Regole e diritti per tutti


Pietro Scarnera


Agire nel piccolo e pensare in grande. Si potrebbe riassumere così l’impegno del Comune di Agrate Brianza sul tema dei diritti umani. A dimostrazione che tutti gli enti locali possono fare qualcosa di concreto, il sindaco Adriano Poletti ci ha spiegato le azioni che l’amministrazione comunale ha messo in campo per l’Anno dei diritti umani.


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Regole e diritti per tutti

Agire nel piccolo e pensare in grande. Si potrebbe riassumere così l’impegno del Comune di Agrate Brianza sul tema dei diritti umani. A dimostrazione che tutti gli enti locali possono fare qualcosa di concreto, il sindaco Adriano Poletti ci ha spiegato le azioni che l’amministrazione comunale ha messo in campo per l’Anno dei diritti umani.

Qual è il ruolo degli enti locali nell’Anno dei diritti umani?
“E’ più importante di quanto si pensi. In tutto il mondo, i Comuni sono l’istituzione più vicina ai cittadini. Fra la ricca Brianza e l’Africa le situazioni sono ovviamente diverse, ma il Comune rimane sempre il luogo in cui la politica è a più stretto contatto sulle persone, e questo vale anche per il tema dei diritti”.

Che cosa si fa ad Agate Brianza per sostenere i diritti umani?
“Un aspetto importante riguarda la sensibilizzazione dei cittadini, con una campagna nelle scuole sui temi della pace, della convivenza e dell’integrazione. Poi ci sono una serie di iniziative concrete: stanziamo regolarmente fondi per sostenere il diritto allo studio, con programmi realizzati in collaborazione con la Pime di Milano. Abbiamo fondi anche per finanziare i progetti di cooperazione internazionali delle ong presenti sul territorio. Si tratta soprattutto di microprogetti, di cui però teniamo al corrente la cittadinanza”.

Il tema dei diritti oggi è fortemente legato a quello dell’immigrazione. Come viene affrontata la questione nel vostro Comune?
“Abbiamo creato uno sportello per l’accoglienza e l’integrazione delle persone provenienti dai paesi extraeuropei. Tengo a specificare che si tratta di un progetto fondato sull’accoglienza e non sul controllo. Penso che l’Italia debba fare di tutto per far uscire gli stranieri dalla clandestinità. I diritti devono valere per tutti ma è chiaro che l’altra faccia della medaglia è il rispetto delle regole. Regole e diritti per tutti è il presupposto per ogni convivenza civile. Bisogna avere entrambi perché la società funzioni”.

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