Da Perugia ad Assisi in marcia contro malapolitica e antipolitica


Mauro Sarti


Si è tenuta a Roma nella sede della Fnsi la conferenza stampa di presentazione della Marcia Perugia-Assisi e della Settimana della Pace. Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della Pace: “Se oggi c’è troppo poca pace, è perché c’è troppo poca politica”.


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Da Perugia ad Assisi in marcia contro malapolitica e antipolitica

Una mobilitazione straordinaria. Un elenco di undici pagine raccoglie tutte le organizzazioni, molto diverse tra loro, che hanno aderito alla Marcia per i diritti umani “Tutti i diritti umani per tutti” del 7 ottobre e alla Settimana per la pace (dall’1 al 7 ottobre tra Perugia e Assisi, ma con iniziative anche a Milano, Roma, Bologna e altre città) che è stata presentata a Roma nella sede della Fnsi da Flavio Lotti e Grazia Bellini, coordinatori della Tavola della pace. Una grande mobilitazione pacifista contro “malapolitica” e antipolitica. Venticinquechilometri da Perugia ad Assisi vedranno in marcia il 7 ottobre migliaia di persone per lanciare anche un appello al governo italiano, al parlamento, al mondo della politica e delle istituzioni. Più di 1400 organizzazioni aderenti, oltre 400 comuni e enti locali che hanno già messo la loro firma in calce all’iniziativa, più di duecento ospiti stranieri (dall’Africa, dalla Palestina, da Israele, tra loro molti giornalisti stranieri), dirette Rai e spot in televisione (per la regia di Paolo Bianchini). E un solo grande cruccio: quegli appuntamenti che ancora non sono in agenda con i ministri degli Esteri e della Difesa, Massimo D’Alema e Arturo Parisi. “Chi pensa che la nostra idea di pace sia solo una bella idea, una bella passaggiata tra Perugia e Assisi – ha detto questa mattina Flavio Lotti – si sbaglia. Se oggi c’è troppo poca pace è perché c’è troppo poca politica. Il nostro paese sta attraversando una fase di grande travaglio in questo momento politico… E non ci sfugge nemmeno la relazione tra il 7 ottobre (giornata della marcia), il 14 (primarie del Partito democratico) e il 20 ottobre (quando scenderà in piazza l’altra sinistra, ndr)”.

Paolo Serventi Longhi, segretario Fnsi, ha ricordato il diritto alla libertà d’informazione, Roberto Natale (giunta Fnsi) l’anniversario, sempre il 7 ottobre, dell’assassinio della giornalista russa Anna Poltkoskvaia e a cui è dedicata la Marcia; sempre di libertà di espressione, di diritto all’informazione, hanno detto Corradino Mineo, direttore di Rainews 24 che darà spazio alla Marcia e Santo Della Volpe (Tg3), che avrà il compito di coordinare le dirette che la terza rete metterà in campo domenica dalle 8,30 alle 9,15 e dalle 15 alle 16,30.

“Alla marcia hanno fino ad oggi aderito 1130 organizzazioni – ha continuato Lotti – sigle diverse, con storie diverse: da Libera a No Excuse, poi Acli, Cgil, il Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e diritti umani, la Cisl, le associazioni delle ong, gli scout dell’Agesci e tante, tante altre. Questo a me sembra un grande atto di maturità del movimento pacifista italiano. Questa mobilitazione non è stata organizzata sull’onda emotiva delle tante tragedie che esistono oggi nel mondo. E’ invece un vero e proprio atto politico, una risposta forte alla crisi della politica. Una risposta che va oltre le emergenze (che, ahimè, oggi non mancano, se solo pensiamo alla Birmania, alle minacce di guerra all’Iran…): questa mobilitazione ha un progetto politico. Mi domando come mai molti governi possano chiedere solo oggi l’inasprimento delle sanzioni alla Birmania: dove erano fino ad oggi? Perché non sono intervenuti prima?”.

Una marcia che quest’anno, oltre ai temi della pace, punta molto sui diritti umani lanciando lo slogan “Tutti i diritti umani per tutti”. E che vede ancora una volta in prima fila l’impegno degli enti locali: “Sono oltre 200 le persone straniere ospiti della Marcia che arriveranno in Italia grazie all’impegno degli enti locali – spiega Francesco Cavalli, vice-coordinatore del Coordinamento degli enti locali per la pace e assessore a Riccione – . C’è una politica locale che ha già risposto all’appello della Marcia, per costruire percorsi di pace comunitari, espressione degli enti locali. La politica degli enti locali non deve più essere considerata una politica di serie “B”’. Tra gli interventi anche quello di Gabriella Stramaccioni di Libera, Silvia Francescon della Campagna per il Millennio promossa dall’Onu e Soana Tortora delle Acli.

Martedì 2 ottobre Flavio Lotti e la Tavola della Pace hanno in cantiere un appuntamento con il Presidente del consiglio Romano Prodi. Nel pomeriggio di oggi, giovedì 27 settembre, hanno invece incontrato il ministro Rosi Bindi, il segretario di Rifondazione Comunista Franco Giordano, il ministro verde Pecoraro Scanio e Titti Di Salvo della Sinistra Democratica. Assente, ma solo causa altri impegni avendo il suo partito già dato l’adesione al manifesto della marcia, Oliviero Diliberto del Pdci.

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