drammatico. Infatti a Lampedusa poliziotti e carabinieri, gli abitanti, le associazioni umanitarie, temono che la situazione – finora tranquilla – possa degenerare. Il rischio c'è. Il tempo è peggiorato e oggi non ci sono stati sbarchi, probabilmente non ci saranno neppure domani, ma se ne arrivano altri mille?

Berlusconi e Maroni, martedì nel catanese
Mentre resta lo scontro diplomatico Italia-Commissione europea sulla richiesta o meno d'aiuto da parte del Viminale, in serata il ministro dell'Interno Maroni annuncia che domani mattina, martedì, sia lui che il presidente del Consiglio Berlusconi saranno in Sicilia per l'emergenza sbarchi.

Laura Boldrini, Onu: portare migranti fuori isola
«Oggi la necessità principale è intensificare i trasferimenti dei migranti fuori dall'isola verso altri luoghi in Italia e decongestionare il Centro di accoglienza, anche per evitare tensioni ed essere pronti a fronteggiare eventuali altri arrivi», dice Laura Boldrini, portavoce dell'Unhcr, l'Alto commissariato Onu per i rifugiati, arrivata oggi a Lampedusa.

Palazzo Chigi: telefonata con Van Rompuy, Ue
In serata palazzo Chigi dirama una nota su una telefonata fra il premier e il presidente del Consiglio europeo. «Il presidente Berlusconi ha illustrato la criticità della situazione, sottolineando che si tratta di un'emergenza che riguarda l'intera Unione Europea e, quindi, come tale dev'essere affrontata. Il Presidente Van Rompuy ha condiviso l'analisi del Presidente Berlusconi e ha convenuto sull'opportunità di far discutere al più presto la questione dai Capi di Stato e di Governo dell'Unione Europea».

Lo scontro ministro-commissione Ue
«Non è vero che l'Italia ha rifiutato l'aiuto offerto dalla Commissione europea per fronteggiare l'emergenza sbarchi dalla Tunisia». È quanto precisa Isabella Votino, portavoce del ministro dell'Interno, Roberto Maroni, in relazione alla notizia -riferita da fonti della stessa Commissione- secondo cui il nostro Paese non avrebbe chiesto alcun intervento urgente, nemmeno quello di Frontex.

Fonti del Viminale ricordano che in realtà nel colloquio telefonico di sabato scorso tra Maroni e la commissaria Malmstrom, il titolare del Viminale avrebbe avanzato diverse richieste (su Frontex, gestione dei centri, rimpatri), «tutte rimaste sinora senza riposta».

Ma Bruxelles insiste: il rifiuto dell'Italia di accettare l'offerta di aiuto da parte della Commissione europea per affrontare l'accresciuta pressione migratoria dalla Tunisia, è stato espresso sabato a tre livelli secondo quanto si apprende a Bruxelles: politico, amministrativo, e a livello di servizi tecnici.

A livello politico sarebbe stato lo stesso ministro degli Interni, Roberto Maroni, a rispondere 'no grazie, non abbiamo bisogno di nulla' all'offerta del commissario europeo competente, Cecilia Malmstroem; a livello amministrativo la risposta sarebbe stata identica, mentre, sempre secondo quanto si apprende, a livello di servizi tecnici vi sarebbe stato anche un commento poco 'politically correct': «Non siamo mica la Grecia».

Fonti della Commissione europea, inoltre, precisano che dall'Italia non è mai venuta alcuna richiesta di aiuto, e neanche la richiesta di investire l'agenzia Frontex del compito di pattugliare le acque a largo della Tunisia.

Immediata la reazione del Pd
l Pd chiede al Governo un «chiarimento in Parlamento» sul botta e risposta a colpi di smentite fra Unione Europea e Viminale sull'emergenza sbarchi in Italia. «Siamo abituati alle incomprensioni tra questo governo e la Commissione europea – ha detto il capogruppo Pd nella commissione Politiche della Unione europea di Montecitorio Sandro Gozi- ma la smentita arrivata da Bruxelles è uno smacco gravissimo per il ministro dell`Interno.

Fonte: www.unita.it

14 febbraio 2011

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