Anche Parma alla PerugiAssisi


La redazione


Un segno concreto dell’Amministrazione a sostegno dei principi e degli ideali della Marcia: contro le violenze, le sopraffazioni, per mettere l’uomo e i diritti al centro.


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Il Comune di Parma ha aderito alla Marcia della Pace e della fraternità, a sostegno dei Diritti Umani, Perugia – Assisi, in programma domenica 9 ottobre. L’adesione vuole essere un segno concreto dell’Amministrazione a sostegno dei principi e degli ideali che la Marcia propugna: contro le violenze, le sopraffazioni, per mettere l’uomo e i diritti al centro.

Ne hanno parlato, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, la vicesindaco con delega alle pari opportunità ed all’associazionismo, Nicoletta Paci; il presidente del consiglio comunale, Marco Vagnozzi; il consigliere comunale Giuseppe Bizzi; Emilio Rossi, in rappresentanza di CIAC e del comitato “Chiamata contro la guerra” di Parma; la professoressa Francesca Alletto del Liceo Bertolucci; Aldo Montermini, presidente ANPI provinciale; Pier Paolo Novari del Comitato “Lotta antifascista ed antimperialista” e Paolo Bertoletti della Camera del Lavoro di Parma – CGIL.

“L’Amministrazione Comunale ha aderito con convinzione alla Marcia della Pace – ha sottolineato la vicesindaco Nicoletta Paci – a seguito di un ordine del giorno presentato in consiglio comunale dal consigliere Giuseppe Bizzi. Vogliamo rimarcare, così, l’importanza dei tempi legati alla fratellanza ed il rifiuto della guerra”.

Il presidente del consiglio comunale, Marco Vagnozzi, ha ricordato che l’ordine del giorno è stato sottoscritto anche dal consigliere aggiunto, Marion Gajda. “Il consiglio comunale – ha precisato Marco Vagnozzi – si è trovato unito attorno alla proposta del consigliere Bizzi. L’Unione Europea – ha ricordato il presidente del consiglio – è nata per garantire la pace dopo secoli in cui proprio la pace ha rappresentato solo piccoli intervalli tra continue guerre. La pace è fondamentale per il progresso civile dei popoli e spero che l’anelito verso di essa sia un auspicio planetario”.

“Era doveroso da parte delle istituzioni – ha rimarcato il consigliere comunale Giuseppe Bizzi – riconoscere la maggiore consapevolezza su pace e diritti umani nel nostro tempo. Il Comitato contro la guerra raduna circa 40 soggetti e ripudia la guerra in ogni sua forma. Oggi sono oltre 420 i conflitti aperti. Penso che l’adesione del Comune di Parma a questa iniziativa sia un ringraziamento a tutti coloro che negli anni hanno creduto nella Marcia della Pace. Il Comune invierà il proprio gonfalone, inoltre si è impegnato ad aderire al Coordinamento degli Enti Locali per la pace e promuovere occasioni di formazioni nelle scuole e tramite le associazioni”.

Il Liceo scientifico e musicale Bertolucci partecipa da anni alla Marcia della Pace, come ha ricordato la professoressa Francesca Alletto, lo fa proprio con il linguaggio della musica con testi e arrangiamenti predisposti dai ragazzi.

Emilio Rossi di CIAC e del Comitato “Chiamata contro la guerra” di Parma ha fatto presente che partiranno tre pullman, grazie ai soggetti promotori: ANPI, GCIL, Comitato Chiamata contro la guerra, CIAC, rete di scuole per la pace e Lieceo Bertolucci. “Riprende un percorso avviato negli anni Novanta, quando Parma fu la prima città europea a concedere l’asilo politico”.

Aldo Montermini, presidente ANPI provinciale, ha ribadito: “accogliamo con favore la presenza del gonfalone del Comune di Parma in occasione della Marcia della Pace. Si conferma il nostro impegno per la pace e il pullman che abbiamo organizzato prevede la presenza di un nutrito gruppo di giovani a testimonianza della loro attenzione verso questo tipo di problemi. C’è stata una riposta positiva del territorio che va vista in un’ottica di continuità”.

Paolo Bertoletti della Camera del Lavoro di Parma ha parlato di Marcia della Pace come di “testimonianza del nostro impegno pluridecennale con la presenza alla Marcia di lavoratori e pensionati in nome del no alle guerre ed alle sopraffazioni”.

L’Amministrazione ha così dato seguito all’ordine del giorno, presentato dal consigliere Giuseppe Bizzi, come primo firmatario, votato all’unanimità in Consiglio il sei settembre scorso.

E’ una marcia per la pace e per la fraternità quella che si svolgerà domenica 9 ottobre, da Perugia ad Assisi, che si rinnova dal 1961 ad oggi, coinvolgendo 300 città di tutta Italia ed alla quale parteciperà anche Parma, con una propria delegazione e con il Gonfalone, accogliendo l’invito del Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani.

La marcia rappresenta una grande iniziativa di educazione alla pace, alla fraternità e alla cittadinanza globale in cui, soprattutto i giovani, hanno l’opportunità di sentirsi responsabili della storia e del processo di trasformazione del mondo, di scoprire il senso, il significato e il valore dell’impegno per la pace e la fraternità, ma anche un’occasione attraverso il coinvolgimento di tanti Comuni, per rigenerare il tessuto delle comunità locali, promuovere il rispetto dei diritti umani, sostenere le persone e le famiglie in difficoltà, investire sui giovani e creare uno sviluppo sostenibile.

Le problematiche legate alla pace e ai diritti umani sono a tutti ben note: ogni giorno arrivano nell’Unione Europea migliaia di persone che sfuggono da guerre micidiali che sono alle nostre porte; in tutti i continenti il fenomeno del terrorismo rappresenta una minaccia che porta morte, sopraffazioni ed aumenta il senso di precarietà dei popoli che si sentono minacciati su più fronti.

Dal Nord al Sud del pianeta nuovi conflitti si aggiungono ai molti tuttora non risolti; fiorisce il commercio delle armi; rinasce il pericolo nucleare; aumenta la violenza armata legata alla grande criminalità e in particolare al traffico di droga; sorgono e crescono nuove e pericolosissime tensioni legate alla crisi ambientale, alla rarefazione progressiva di risorse naturali essenziali e ai cambiamenti climatici e, come se non bastasse le crisi economiche e la povertà uccidono tutti i giorni per fame, mancanza d’acqua pulita e di risorse per curarsi, disattenzione sociale, insufficiente cooperazione internazionale.

Il Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, a cui Parma ha aderito, ha organizzato dunque, anche quest’anno, la Marcia che, da Perugia ad Assisi, avrà in apertura 300 rappresentanti delle Amministrazioni, con la fascia tricolore e i gonfaloni delle loro città, per impegnarsi attivamente nella sensibilizzazione del valore della pace, nella cooperazione internazionale e nella promozione dei diritti umani e della solidarietà tra popoli.

Fonte: www.comune.parma.it

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