Di loro non importa a nessuno!


La redazione


Le foto dei bambini morti e abbandonati per giorni sulla spiaggia di Zuwara in Libia. Gli scatti di due bimbi piccoli e di una donna in Libia sono state pubblicate da Oscar Camps di Open Arms su Twitter.


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Le foto di due bambini piccoli e di una donna. Uno di loro ha il volto seppellito nella sabbia. L’altro indossa una tuta di quelle che portano i piccoli di poco meno di un anno o più. Le ha pubblicate su Twitter Oscar Camps, uno dei fondatori della Open Arms, l’Ong spagnola che presta soccorso ai naufraghi nel mar Mediterraneo.

“Sono ancora sotto shock per l’orrore della situazione, bambini piccoli e donne che avevano solo sogni e l’ambizione di vivere. Sono da tre giorni abbandonati su una spiaggia a Zuwara in Libia. Non importa a nessuno di loro”, scrive Camps. Si pensa che possano essere tra le vittime dell’ultimo naufragio che ha causato 50 dispersi: 33 tra i superstiti hanno raccontato che il barcone era partito nella notte tra il 18 e il 19 maggio e che a bordo c’erano novanta persone, tra cui donne e bambini.

 

“Corpi abbandonati. Vite dimenticate. L’orrore tenuto lontano perché scompaia. Vergogna Europa”, scrive l’ong. I corpi, scrive la giornalista Nancy Porsia esperta di Libia, sono stati trovati sabato scorso e lo stesso giorno sono stati recuperati dai militari e seppelliti nel cimitero di Abu Qamash, a ovest di Zuwara.

Chi sono i bambini morti sulla spiaggia di Zuwara

La Stampa racconta che nelle scorse settimane, quando a Lampedusa sono arrivati duemila migranti in pochi giorni, dalla costa della Libia e da quelle della Tunisia sono partite decine di imbarcazioni. Molte sono naufragate, come ha fatto sapere Oim Libia, l’Organizzazione per le Migrazioni delle Nazioni Unite. Il 13 maggio scorso la portavoce Safa Msehli scriveva di 17 migranti annegati al largo delle coste della Tunisia, basandosi sul racconto di due sopravvissuti. L’imbarcazione era partita da Zuwara due giorni prima. Il 18 maggio si era verificato un secondo naufragio davanti alle coste della Tunisia.

Nella settimana tra il 16 e il 22 maggio 1500 persone sono state recuperate in mare dalla Guardia costiera libica e riportate a Tripoli. Il Corriere della Sera spiega che da inizio anno 500 persone sarebbero morte mentre cercavano di attraversare il Mediterraneo centrale, secondo dati diffusi ad inizio maggio dall’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), mentre nel 2019 i decessi nel «mare nostrum» sarebbero stati almeno mille.

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