“Reggioliberareggio”. La libertà non ha pizzo


Libera


Domani martedì 20 aprile con Libera a Reggio Calabria un’iniziativa della rete solidale tra chi non paga e/o smette di pagare il pizzo, per sostenere le vittime del racket che hanno denunciato, per accompagnare la denuncia delle vittime.


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"Reggioliberareggio". La libertà non ha pizzo
A REGGIO CALABRIA OLTRE 50 ASSOCIAZIONI DICONO NO AL PIZZO. NASCE REGGIOLIBERAREGGIO

In una citta' come Reggio Calabria dove il 70% degli imprenditori sono costretti a pagare il pizzo, dove ogni rione ha la sua cosca ed il suo "libro mastro" su iniziativa di Libera, associazioni,nomi e numeri contro le mafie in collaborazione con la Federazione Antiracket Italiana nasce "reggioliberareggio" un grande movimento antiracket, una rete solidale di oltre 50 associazioni laiche e religiose ( tra cui Legambiente, Riferimenti, Confartigianato, Cgil, Uil, Ugl, Cisl, Caritas, Acli, Azione Giovani, Fgci)  che vuole sostenere imprenditori e commercianti che hanno avuto il coraggio di denunciare i propri taglieggiatori ed  incoraggiare la ribellione al giogo mafioso, creando una rete solidale tra chi non paga o smette di pagare il pizzo.
 
Il movimento avra' come manifesto lo slogan  "La liberta' non ha pizzo" e sarà presentato ufficialmente martedi' 20 aprile alle 17,30 presso Auditorium San Paolo di Reggio Calabria dal presidente nazionale di Libera, don Luigi Ciotti. "Per la prima volta – commenta Don Luigi Ciotti, presidente di Libera – in Calabria a Reggio Calabria, tantissime associazioni diverse insieme dicono  No al Pizzo ed al sopruso della violenza criminale. Un grande movimento culturale, una campagna per sostenere le vittime del racket che hanno denunciato, accompagnare la denuncia delle vittime, promuovere il consumo critico e responsabile, sensibilizzare e informare sull'antiracket, fare educazione e formazione nelle scuole e nelle università". L'iniziativa nasce dall'ascolto degli imprenditori costretti a pagare il pizzo e di quelli che si sono ribellati al racket, un lavoro durato oltre un anno e mezzo per una proposta ed una strategia da mettere in pratica per contrastare la piaga del racket.

Una proposta amministrativa, politica e sociale. Ad  ogni attivita' gestita da imprenditori liberi dal racket sarà dato un logo di riconoscimento da attaccare in vetrina quale segno a garanzia della libertà dal pizzo e dalle logiche mafiose. Sarà un osservatorio antiracket composto da sette membri che periodicamente valuterà i punti vendita che non sono collusi con la mafia. Anche i consumatori, potranno diventare sostenitori della rete di negozi "reggioliberareggio" e impegnarsi a fare acquisti solo nei punti vendita con il bollino antiracket. "Le cifre  dicono che sono circa il 70% degli imprenditori sono ancora costretti a pagare il pizzo – conclude Don Luigi Ciotti – un fenomeno preoccupante: con questa iniziativa vogliamo però dare a tutti il coraggio di denunciare."

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Martedi 20 aprile 2010 a Reggio Calabria presso l'Auditorium San Paolo alle ore 17:30 verrà presentata reggioliberareggio.

Una rete solidale tra chi non paga e/o smette di pagare il pizzo, per sostenere le vittime del racket che hanno denunciato, per accompagnare la denuncia delle vittime. Per promuovere il consumo critico e responsabile, sensibilizzare e informare sull'antiracket, fare educazione e formazione nelle scuole e nelle università. Regioliberaregio ti da logo antiracket!


Per informazioni e adesioni:

Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie coordinamento di Reggio Calabria.
Via P. Pellicano 21/H | 89100 Reggio Calabria
Telefono: 0965 894706
mail: reggiocalabria@libera.it

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