Diritti umani e giornalismo sociale al Festival internazionale del giornalismo


Floriana Lenti


Oggi a Perugia: Che cos’è il giornalismo sociale. In che modo è stato influenzato da Internet? Il giornalismo in Colombia prigioniero di guerriglia, narcotraffico, paramilitari e governo. A seguire "Libertà di stampa e diritti umani".


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Diritti umani e giornalismo sociale al Festival internazionale del giornalismo

Perugia – Nella giornata conclusiva del Festival Internazionale del Giornalismo saranno affrontati temi riguardanti il giornalismo sociale e i diritti umani.

Il primo appuntamento si svolgerà al Teatro Pavone in Corso Vannucci 19 alle ore 11.30. Si presenteranno due libri: Il giornalismo sociale (2007) di Mauro Sarti e Sotto pressione – Il giornalismo in Colombia prigioniero di guerriglia, narcotraffico, paramilitari e governo (2008) a cura di Stefano Neri direttore del sito web isfreedom.org e curatore di tutti i libri prodotti da Information Safety and Freedom.

Alle ore 15.30, sempre presso il Teatro Pavone si aprirà il dibattito su Diritti umani, democrazia e libertà di stampa.

Di seguito i programmi completi.

Il giornalismo sociale e Sotto pressione 

Teatro Pavone, Corso Vannucci 19 – ore 11.30 

Il giornalismo sociale (2007)
Che cos’è il giornalismo sociale? In che modo è stato influenzato da Internet? Partendo dalla storia del giornalismo sociale in Italia, il libro raccoglie le più importanti esperienze che hanno visto protagonisti in questi ultimi trent’anni l’associazionismo, il volontariato e i settori più sensibili del mondo dell’informazione: dai “giornali di strada” alle agenzie di stampa, dall’informazione multiculturale e dal carcere al mediattivismo che ha mosso i primi passi a Genova, durante la protesta contro il G8 del 2001, dalla femminilizzazione della professione alle norme della deontologia giornalistica nate per tutelare i “soggetti deboli”, minori, disabili, ammalati. Il testo affronta inoltre i temi dell’accessibilità del giornalismo on line, a cominciare da un’analisi del digital divide.

di Mauro Sarti giornalista e docente di Comunicazione Giornalistica all'Università di Bologna
con Gerardo Bombonato presidente dell'Ordine dei Giornalisti dell'Emilia-Romagna
e Stefano Trasatti direttore di Redattore Sociale

Sotto pressione – Il giornalismo in Colombia prigioniero di guerriglia, narcotraffico, paramilitari e governo (2008)
Il volume nasce dalla collaborazione di Information Safety and Freedom con l'Osservatorio Informativo Selvas.org e l'associazione Traduttori per la Pace
La Colombia è da oltre quaranta anni in guerra. In base agli ultimi dati forniti da Amnesty International, che ha definito la Colombia un "laboratorio di guerra", negli ultimi 20 anni di conflitto sono morte almeno 70.000 persone, di cui la maggior parte civili. Quasi tre milioni di persone sono state costrette a fuggire dalle loro case. In questo contesto di guerra civile ininterrotta, l'informazione ha sempre rappresentato un nodo essenziale che i differenti attori del conflitto (guerriglieri, paramilitari, narcotrafficanti, esercito e politici corrotti) hanno cercato in tutti i modi di controllare, minacciando e punendo i giornalisti, e costringendoli, troppo spesso, all'autocensura, al silenzio o all'esilio. Dal 1997 sono stati più di 120 i giornalisti uccisi, e seppure negli ultimi tempi la situazione sia leggermente migliorata, la libertà di stampa e di espressione nel Paese rimane sotto minaccia costante. Una minaccia che ha molti padrini ma un solo volto: quello dell'iniquità eletta a sistema.

a cura di Stefano Neri direttore del sito web isfreedom.org e curatore di tutti i libri prodotti da Information Safety and Freedom
e Martin Enrico Iglesias fondatore dell’Osservatorio Informativo Indipendente Selvas.org
con Stefano Marcelli presidente di Information Safety and Freedom

Presentazione organizzata in collaborazione con Information Safety and Freedom.

*** 

Libertà di stampa e diritti umani 

Teatro Pavone, Corso Vannucci 19 – ore 15.30

Diritti umani, democrazia, libertà di stampa. L'interdipendenza fra questi tre concetti è evidente. Una stampa libera è essenziale per una società democratica: i diritti politici e le libertà civili possono essere garantite se e solo se i giornalisti possono fare il loro lavoro liberamente. Quando l'indipendenza dei media è minacciata, a rischio sono i fondamenti delle libertà individuali.

Ahmat Zeidane Bichara giornalista del Ciad (Africa centrale) e rifugiato politico a Parigi
Cai Chongguo blogger dissidente politico cinese
Robert Ménard fondatore e segretario generale di Reporters sans Frontières
Enzo Nucci Sub-Saharan Africa Bureau Chief RAI
Mauro Sarti giornalista e docente di Comunicazione giornalistica dell'Università degli Studi di Bologna (modera)
Jeta Xharra direttrice di Balkan Investigative Reporting Network in Kosovo

In collaborazione con: Reporters sans Frontières, Information Safety and Freedom.

Per saperne di più: Festival Internazionale del Giornalismo

 

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