7 ottobre 2007, Perugia-Assisi, la Marcia dei 200.000 per la pace e i diritti umani: ecco come l’avete raccontata!


Mauro Sarti


Sono passati trenta giorni dal 7 ottobre, dalla Marcia dei 200.000. Abbiamo pensato che la cosa migliore era ravvivare quell’evento con le parole che ci avete mandato in redazione: racconti in presa diretta di chi la Marcia l’ha vissuta per la prima volta. Di chi è venuto da lontano. Parole di chi non si arrende. Parole commosse e entusiaste. Oltre ottanta gli interventi pubblicati sul sito, centinaia e centinaia le foto.


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7 ottobre 2007, Perugia-Assisi, la Marcia dei 200.000 per la pace e i diritti umani: ecco come l'avete raccontata!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Forse quella con quei due che guardano l’obiettivo e fanno la faccia un po’ così, di chi sta per vincere ma in fondo è lì solo per partecipare. Oppure quel bambino dolcissimo con indosso una maglietta della Marcia e che dorme beato nel passeggino. No, meglio gli “scout for peace” immortalati davanti a Santa Maria degli Angeli. Anche quella famigliola con i palloncini in mano, o la panoramica della folla che sale su per la Rocca di Assisi. Impossibile sceglierne una. Meglio tante, dieci, mille, o duecentomila, quanti sono quelli che hanno sfilato da Perugia ad Assisi il 7 ottobre scorso. Una foto per ciascun volto della Marcia, uno sguardo all’orizzonte per ogni diritto calpestato. E’ ormai passato un mese dalla Marcia per la pace e i diritti umani, e ancora sono i vivi i ricordi di quanti hanno scritto a www.perlapace.it per mandare testi e immagini. Ottanta storie, centinaia e centinaia di foto, purtroppo non siamo riusciti a dare spazio a tutti ma, credeteci, abbiamo fatto del nostro meglio. Sei gallerie fotografiche, un lungo elenco di interventi pubblicati sul sito. Per ora ci fermiamo qui, ed per questo che rubiamo un po’ di spazio alle notizie per voltarci un attimo indietro. Per ringraziare tutti della partecipazione. E non potendo farlo uno ad uno, ecco allora che abbiamo scelto di ricordare chi ha camminato per quei 24 chilometri con le parole che più ci sono piaciute. Frammenti di parole.

“Eravamo in otto alla marcia, siamo partiti da Montale (Pistoia). E' stata la nostra prima marcia e siamo rimasti soddisfatti. Era bella, colorata, vivace, e soprattutto pacifica, senza cori offensivi verso nessuno, solo grida di pace. Vorrei fare complimenti all'organizzazione per la riuscita della marcia e anche a tutte quelle famiglie che nelle loro case lungo la strada ci hanno accompagnato e rifocillato.Grazie e tutti. Firmato: Omar, Valentina, Lara, Simone, Ylenia, Martina, Elena e Andrea”.

Parole semplici, sentite. Racconti in presa diretta di chi la Marcia l’ha vissuta per la prima volta.
“Questa è stata per me la prima Perugia-Assisi, poichè, ahimè, fino a un mese fa non ne conoscevo nemmeno l'esistenza, ma grazie al solerte invito a parteciparvi del mio super professore di religione ho avuto la possibilità di prendervi parte. Quando ho deciso di andare alla marcia della pace non ero molto consapevole di ciò che sarebbe significato….ma sì 25 km che vuoi che siano!, mi dicevo. Firmato: Francesca Bussola, Trento”.

E di chi è venuto da lontano, molto lontano. Dal Kenia, ad esempio.
“Siamo ormai tornati a Nairobi, Washington ed io. Al nostro lavoro di medici tra ambulatori ed ospedale di Mbagathi, vicino a Kibera. E’ stata la nostra prima volta alla settimana dell’Onu dei popoli, alla marcia della pace, dei diritti. Siamo andati in giro per piccoli centri dell’Umbria, terra di Francesco, colline di pace, in comuni e scuole primarie e secondarie a parlare del diritto alla salute anche per i piu’ poveri della terra. Quasi dappertutto abbiamo trovato un grande interesse a saperne di piu’. Anche i giovani sono stufi dell’informazione manipolata dei nostri telegiornali. Pensiamo che le ricchezze dell’esperienza della settimana e poi della marcia siano state proprio queste, il confronto, lo scambio, la testimonianza, l’informazione sincera che qualcosa sta cambiando. Firmato: Washington Njogu, Gianfranco Morino”.

Gente che non si arrende.
“Questa esperienza ci ha stimolato, ancora una volta, a dare voce a chi non ha voce e soprattutto credere che nulla è impossibile! Gruppo Scout Agesci Calimera 1. Firmato: Ros, Antonella, Steno, Laura, Antonello, Domenico, Mimino, Antonella, Abbondanza”.

E c’è perfino chi si è commosso.
“Grazie a tutti, con commozione e amore: a coloro che hanno lavorato a questo nuovo Miracolo scandito da oltre duecentomila cuori. Firmato: Oljmpio Bernardini”.

E quei ragazzacci urlanti…
“Mentre camminavamo abbiamo intonato slogan e canzoni urlando al cielo e come per magia tutt’intorno si accodavano alla nostra voce i “vicini di marcia” bimbi, adulti e nonni, tutte le età, gruppi compatti e non , tutta gente mai vista, ma stranamente ai nostri occhi più familiare che mai; così i 24 chilometri sono volati e la soddisfazione di guardare dietro e vedere tantissime persone in cammino è stata davvero impareggiabile. Impressi nella nostra mente tutti quei volti sorridenti, i colori delle bandiere della pace che sembravano più vividi che mai, quella voglia quasi palpabile che aleggiava per tutta la marcia e non ci abbandona ancora ora, di voler far sentire la nostra voce, di aver fatto tanto pur semplicemente camminando, ma soprattutto dominava la sensazione di non essere soli in questa “battaglia”, non più per lo meno, non dopo questa marcia…Firmato: Roberta Varano Bitonto (BA)”.

Quelli giovani,e che guardano al futuro…
“Abbiamo risolto i problemi del mondo? Certo che no, nemmeno per sogno! Eppure credo che, oltre alla speranza che qualche pur pallida eco giunga all’orecchio dei grandi della terra, un obiettivo più concreto sia stato raggiunto: allargare lo sguardo oltre il nostro piccolo benessere e consegnare ai nostri giovani, noi pensionati dal lavoro ma non dalle idee, il convincimento sulla fondatezza di una lotta per la giustizia e per la pace, mete difficili da raggiungere come tutte le grandi mete, ma che perciò stesso devono vedere tutti e sempre costantemente impegnati. Firmato: Concetta Guida”.

Potremmo continuare ancora. Ma ci fermiamo qui. Trenta giorni sono passati dalla Marcia per la pace e i diritti umani. La Marcia dei duecentomila. Volti e persone. Molti che hanno persino marciato scalzi. Storie e speranze di pace. Le abbiamo tutte raccolte sul nostro sito. E non verranno cancellate.

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