Il 27 novembre a Roma "Un parroco all’inferno" e conferenza "Christmas in Gaza, cento città per la pace"


La redazione


Due appuntamenti per ascoltare "Voci dalla Palestina occupata" con Paola Caridi, giornalista di Lettera 22, corrispondente da Gerusalemme.


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Il 27 novembre a Roma "Un parroco all'inferno" e conferenza "Christmas in Gaza, cento città per la pace"
27 novembre alle 12 a ROMA
Presentazione del libro-intervista "Un parroco all'inferno", edizioni Paoline con
PAOLA CARIDI
giornalista di Lettera 22, corrispondente da Gerusalemme
e CONFERENZA STAMPA per l'iniziativa "Christmas in Gaza, cento città per la pace"
Presso Libreria Odradek, Via dei banchi vecchi 57 Roma

“Ancora, oggi, ho avuto testimonianza di dove sono, di cosa realmente succede e di quanto sia drammatica la situazione. Ho passato nove mesi in Afganistan raccogliendo cadaveri di uomini donne e bambini, guardando in faccia il dramma di una guerra che sta flagellando la popolazione. Ma l’istinto di sopravvivenza, forse, ti porta sempre a prendere le distanze e a mantenerti distaccata e lontana.
Ma quando guardi in faccia un tuo amico, e ti dice cosa gli hanno fatto…
boom! Tutta la violenza, tutta l’assurda follia del mondo ti si scaraventano addosso come una furia. E tu ti chiedi: “ma succede davvero? Ma è possibile?”, “ma allora è vero!”. E resti inebetita ed incredula a pensare a quello che l’essere umano può fare. A quello che fa! E chiudi gli occhi e ti metti nei panni del tuo amico. E immagini cosa voglia dire… e no! Non può essere! Non si può immaginare. Improvvisamente, come se fino ad ora nulla ti avesse toccato, ti ritrovi a dire: ”È tutto vero! Succede sul serio”. Non è un film. È peggio! Nel tutto… tra lo sconforto, l’incredulità e la maschera di cinismo e professionalità che ti tocca portare, senti che non riesci più neanche a piangere.
E vuoi piangere, vuoi piangere come una bambina, perché non è possibile! Non è possibile! Non è possibile. Ma le lacrime non escono e ti sembra di soffocare.” (F.)

“Il Rapporto Goldstone sui crimini di guerra a Gaza ha ricevuto il pieno avallo dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, a New York. Con 114 voti a favore, 18 contrari (tra cui quelli di Israele e Usa) e 44 astenuti, i 192 membri dell'Assemblea hanno approvato una risoluzione di
sostegno al Rapporto del giudice sudafricano Richard Goldstone. Il ministro degli esteri israeliano ha dichiarato che Israele rifiuta la Risoluzione che sarebbe "completamente fuori dalla realtà: uno stato ha il diritto di difendersi dal terrorismo".

“Oggi chi c’era e ha visto e vissuto, come me, cerca di rivolgersi alle coscienze delle persone, perché non siamo in grado di parlare davanti ai tribunali internazionali. Ma verrà il giorno in cui la corte suprema internazionale arriverà a Gaza e farà giustizia.(…)
Nel frattempo, attraverso le parole di questo testo, io voglio restituire verità e dignità a coloro che dall’inferno della prigione di Gaza e di tutta la Palestina occupata non hanno potuto e non possono essere ascoltati da chi vive fuori dalle sbarre.” 
(abuna Musallam, Un parroco all’inferno ed. Paoline, pag.16)

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