Afghanistan, Berlusconi precisa: "Polemiche aria fritta, non si cambia"


Repubblica.it


Il Cavaliere: "Le dichiarazioni di Umberto? Solo una battuta detta così". Ma il Senatùr insiste: "Farò come dice la maggioranza, però riflettere sul ritiro". Il ministro della Difesa La Russa smentisce qualsiasi accordo con i guerriglieri.


CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+
Afghanistan, Berlusconi precisa: "Polemiche aria fritta, non si cambia"

ROMA – Bossi specifica che "farà come dice la maggioranza", eppure insiste: "Sulla missione in Afghanistan serve riflessione sul ritiro". Così Berlusconi, alla Camera per il voto sulla manovra, è di nuovo costretto a precisare: le polemiche sono "aria fritta", quelle del Senatùr sono "solo battute" e la nostra strategia "non cambia". Intanto, il ministro della Difesa conferma ad Affariitaliani.it che sul terreno non c'è alcuna tregua con i Taliban: "Non mi risulta che ci siano né la tregua né canali per poterla stabilire. Poi i comandanti hanno spazi di autonomia operativa ma a me non risulta affatto".

Berlusconi. Sull'Afghanistan "non si cambia linea, capisco che voi dovete riempire le pagine dei giornali, ma questa è aria fritta. C'è stata una battuta detta così, ma non c'è nulla. Il provvedimento è stato già votato dalla Camera all'unanimità il 23 luglio". Silvio Berlusconi risponde così alle polemiche dei giorni scorsi, prima di lasciare la Camera, confermando la linea del governo sulla presenza della missione militare in Afghanistan dopo i dubbi espressi da Umberto Bossi.

Bossi. Umberto Bossi resta però "convinto che serva riflettere sul far tornare indietro i soldati" dall'Afghanistan, ma assicura: "farò quello che decide la maggioranza", dice il leader della Lega lasciando l'aula della Camera. La missione "costa moltissimo, sta iniziando a fare troppi morti, e non è così facile portare la democrazia. Berlusconi ci crede ma è un'idealista".

La Russa. Le polemiche politiche sull'Afghanistan potrebbero determinare una condizione di minore sicurezza per i militari italiani. Lo ha denunciato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. "Sul tema dell'impegno dei nostri uomini – ha spiegato La Russa, nel corso della cerimonia di inaugurazione di una strada risistemata dall'Esercito all'Aquila – non può e non deve esserci mai polemica fra le forze politiche. Ci può essere confronto, dibattito, ma io non mi presterò mai, al di fuori dei luoghi istituzionali, a polemizzare sull'impiego o sul non impiego dei nostri militari, sulla qualità dei mezzi e degli armamenti, perchè – ha sottolineato – il rischio che da ciò possa derivare una minore condizione di sicurezza, anche solo psicologica, per i nostri soldati, mi induce al silenzio".

"Torna la Lega di lotta e di governo?". E' questo l'interrogativo che campeggia sulla prima pagina de Il Secolo D'Italia dopo lo strappo sulla missione in Afghanistan tra il Pdl e alcuni ministri del Carroccio. Il giornale vicino agli ex di An, accusa la Lega di "aprire un nuovo fronte polemico determinando un brusco innalzamento della tensione politica" nel centrodestra. Le "parole pesanti" del leader della Lega Umberto Bossi, a cui hanno fatto eco quelle di Roberto Calderoli, secondo Il Secolo D'Italia hanno provocato qualche grattacapo anche al ministro Frattini, convocato dal responsabile Usa per il Pakistan e l'Afghanistan Richard Holbrooke in "un incontro lampo per avere rassicurazioni sulla posizione italiana" nell'area. A niente sarebbe servito il tentativo di "gettare acqua sul fuoco" da parte dei capogruppo al Senato e alla Camera Federico Bricolo e Roberto Cota. La "tentazione Arcobaleno" della Lega, secondo quelli di via della Scrofa, è spia di un "gioco al rialzo fatto al tavolo delle alleanze" dal partito di Bossi che non promette nulla di buono.

"La forza di questa Lega? E' nella debolezza del Pdl. Il Carroccio sta approfittando dei ritardi strategici e progettuali del centrodestra" è il commento del direttore scientifico della Fondazione Farefuturo, Alessandro Campi. Lo storico non è sorpreso dal nuovo "strappo" della Lega ma è allo stesso tempo convinto della necessità di "ristabilire i giusti rapporti di forza".

Fonte: Repubblica.it

28 luglio 2009

CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+

Lascia un commento