Gaza, tregua finita: un bambino è la prima vittima


Michele Giorgio - Near Neast News Agency


Ripresi i raid israeliani sulla Striscia: un bambino di 10 anni è morto e altri 5 sono rimasti feriti. Migliaia di palestinesi in fuga dalle proprie abitazioni.


CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+
guerra_gaza_ospedale_bambini_645

La tregua umanitaria di 72 ore è finita e sono già riprese le ostilità tra israeliani e palestinesi. Il sito Haaretz ha riferito che almeno 20 missili sono già stati lanciati da Gaza verso Israele, subito dopo la fine del cessate il fuoco alle otto ora locale. Non sono stati segnalati al momento vittime o danni, hanno fatto sapere da twitter, fonti dell’esercito di Tel Aviv.

Ripresi i raid sulla Striscia. Le forze armate israeliane hanno risposto al lancio dei missili, allo scadere della tregua, riprendendo i i raid aerei sulla Striscia di Gaza. Uno di questi bombardamenti ha provocato, secondo l’agenzia Maan, una forte esplosione a Gaza City e un bambino di 10 anni sarebbe rimasto ucciso, mentre altre 5 sarebbero rimasti gravemente feriti.

Israele: i nuovi raid sono colpa di Hamas. «A seguito del rinnovato lancio di razzi su Israele, l’esercito ha colpito siti terroristici nella Striscia» ha spiegato il portavoce dell’esercito Peter Lerner. «La cattiva decisione di Hamas di infrangere il cessate il fuoco, sarà perseguita. Continueremo a colpire Hamas, le sue infrastrutture i suoi operativi e riporteremo la sicurezza per lo stato di Israele». Nel frattempo le autorità egiziane hanno deciso di riaprire «eccezionalmente» il valico di Rafah al confine con la Striscia per prestare soccorso ai palestinesi feriti.

Palestinesi in fuga da Gaza. Migliaia di palestinesi, già prima della fine della tregua, avevano cominciato a lasciato le proprie case nelle zone a est di Gaza, per timore di nuove operazioni israeliane. In fuga, tante donne e bambini. Migliaia di persone sono fuggite da Shujayya, dal quartiere di Zaytoun, dal distretto di Tuffah, dalla zona di Johr Ad Dik, dal campo rifugiati di al-Bureij. Tante famiglie, stando a quanto riportano i media locali, stanno lasciando Gaza a bordo di macchine e carretti diretti verso le zone centrali, considerate più sicure.

Fonte: http://www.globalist.it
8 Agosto 2014

CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+

Lascia un commento