Diamo Lucha alla città!


La redazione


Il 15 settembre la Casa delle Donne Lucha y Siesta di Roma rischia lo sgombero definitivo. Nasce un Comitato per sensibilizzare e acquistare lo stabile.


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In risposta alla minaccia di sgombero e distacco delle utenze dal 15 settembre 2019 e in considerazione del fatto che oltre un anno e mezzo di tentativi di interlocuzione con le Istituzioni si sono rivelati fallimentari, le attiviste della Casa delle Donne Lucha y Siesta hanno costituito pubblicamente il Comitato “Lucha alla città” e lo hanno condiviso in una conferenza stampa aperta al pubblico all’interno dello spazio di proprietà ATAC in cui dal 2008 svolgono le loro attività.

“Noi vogliamo preservare un’esperienza complessa, che non si risolve con un intervento emergenziale, un’esperienza che in altre città del mondo sarebbe un fiore all’occhiello. Lucha è uno spazio femminista, un polo culturale, un pezzo di storia pluriennale – ha dichiarato Chiara, attivista Lucha y Siesta, in apertura della conferenza – Questo è un attacco all’immaginario, alla bellezza, alla forza delle donne, è un attacco alla storia. Lucha y Siesta da questo momento rimane aperta e in assemblea permanente”.

Obiettivi del Comitato sono promuovere e diffondere i risultati raggiunti dalla Casa e favorire iniziative di sostegno e raccolte fondi per costituire un fondo che permetta di acquistare lo stabile di Via Lucio Sestio 10.

“Diamo Lucha alla città” è il messaggio attraverso il quale le attiviste hanno lanciato un obiettivo propositivo e ambizioso: un grande azionariato popolare volto a tutelare l’esperienza di Lucha y Siesta e a farla crescere oltre le sue stesse mura.

Alla delegata della Sindaca alle politiche di genere Lorenza Fruci, intervenuta a chiusura della conferenza stampa, le attiviste hanno chiesto l’apertura di un tavolo ufficiale di dialogo con le istituzioni, la prelazione d’offerta per l’acquisto dell’immobile e che il Comune faccia da garante in fase d’asta. Durante il suo intervento, inoltre, la delegata ha confermato che attualmente ci sono 23 posti di accoglienza per donne che escono da situazioni di violenza in tutto il Comune di Roma. Un numero assolutamente insufficiente di fronte al dato allarmante che ogni tre giorni una donna viene uccisa nel nostro Paese per mano di un uomo.

Al Comitato hanno già aderito moltissime persone singole e associazioni tra cui Lea Melandri quale Presidente onoraria e Federica Giardini come Presidente; molti artisti, tra cui Rita Petruccioli, Zerocalcare, Lorenzo Ceccotti, Leo Ortololani e tanti altri si stanno rendendo disponibili a sostenere con le loro opere il crowdfunding online che partirà a breve.

Anche la performance artistica #vendesiroma che ha fatto il giro del web nella notte tra il 5 e il 6 settembre è stata una donazione a sostegno di “Lucha alla città” come si legge nella lettera anonima ricevuta da Lucha y Siesta e letta questa mattina in apertura della conferenza stampa:

«Nel grande momento di difficoltà che Lucha y Siesta sta affrontando abbiamo pensato di venire in supporto dicendo in maniera forte e chiara che quello che voi di Lucha offrite a Roma è un patrimonio incommensurabile di tutt*, tanto quanto il Pantheon o il tempio di Vesta. Non lo diciamo per altruismo, ma per puro egoismo: noi siamo artist* e vogliamo vivere in un mondo bello come quello che state cercando di costruire voi, ogni giorno».

LUCHA Y SIESTA

Attiva da oltre 11 anni sul territorio romano, Lucha y Siesta Casa delle donne è un progetto di contrasto alla violenza maschile su donne e minori che fornisce accoglienza abitativa, facilita l’empowerment e l’inserimento nel lavoro, offre consulenza psicologica e legale.

Inserita nel quartiere Tuscolano, che presenta la più alta densità abitativa della Capitale, Lucha y Siesta rappresenta un modello di cittadinanza attiva, un esempio di solidarietà sociale e una proposta civile e culturale che va ben oltre la missione antiviolenza.

Email: luchaysiestanonsivende@gmail.com

Hanno già aderito al Comitato Lucha alla città oltre 50 realtà associative, tra cui:

Casa Internazionale delle Donne, Action Aid, Gruppo di Iniziativa Territoriale dei soci del Lazio Nord di Banca Popolare Etica, BeFree Cooperativa, UDI (Unione Donne Italia), D.i.Re. (Donne in rete contro la violenza), Non una di meno, Associazione Famiglie Arcobaleno, SCOSSE (Associazione di promozione sociale), Fondazione PANGEA onlus, DWF (donnawomanfemme), CHAYN Italia, LIBERA, USB (Sindacato ATAC), Associazione Culturale Eduraduno, Cinecittà Bene Comune e oltre 500 cittadin* firmatari solo nella mattina.
Ufficio Stampa:

Francesca Torre, francesca.r.torre@gmail.com – Cell. +39.393.3756103

 

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