Ritorna Internet in Myanmar, ma gli arresti proseguono


La redazione


Di nuovo attivi i collegamenti web nell’ex Birmania. Continuano però gli scontri, le violenze e gli arresti. Il governo ha ammesso la morte di dieci persone, anche se gruppi di oppositori e governi occidentali ritengono che il bilancio sia molto più pesante.


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Ritorna Internet in Myanmar, ma gli arresti proseguono

La dittatura militare che governa il Myanmar ha ripristinato l'accesso pubblico a Internet, a più di due settimane da quando le connessioni web erano state interrotte per bloccare il flusso di immagini delle proteste di massa e della repressione che hanno indignato il mondo.

La giunta ha inoltre ridotto a poche ore il coprifuoco, ma sono continuati gli arresti di oppositori e partecipanti alle manifestazioni, le più impotenti dal 1988 contro la dittatura militare che da 45 anni domina l'ex Birmania.

"La connessione Internet è stata ripristinata sabato pomeriggio, ma ancora non abbiamo deciso se riaprire o meno il nostro Internet cafe", ha detto il gestore di un locale a Yangon.

Nelle ultime settimane c'era stato un accesso intermittente alla Rete, soprattutto durante il coprifuoco imposto dalla giunta che ha dispiegato l'esercito per stroncare le proteste guidate da migliaia di monaci buddisti.

Il governo ha ammesso la morte di dieci persone, anche se gruppi di oppositori e governi occidentali ritengono che il bilancio sia molto più pesante.

Gli arresti intanto proseguono e ieri tre attivisti esponenti di primo piano delle proteste inscenate nel 1988 dagli studenti sono stati arrestati nel corso di uno dei tanti raid ancora effettuati dalla polizia e rischiano lunghe pene detentive.

Fonte: Reuters

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