Mafia, 39 arresti nel clan Lo Piccolo. Incastrati dai ‘pizzini’ e dai pentiti


Repubblica.it


In manette anche un figlio del boss, Calogero, che in assenza del padre e del fratello che ne condivideva la latitanza era diventato il reggente del mandamento.


CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+
Mafia, 39 arresti nel clan Lo Piccolo. Incastrati dai 'pizzini' e dai pentiti

PALERMO – Trentanove tra capi e affiliati dell'organizzazione mafiosa dei boss Sandro e Salvatore Lo Piccolo sono stati catturati nella notte in un'operazione della polizia a Palermo, che è stata chiamata "Addio pizzo". Le accuse contestate, a vario titolo, sono di associazione mafiosa, estorsione, detenzione di armi da fuoco. Tra gli arrestati le persone che, secondo le indagini, avevano favorito in questi ultimi anni la latitanza dei Lo Piccolo, e l'altro figlio del boss Salvatore, Calogero.

Calogero Lo Piccolo, secondo l'accusa, sarebbe stato il reggente del mandamento mafioso subito dopo l'arresto del padre avvenuto il 5 novembre scorso dopo una lunga latitanza vissuta insieme all'altro figlio, Sandro, anche lui arrestato e già condannato all'ergastolo. I riferimenti a Calogero Lo Piccolo sono contenuti in moltissimi 'pizzini' trovati al capomafia al momento dell'arresto

L'indagine si fonda infatti sulla decifrazione integrale dei 'pizzini' e degli altri documenti sequestrati a Salvatore Lo Piccolo e a suo figlio Sandro al momento del loro arresto il 5 novembre scorso in una villa di Giardinello, a una trentina di chilometri da Palermo. Gli inquirenti si sono avvalsi anche del contributo di 6 collaboratori di giustizia, tra i quali Francesco Franzese e Antonino Nuccio.

Nel corso dell'attività investigativa sono stati tra l'altro identificati i mandanti dell'attentato che alla fine dello scorso agosto incenerì il grosso deposito di vernici e ferramenta dell'imprenditore Rodolfo Guajana. Individuati anche tutti i commercianti e gli imprenditori che venivano taglieggiati dai Lo Piccolo.

L'indagine è stata coordinata dal procuratore aggiunto Alfredo Morvillo e dai sostituti Domenico Gozzo, Gaetano Paci, Francesco Del Bene e Anna Maria Picozzi.

Fonte: Repubblica.it
16 gennaio 2008

CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+

Lascia un commento