Libia: Eric Salerno, “i diritti umani in Siria, Bahrain, Yemen, Gaza… non sono rispettati ma non ho sentito molto al riguardo”


Articolo 21


La discussione sulla Libia impazza, ma molti di coloro che discutono non la conoscono. Chi la conosce per davvero è Eric Salerno, giornalista e saggista che da moltissimi anni si occupa di Libia nella duplice veste di reporter dall’Africa e dal mondo arabo.


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Libia: Eric Salerno, "i diritti umani in Siria, Bahrain, Yemen, Gaza... non sono rispettati ma non ho sentito molto al riguardo"

La discussione sulla Libia impazza, ma molti di coloro che discutono non la conoscono. Chi la conosce per davvero è Eric Salerno, giornalista e saggista che da moltissimi anni si  occupa di Libia nella duplice veste di reporter dall’Africa e dal mondo arabo.

Eric, è giusto parlare della rivolta libica come delle rivolte egiziana e tunisina?
“Ovviamente no. O meglio, i collegamenti ci sono come anche le differenze però. Ogni paese fa storia a sé. E’ vero anche per gli arabi che devono ricorrere all’arabo classico per capirsi, nella vita parlano lingue diverse. Per altro, se il collegamento tra le rivolte c’è, è evidente anche la differenza tra gli stati dove queste rivolte hanno luogo. La Tunisia che ha innescato il meccanismo è stata la vera sorpresa: lì si può dire che l’esercito abbia abbandonato Ben Alì. In Egitto invece l’esercito, dal quale Mubarak proveniva, ha trovato la via per il necessario dopo Mubarak. Non che la rivoluzione non ci sia stata o non abbia avuto il suo peso, indiscutibile, ma Mubarak, vecchio e malato, era comunque in uscita, a differenza d Ben Alì ”

Ma ti sembra plausibile parlare di guerra per il petrolio?
Assolutamente no. Erano tornati tutti da Gheddafi, europei ed americani. E un paio d’anni fa gli americani gli chiesero di installare lì il comando militare africano. Un giornale israeliano ha scritto che la Libia è il solo paese contro il quale ci si poteva comportarsi così. A me sembra che i diritti umani non siano rispettati di più in Siria, o in Bahrain, o in Arabia Saudita, o nello Yemen, o a Gaza. Ecco. Oggi l’esercito israeliano ha attaccato Gaza: sono morti dei bambini in un campo di calcio. Cosa dirà la Lega Araba? Allora voglio dire che qui siamo davanti a un dubbio: l’Occidente ha capito che non si può continuare così e ha cominciato ad operare perché tutti capiscano o vuole distogliere l’attenzione da quanto accade nel Golfo Persico e non solo? L’invasione del Bahrain è sotto i nostri occhi, ma non ho sentito molto al riguardo.”

A tuo avviso possono aver fatto un ragionamento così extra-arabo? Voglio dire, noi possiamo distrarci, gli arabi un po’ meno, quello che succede nei loro paesi lo vedono, lo sanno, ne parlano. Avranno elaborato una strategia…
Non bisogna presumere troppo. Nel 2001, quando gli americani ammisero di essere rimasti sorpresi dall’attacco di al-Quaeda, c’erano soltanto cinque esperti al lavoro per la Cia che parlassero arabo. Quelli che conoscevano il russo invece erano centinaia…Poi leggo che moti in Francia dicono che Sarkozy si è convinto più  per calcoli elettorali che per i ragionamenti di alcuni filosofi , che il capo del Pentagono, Gates era contrario, come Obama, che anche sulla Clinton avrebbero pesato considerazioni di politica interna.”

Pensi possibile un superamento dell’unità statuale libica?
“Questo dovrebbero deciderlo i libici. Certo la questione dei confini esiste per tutti, in Africa in particolare, ma è una questione che spetta ai popoli affrontare. Non a noi.”

Fonte: Articolo21, Il Mondo di Annibale

24 marzo 2011

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