L’Ue vara altre misure contro la Siria. Nuove sanzioni a Damasco


RaiNews


I ministri degli Esteri dell’Unione europea hanno deciso di imporre nuove sanzioni contro 18 tra persone giuridiche o singoli, in risposta alla violenta repressione delle proteste da parte del regime di Bashar Assad.


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L'Ue vara altre misure contro la Siria. Nuove sanzioni a Damasco

I ministri degli Esteri dell'Unione europea – alla luce della gravità della situazione in Siria – hanno deciso di imporre nuove sanzioni contro 18 tra persone giuridiche o singoli, in risposta alla violenta repressione delle proteste da parte del regime di Bashar Assad.
I nomi saranno resi noti dall'Ue tra un giorno o due.

Le  sanzioni prevedono divieti di viaggio e visti, congelamento di beni, limiti commerciali. Gia 56 individui e 19 organizzazioni siriani erano oggetto di sanzioni dell'Ue.

I ministri degli Esteri dell'Ue hanno poi deciso di congelare il versamento alla Siria di un prestito dalla Banca europea degli investimenti ed hanno bloccato i contratti di assistenza tecnica della Bei per i progetti statali siriani. Le nuove sanzioni contro Damasco entreranno in vigore domani, con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale.
Il regime siriano oggi reagisce duramente anche alla decisione della Lega Araba di sospendere Damasco dall'organizzazione e definisce quello della Lega Araba un passo pericoloso. La Siria si ritiene vittima di un complotto.
Sabato la Lega araba ha sospeso la partecipazione della Siria alle sue riunioni e l'ha minacciata di sanzioni.
Una decisione che segue di due settimane la proposta della Lega Araba per uscire dalla crisi del regime di Assad, un piano accettato da Damasco senza riserve ma non seguito da fatti.
L'Onu stima che la repressione in Siria abbia fatto 3.500 morti dallo scorso marzo.
Il re di Giordania, Abdallah, ha chiesto apertamente al presidente siriano, Bashar el-Assad, di dimettersi nell'interesse del Paese. Lo ha detto in un'intervista alla Bbc.
"Io credo che, se fossi al suo posto, mi dimetterei", ha detto il monarca hashemita. "Mi dimetterei e farei in modo di esser certo che, chiunque venisse al mio posto, avesse la capacita' di cambiare lo 'status quo'".

Fonte: RaiNews

14 novembre 2011

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