Oggi a Terni si manifesta contro il nucleare!


La redazione


"Per il clima contro il nucleare" è la mobilitazione nazionale di Legambiente per un sistema energetico pulito, sicuro ed economico. Territori "denuclearizzati" è la proposta rivolta a tutti gli enti locali in risposta alla decisione del governo di riaprire la partita sull’energia atomica.


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Oggi a Terni si manifesta contro il nucleare!

Questa campagna in Umbria parte da Terni oggi venerdì 24 ottobre, con una conversazione con Massimo Scalia coordinata da Vanessa Pallucchi e Stefano Ciafani.
In questa occasione Legambiente fa appello a tutto il mondo dell'associazionismo democratico per promuovere la massima partecipazione e rilanciare l'invito a tutte le persone del proprio indirizzario.

TERNI
SALA ROSSA DI PALAZZO GAZZOLI
VENERDÌ 24 OTTOBRE
ORE 16

 

Legambiente lancia una grande mobilitazione nazionale, fatta di tante iniziative, da organizzare insieme ad una ampia alleanza di sigle associative, ambientaliste e non, con l’obiettivo di rispondere alla decisione, per noi profondamente sbagliata, per un ritorno del nucleare nel nostro Paese e per ristabilire la verità sulla dannosità del nucleare e la sua inutilità.
Se l’Italia decidesse di puntare sul nucleare, a causa delle ingentissime risorse necessarie per sostenere questa avventura, abbandonerebbe qualsiasi investimento per lo sviluppo delle fonti e delle tecnologie di energia rinnovabili e per il miglioramento dell’efficienza, che sono invece le soluzioni più immediate ed efficaci per recuperare i ritardi rispetto agli accordi internazionali sulla lotta ai cambiamenti climatici, e rinuncerebbe alla costruzione di quel sistema imprenditoriale innovativo e diffuso in grado di competere sul mercato globale, che ad esempio in Germania occupa ormai 250.000 lavoratori.
Con la nostra mobilitazione non ci limiteremo a spiegare i motivi della nostra opposizione all’atomo, ma rilanceremo la nostra idea di modello energetico, fondato su politiche di risparmio, efficienza e sviluppo delle rinnovabili.
Senza queste scelte, l’Italia resterebbe fuori da quel percorso di modernizzazione già intrapreso con successo da altri Paesi, come la Germania e la Spagna, che grazie ad una strategia energetica innovativa usciranno nei prossimi anni dall’era nucleare.
Solo con una seria politica nazionale e locale, che promuova l’innovazione e renda più efficiente e sostenibile il modo con cui produciamo l’elettricità e il calore, con cui si muovono le persone e le merci, consumiamo energia negli edifici e produciamo beni, l’Italia riuscirà a dare il suo vero contributo alla lotta ai cambiamenti climatici, rispettando la scadenza del 2020 dell’accordo europeo del “20-20-20”, ovvero il raggiungimento del 20 per cento della produzione energetica da fonti rinnovabili, il miglioramento del 20 per cento dell'efficienza energetica ed un taglio del 20 per cento nelle emissioni di anidride carbonica; traguardi da raggiungere tutti entro la data del 2020.

Parteciperà Massimo Scalia. Docente del corso di Modelli di Evoluzione nelle Scienze Applicate per Matematica e del corso di Fisica Ambientale per Scienze Ambientali, all'Università La Sapienza di Roma. E' tra i padri dell'ambientalismo scientifico in Italia. Insieme a Gianni Mattioli è stato alla guida di Lega per l'Ambiente, oggi Legambiente, e del movimento antinucleare che portò all’abrogazione dell’uso dell’energia nucleare in Italia. Nella sua attività di parlamentare, ha legato il suo nome alle battaglie contro il nucleare e per le energie sostenibili e per una corretta gestione dei rifiuti.

Per informazioni vai su http://legambienteterni.blogspot.com  

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