Non è solo calcio


Paola Caridi - invisiblearabs.com


La tragedia dello stadio di Port Said è un bruttissimo segnale. Uno di quei segnali che potrebbe parlare di strategia della tensione. Di violenza tra egiziani.


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Non è solo calcio

Un sedile insanguinato nello stadio di Port Said. Non di solo calcio sono morte oltre settanta persone, e quasi un migliaio ferite o contuse. Lo denunciano gli attivisti di Piazza Tahrir, mentre Alaa al Aswani parla di un complotto per far precipitare l’Egitto nel caos. Non è solo follia degli ultras, insomma. Proprio nei giorni in cui si ricordano le vere e proprie battaglie per difendere Piazza Tahrir dagli attacchi dei teppisti al soldo delle forze di sicurezza del regime, scoppia il “caso ultras”. E scoppia proprio contro un preciso gruppo di ultras, quello della squadra cairota dello Ahly, divenuto famoso in questo ultimo anno per avere difeso Piazza Tahrir, la piazza simbolo della rivoluzione del 25 gennaio, tutte le volte che è stata attaccata. Compreso nello scorso novembre. A morire, a Port Said, sono stati molti ultras dello Ahly: un fatto che oggi, al Cairo, sta provocando reazioni politiche a catena. Sul banco degli imputati, per gli attivisti, è la giunta militare al potere dall’11 febbraio, per contrastare la quale – ora – chiedono atti di disobbedienza civile.

Stay tuned. La tragedia dello stadio di Port Said è un bruttissimo segnale. Uno di quei segnali che potrebbe parlare di strategia della tensione. Di violenza tra egiziani.

Fonte: http://invisiblearabs.com/
2 Febbraio 2012

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