A Pio La Torre la Fontana della pace alle porte di Gela


Marialaura Carcano


Pio La Torre entrò a tutto campo nella storia contribuendo alla causa della libertà, fu il primo a capire che la mafia si può sconfiggere solo se si individua come reato specifico. Ora il suo nome non si può cancellare…


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A Pio La Torre la Fontana della pace alle porte di Gela

"Il nome di Pio La Torre è un nome importante, non si può dimenticare che dobbiamo a lui il 416 bis, la prima norma del codice penale che ha parlato espressamente di mafia. Pio La Torre entrò a tutto campo nella storia contribuendo alla causa della libertà, fu il primo a capire che la mafia si può sconfiggere solo se si individua come reato specifico, fu una intuizione geniale e ora non si può cancellare il suo nome in virtù di un presunto orientamento della cittadinanza…" Così Rosario Crocetta, sindaco di Gela commenta la decisione del neosindaco di Comiso.

L’aeroporto di Comiso non si chiama più Pio La Torre. Questo lei lo considera un segnale?

E’ sicuramente un segnale, La Torre è stato un grande personaggio della politica siciliana, meriterebbe che gli fosse dedicato qualcosa di ancora più importante. Lui tra l’altro aveva fatto una battaglia per la trasformazione da militare a civile di quell’aeroporto. Ha perso la vita anche per la costruzione di quell’aeroporto. Quando si fa così non può che essere un segnale.

Nella spiegazione di questa scelta il sindaco di Comiso, Alfano, ha detto “Il nome di Pio La Torre non ha il gradimento della cittadinanza” portando questo discorso alle estreme conseguenze oggi  bisognerebbe intitolare una piazza a Elisabetta Canalis?

La cittadinanza non è una cosa astratta, è qualcosa di concreto che si forma anche grazie al ruolo di traino di chi è in una posizione avanzata. La politica deve avere questa funzione, evocare morti e attentati non è una operazione funzionale a questa politica edonistica in cui non c’è posto per il ricordo. Eppure la politica ha ancora questa funzione di educare, se no si finisce col prendere veramente come riferimento un personaggio qualsiasi dell’Isola dei famosi.
Il nome di Pio La Torre è un nome importante, non si può dimenticare che dobbiamo a lui il 416 bis, la prima norma del codice penale che ha parlato espressamente di mafia. Pio La Torre entrò a tutto campo nella storia contribuendo alla causa della libertà, fu il primo a capire che la mafia si può sconfiggere solo se si individua come reato specifico, fu una intuizione geniale e ora non si può cancellare il suo nome in virtù di un presunto orientamento della cittadinanza.

Lei pensa che si possa riparare in qualche modo e come?

Sì ho un paio di idee. Vorrei dedicare a lui la fontana della pace che sta alle porte di Gela, oppure una grande opera. Ma questa cosa dell’acqua mi piace di più. La fontana della pace si trova in una rotatoria  sulla strada che porta proprio a Comiso e io vorrei che un po’ di vento arrivasse anche ai comisani quando passano, assieme alla memoria di Pio La Torre.

Fonte: Articolo21

01 settembre 2008

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