Il generale candidato del Pd: "I gay sono inadatti all’esercito"


Repubblica.it


Mauro Del Vecchio: "Rispetto ogni scelta ma sotto le armi è opportuno non dichiarare la propria omosessualità. Sì ai bordelli al fronte. "Poi la smentita: "Frasi ingenue. Ho peccato di inesperienza politica". Grillini: "E’ omofobo. In Inghilterra e Israele si viene arruolati senza problemi".


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Il generale candidato del Pd: "I gay sono inadatti all'esercito"

ROMA – "I gay nell'esercito sono inadatti". E' quanto dichiara il generale Mauro Del Vecchio, candidato Pd, in un'intervista rilasciata a Klaus Davi per "KlausCondicio", il contenitore di approfondimento politico in Rete, in onda su YouTube. Il generale si è anche detto favorevole "alla creazione di case di piacere per i soldati impiegati nelle missioni all'estero".
Più tardi, ha rettificato e chiesto scusa. Anche per Veltroni il caso è chiuso. O forse no.

I gay. "Io rispetto ogni scelta legittima e lecita della persona – è il ragionamento del generale – ma credo che nell'ambito di una struttura come l'esercito, dove le attività si svolgono sempre insieme, è opportuno non dichiarare ed evidenziare la propria omosessualità". "Anche nella mia carriera" aggiunge "mi sono imbattuto in episodi di omosessualità e ho fatto in modo che quelle situazioni non si verificassero di nuovo, che chi ne era coinvolto venisse ricollocato ed impiegato in altre aree".

In ogni caso, precisa il generale, "non ho mai mandato via nessuno dall'esercito perché gay". Riguardo invece alle quote rosa nell'esercito, il candidato del partito Democratico spiega: "Sicuramente servono, proprio come in politica hanno rappresentato un provvedimento importantissimo".

Case chiuse. Il generale ha anche risposto alla provocazione di Klaus Davi che ipotizzava la creazione di strutture controllate dedicate al sesso per i giovani militari in lunghe missioni estere. "Non va criminalizzato il soldato che frequenta case di piacere controllate, con ragazze maggiorenni. Frequentarle rientra nelle libere decisioni della persona", ha sottolineato.

Volontari a 16 anni. "Se saremo al governo proporremo una legge che consenta ai giovani di 16 anni di entrare volontari nell'esercito", ha poi annunciato il generale. "Potremmo impiegare i più giovani nelle missioni di pace, non certamente non in azioni di prima linea". La proposta è stata duramente contestata da Fosca Nomis di Save the Children, portavoce della Coalizione italiana "Stop all'uso dei bambini soldato". "Sarebbe una violazione della Convenzione internazionale.

Nonnismo educativo. "Episodi di nonnismo soft fanno parte della vita dell'esercito e sono tutto sommato educativi, non lasciano l'amaro in bocca", assicura il generale. "Anche io quando studiavo all'Accademia, sono stato vittima di episodi di nonnismo da parte degli anziani, piccoli scherzi come bustinate ai capelloni. Nulla di male, sicuramente nulla di diseducativo".

Il generale Speciale. Mauro Del Vecchio ha anche parlato dell'ex comandante della guardia di finanza Roberto Speciale: "Non è assolutamente un massone. Ho operato con lui per tanti anni, è un professionista molto valido", spiega Del Vecchio. "Anche se oggi ha fatto scelte politiche molto diverse dalle mie rimane intatta la mia valutazione di stima nei suoi confronti".

Teheran. "L'Iran non è il male assoluto. Se dovessimo andare al governo sarà opportuno aprire il dialogo con Teheran". Secondo Del Vecchio "in Iran c'è grande apertura nei confronti dell'Italia, c'è affetto particolare verso gli italiani. Il nostro Paese e l'Europa devono avere un ruolo importante nel processo di dialogo".

Donne generali. In Italia potranno esserci donne generali, ma non prima di 30 anni. "Oggi – spiega – non ci sono generali donna nel nostro Paese e 25-30 anni è un tempo tecnico necessario a colmare questo vuoto. Una regola, in ogni caso, che vale anche per gli uomini, poiché nessuno nasce generale: parliamo di un ruolo che arriva a coronamento di un'intera carriera".

Grillini attacca. "Che le strutture militari siano omofobe, e più in generale sessuofobe è risaputo". Così replica al generale il socialista Franco Grillini, candidato sindaco di Roma: "Le strutture gerarchiche e maschiliste, soprattutto in condizioni di mono-sessualità, tendono a riprodurre un modello di maschilismo autoritario. Tuttavia il mondo è fortemente cambiato e Del Vecchio non se ne è accorto". Grillini ricorda come "in alcuni paesi, come l'Inghilterra, si fa pubblicità sui giornali gay per l'arruolamento nella marina. L'esercito israeliano, poi, arruola senza difficoltà gli omosessuali".

E arriva la rettifica. "Ho visto che alcune mie dichiarazioni stanno suscitando polemiche. Vorrei precisare che interpretare come un pensiero compiuto qualche frase detta con un pò di ingenuità sarebbe sbagliato". Il candidato Pd, ex comandante Isaf in Afghanistan, aggiunge: "Ho evidentemente peccato di inesperienza politica, prestandomi ad una sorta di intervista che ho interpretato come scherzosa e irrituale. Voglio però precisare che non nutro alcun sentimento di omofobia, che la mia adesione al programma del Pd è piena, avendolo sottoscritto e condiviso in tutte le sue parti".

"Allo stesso modo sono miei i valori di fondo di questo partito che comprendono rispetto e tolleranza. Se le mie parole hanno permesso interpretazioni che hanno offeso qualcuno – conclude – me ne dispiaccio sinceramente e me ne scuso. Insistere con le polemiche sarebbe a questo punto sbagliato".

Interviene Veltroni. "Le parole che il generale Del Vecchio ha pronunciato sono assolutamente sbagliate e lontane anni luce dal programma del Partito Democratico e dai suoi valori. Ho visto che il generale le ha rapidamente corrette e sostanzialmente smentite, confermando la sua piena adesione al programma del Pd. E questo mi pare chiuda ogni possibile polemica che sarebbe strumentale".

Fonte: Repubblica.it
(2 aprile 2008)

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