Mafia, arrestato il figlio di Santapaola e altri 70 affiliati a Cosa Nostra


La redazione


Blitz dei carabinieri di Catania. In manette il figlio maggiore del boss ergastolano. Accertati collegamenti con cosche calabresi e con il clan di Provenzano. Trovato un libro mastro con estorsioni e stipendi agli affiliati. Sequestrate armi, cocaina e marijuana. Fatta luce su 16 rapine e sugli interessi in grossi progetti imprenditoriali.


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Mafia, arrestato il figlio di Santapaola e altri 70 affiliati a Cosa Nostra

Operazione antimafia dei carabinieri del comando provinciale di Catania. In carcere 70 presunti appartenenti a Cosa nostra. Arrestato anche Vincenzo Santapaola, 38 anni, figlio maggiore del capomafia ergastolano Benedetto. Per tutti i reati ipotizzati, a vario titolo, sono associazione mafiosa, estorsioni, rapine e traffico di sostanze stupefacenti.

Tra gli arrestati ci sono anche tre donne e il
'killer delle carceri', Antonino Faro. I militari dell'Arma, infatti, hanno messo le manette anche ad Angela La Rosa, moglie del reggente del gruppo Santapaola, Alessandro Strano, detenuto; a Patrizia Scriffignano e Iolanda Di Grazia, rispettivamente moglie e sorella dell'ergastolano Francesco Di Grazia, uomo d'onore della 'famiglia' di Catania, anch'egli raggiunto dal provvedimento restrittivo. Secondo l'accusa avrebbero avuto un ruolo di collegamento con la cosca. L'ergastolano Antonino Faro, indicato come organico al gruppo del rione Montepo, è salito agli onori della cronaca per avere ucciso, mangiandogli anche il fegato, il boss Francis Turatello. L'omicidio avvenne il 17 agosto nel 1987 nel carcere Bad 'e Carros di Nuoro.

L'indagine si è avvalsa delle dichiarazioni del pentito Umberto Di Fazio, uno dei 'colonnelli' del clan Santapaola, che ha iniziato a collaborare con la giustizia subito dopo il suo arresto il 23 ottobre del 2005 nelle campagne di Agira (Enna) al termine di una latitanza durata cinque anni. Le indagini dei militari dell'Arma hanno permesso di accertare collegamenti della 'famiglia' catanese con cosche calabresi e con il clan di Bernardo Provenzano. Durante l'operazione, denominata Plutone, è stato trovato un libro 'mastro', che riporta estorsioni e 'stipendi' agli affiliati. Sequestrate armi, cocaina e marijuana. E' stata fatta luce su 16 rapine, alcune delle quali commesse anche fuori dalla Sicilia. Le indagini hanno anche evidenziato gli interessi di Cosa nostra su grossi progetti imprenditoriali.

Vincenzo Santapaola, figlio del capo di Cosa nostra a Catania, obiettivo negli anni scorsi del boss Vito Vitale, che lo voleva eliminare nell'ambito di una faida interna alla mafia siciliana, fu fermato per la prima volta nel dicembre del 1992, assieme al fratello Francesco, di tre anni più piccolo. Ma i due furono scarcerati dal Tribunale del riesame. Un anno dopo, destinatario di un ordine di arresto per 'Orsa maggiore', si rese irreperibile, e fu catturato il 14 gennaio del 1994. Fu rimesso in libertà il 27 dicembre 1997. Fu nuovamente arrestato l'8 agosto 1999 nel quadro dell'inchiesta 'Orione 2', un'indagine che fece luce su contrasti interni a Cosa nostra sfociati in una sanguinosa faida tra i 'falchi' legati ai Corleonesi, fautori della stagione delle stragi, e le 'colombe' guidate da Benedetto Santapaola, che era contrario alla strategia del terrore di Totò Riina. Rimesso in libertà fu arrestato nel 2006 e da poco era stato scarcerato. In passato, tra l'altro, è stato assolto dall'accusa di avere ucciso il giornalista Giuseppe Fava.

Fonte: www.repubblica.it

04/12/2007

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