Lite per una piadina, ambulante in coma


Rainews24


Il diverbio è scoppiato perché i due clienti non volevano pagare una piadina perche’ fredda.


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Lite per una piadina, ambulante in coma

Un venditore ambulante di panini bolognese di 49 anni e' in coma dopo una lite con due ragazzi tra sabato e domenica in via Mattei, a Bologna, davanti alla discoteca Giostra'. Il diverbio, ha spiegato il suo legale, e' scoppiato perche' i due clienti non volevano pagare una piadina perche' fredda.

Sul momento le condizioni dell'uomo non erano sembrate gravi, ma sono peggiorate. Ora e' in coma, in rianimazione. La prognosi e' riservata, ma non e' in immediato pericolo di vita.

La famiglia, tramite il legale, sostiene che e' stato un pestaggio, e che la posizione dei due, bolognesi incensurati di 20 e 26 anni (identificati sul posto dalla polizia) va rivalutata dai magistrati visto l'aggravamento delle condizioni dell'uomo.

Secondo quanto riferito dai ragazzi alla polizia, l'ambulante ha strattonato il ventenne, e l'amico e' intervenuto in sua difesa venendo a sua volta strattonato. Cosi' ha spinto il commerciante, facendolo cadere a terra dove ha sbattuto il capo.

I presenti hanno chiamato l'ambulanza ma quando i medici sono arrivati l'uomo era cosciente. Aveva una ferita al sopracciglio ma non ha voluto, pur se ripetutamente invitato a farlo, andare in ospedale. E' stato il personale del 118 a chiamare la polizia. La volante ha raccolto la versione dei ragazzi, ma non risulta che l'ambulante abbia fatto altrettanto. Gli agenti gli hanno chiesto se volesse fare denuncia (nell'ipotesi di lesioni con prognosi inferiore ai 20 giorni si sarebbe potuto procedere solo a querela di parte) ma lui ha preferito non farlo. Mezz'ora dopo pero' il figlio dell'uomo ha visto il padre confuso e l'ha portato in ospedale, dove e' stato scoperto un ematoma alla testa.

La versione dei giovani viene contestata dalla famiglia dell'ambulante, attraverso l'avvocato, che parla di "pestaggio", di cui e' stata testimone la compagna dell'uomo. Il legale invita la Procura (cui nel frattempo, afferma, e' stato inviato il nuovo referto) a "rivalutare la posizione dei due ragazzi", anche alla luce delle fratture, a mandibola e a una costola, riportate dall'ambulante.

Per il legale il referto infatti "parla chiaro" e i magistrati hanno "gli elementi per procedere d'ufficio". La famiglia non ha ancora presentato querela, ma lo fara' a breve. Uno dei ragazzi avrebbe chiamato nel frattempo la famiglia per chiedere scusa e informarsi sulle condizioni dell'uomo. Bicocchi pero' ipotizza anche una sottovalutazione da parte dei soccorritori. "Se gli operatori hanno fatto firmare la rinuncia vuol dire che hanno concluso per la necessita' di un trasporto in ospedale. Nessuno puo' essere obbligato" ha replicato l'Asl.

Fonte: RaiNews24

23 ottobre 2010

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