Netanyahu: useremo il pugno di ferro!


La redazione


Gaza è sotto attacco. Intanto in diverse città israeliane, tra cui Lod, monta la protesta degli arabi israeliani in solidarietà con i palestinesi di Gerusalemme e di Gaza.


CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+
Schermata 2021-05-12 alle 17.43.29

I tentativi di espellere i palestinesi dal quartiere Sheikh Jarrah a Gerusalemme Est e le provocazioni presso la moschea di al-Aqsa (luogo sacro per tutti i credenti islamici) hanno innescato sacrosante proteste da parte palestinese.

Israele ha avviato una rappresaglia criminale. Gaza è sotto attacco. La polizia coloniale a Gerusalemme agisce con violenza brutale. Ci sono morti e centinaia di feriti.

Intanto però monta la protesta non solo in Cisgiordania ma anche tra gli arabi israeliani.

Netanyahu: “Useremo il pugno di ferro se necessario”

Torna a parlare il premier israeliano Netanyahu che minaccia l’uso “del pugno di ferro se necessario” per “fermare l’anarchia e riportare l’ordine delle città di Israele”, dopo la dichiarazione dello stato di emergenza nella città di Led (è la prima volta in 66 anni) e l’invio della polizia di frontiera.

A Jaffa, circa 200 manifestanti sono scesi in strada per protestare in solidarietà con Sheikh Jarrah e contro i piani di vendere un edificio locale a una ‘yeshiva’, una circostanza vista come parte del tentativo di espellere gli arabi dalla città.

I manifestanti a Jaffa hanno gridato “Da Jaffa a Sheikh Jarrah, siamo tutti con voi”.

I manifestanti, tra cui arabi ed ebrei, donne e bambini, hanno marciato per circa un’ora per le strade del quartiere di Ajami, finché non sono stati bloccati dalle forze di polizia. Le forze di polizia a cavallo hanno anche sparato granate stordenti verso la folla, come riporta il quotidiano israeliano Haaretz. Abed Abou Shhadeh, membro del consiglio comunale di Tel Aviv-Jaffa, ha parlato alla manifestazione affermando: “Vorrei anche ringraziare gli ebrei che sono venuti qui per manifestare. È bello sapere che ci sono persone che credono anche nella giustizia e non solo alla destra“.

Manifestazioni anche a Nazareth dove arabi israeliani ed ebrei sono scesi in piazza per manifestare sostegno ai palestinesi di Gaza e Gerusalemme Est.

Quello che sta succedendo a Lod – città di poco più di 60mila abitanti nel centro di Israele – non ha precedenti nella storia recente della pur tormentata vicenda mediorientale.

Il presidente israeliano Reuven Rivlin parla apertamente di “pogrom di Lod” e accusa “una folla di arabi assetati di sangue e esaltati”. “Sono scene – ha attaccato- imperdonabili”. La polizia ha detto di aver arrestato 151 persone per gli incidenti da parte di dimostranti arabi avvenuti la notte scorsa nel centro di Israele.

I maggiori scontri si sono avuti soprattutto a Lod, a Ramle, ad Acco (S.Giovanni d’Acri) e Jisr el Zarka. 

 

 

 

 

 

CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+