La prima volta di Bush in Israele. "L’Iran è una minaccia per la pace"


Repubblica.it


Il presidente Usa arriva a Tel Aviv. Ad accoglierlo Peres e Olmert: "La nostra alleanza contribuisce a garantire la sicurezza". A Gaza ventimila palestinesi lo contestano: "Assassino e vampiro".


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La prima volta di Bush in Israele. "L'Iran è una minaccia per la pace"

GERUSALEMME – Attacca l'Iran. Vede "nuove opportunità per una "pace durevole" tra isrealiani e palestinesi. Il presidente Usa George W. Bush sbarca a Tel Aviv per la sua prima visita in Israele da quando è alla Casa Bianca. Ad accoglierlo i vertici governativi e militari israeliani. Un benvenuto che fa capite quanto stretti siano i legami tra i due paesi ("l'alleanza tra le nostre due nazioni contribuisce a garantire la sicurezza d'Israele come stato ebraico"). Uniti anche nella definizione del nemico comune: l'Iran. "Una minaccia che non va sottovalutata" dice il capo dello stato israeliano Shimon Peres. "Una minaccia per la pace del mondo – insiste Bush – La comunità internazionale deve cooperare. Gli Usa invece continueranno a mantenere la pressione". Sottolineando come la questione iraniana possa essere risolta con gli strumenti della diplomazia.

Domani il presidente Usa si recherà in Cisgiordania, a Ramallah, per incontrare il presidente palestinese Abu Mazen. L'arrivo del leader americano, però, scatena proteste. A Gaza almeno 20mila palestinesi sono scesi in strada bruciando bandiere americane e scandendo slogan contro la visita. "Bush assassino e vampiro" ero lo slogan ricorrente. Nel corso della manifestazione sono stati innalzati e poi incendiati anche fantocci raffiguranti il presidente americano e sono state date alle fiamme alcune bandiere di Israele.

La visita di Bush in Medio Oriente prevede inoltre tappe successive in altri cinque paesi: Kuwait, Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita ed Egitto. Alla vigilia dell'arrivo di Bush, Olmert e Abu Mazen, hanno concordato di avviare negoziati sulle questioni centrali per la pace e la nascita di uno Stato palestinese: confini, insediamenti ebraici, Gerusalemme e ritorno dei profughi.

Fonte: Repubblica.it

(9 gennaio 2008)

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