2 ottobre: Giornata Internazionale della Nonviolenza


La redazione


Dallo scorso anno l’assemblea generale dell’Onu ha dichiarato "Giornata internazionale della nonviolenza" il 2 ottobre, anniversario della nascita di Gandhi. In questa occasione si svolgeranno molte iniziative in varie città italiane.


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2 ottobre: Giornata Internazionale della Nonviolenza

Dal supplemento settimanale del martedi' de "La nonviolenza e' in cammino" sono varie le opinioni e le considerazioni in merito alla Giornata Internazionale della Nonviolenza. Ne riposrtiamo alcune:

VERSO IL 2 OTTOBRE. MICHELE BOATO: ANTICA E ATTUALISSIMA

Antica come le montagne ma attualisssima, la nonviolenza. In tempi di Irak, Afghanistan, Georgia, persecuzione dei rom, minaccia nucleare, ecc. ecc. la nonviolenza e' un faro che ci deve guidare sia nelle nostre azioni, che nella valutazione di cio che succede nel mondo: stare dalla parte dei piu' deboli, dire la verita' senza terrorismi di alcun genere, nella fiducia che anche il peggior "nemico" puo' cambiare, che la coscienza dei subalterni puo' ribellarsi, che la verita' e' rivoluzionaria. E' la forza della verita' il cuore della nonviolenza cosi' come Gandhi ce
l'ha trasmessa, ma prima di lui Gesu' Cristo, Ildeagarda da Bingen, Francesco e Chiara d'Assisi, Tolstoj, e una infinita processione di persone piu' o meno sconosciute, che ha difeso la terra, i poveri, i lebbrosi, gli extracomunitari.
E' la nonviolenza il cuore del vero progresso, quello dei diritti, del ben-essere, della pace e della cooperazione.

VERSO IL 2 OTTOBRE. TULLIO DE MAURO: IN CAMMINO

Mi associo a voi nel pensare che la consapevolezza della necessita' della nonviolenza sia, pur lentamente, in cammino. E perche' il cammino si faccia piu' spedito occorre vigilanza rivolta non solo alle violenze fisiche, alle sopraffazioni cruente, alle guerre. Occorre alimentare anche la coscienza del male di violenze nascoste, nel chiuso delle famiglie, nelle distorsioni e nei silenzi dell'informazione, nelle tacite esclusioni, nelle mancate solidarieta'. Il cammino e' lungo, ma non ha alternative positive.

VERSO IL 2 OTTOBRE. ANGELA DOGLIOTTI MARASSO: A PARTIRE DALLE PAROLE DI DON MILAN

Giovedi' 2 ottobre: giornata internazionale della nonviolenza. A Torino abbiamo deciso di celebrarla facendola coincidere con il convegno che tutti gli anni il Centro studi Sereno Regis organizza. Quest'anno il tema e' "Dal sessantotto all'ottantanove, una lezione per l'oggi".
La prima giornata e' dedicata agli studenti, proprio richiamando la giornata internazionale della nonviolenza. Si proporra' loro di riflettere sull'affermazione di don Lorenzo Milani: "l'obbedienza non e' piu' una virtu'".
Che cosa puo' significare per noi oggi? Ci sono delle situazioni nelle quali obbedire non e' virtuoso ma dannoso? Quali percorsi di trasformazione positiva possiamo mettere in campo nella societa' odierna, a partire da queste parole di don Milani? Come contrastare gli strumenti di morte, di sopraffazione e di dominio in tutti gli ambiti? Come affrontare i conflitti in modo non distruttivo e costruire relazioni di pace?
Gli studenti saranno invitati a riflettere e a confrontarsi con l'aiuto di un gruppo di giovani di Acmos, una associazione molto impegnata in percorsi di cittadinanza attiva e di lotta contro le mafie.
Pensiamo possa essere un bel modo per rendere concreta la giornata della nonviolenza.

VERSO IL 2 OTTOBRE. LETIZIA LANZA: QUALCHE PAROLA SUL 2 OTTOBRE

Nell'arco di duemila e passa anni molte voci ormai si sono levate in difesa della nonviolenza. Tanti, tantissimi uomini e donne hanno sostenuto la necessita' – il dovere – e il desiderio di un pronunciamento forte: un nome per tutti, Aldo Capitini.
Resta che il primo a cui penso e' l'immenso Gandhi. E mi chiedo che cosa direbbe davanti al degrado di oggi, con la frenesia crematistica e la smania di sopraffazione che sembrano ormai dilagati in tutti gli angoli del pianeta.
Non so se giudicherebbe il suo (adesso nostro) compito ancor piu' arduo di allora. Di sicuro pero' esorterebbe a non arrendersi. Ed e' appunto questo il da farsi: continuare comunque a resistere per esistere.

VERSO IL 2 OTTOBRE. NELLO MARGIOTTA: UN PROGETTO PLANETARIO

Il 2 ottobre, data di nascita del Mahatma Gandhi, si celebra la giornata internazionale della nonviolenza e in questo primo anno di celebrazioni, fortemente volute dall'Onu, non si puo' certo dire che il messaggio della nonviolenza abbia raggiunto le menti e le coscienze di un gran numero di persone nel mondo, anzi; attorno a noi e dalle notizie che possiamo conoscere di altre parti del mondo sembra di percepire come la cultura della violenza come risolutrice dei conflitti tra stati, tra etnie, tra gruppi organizzati, tra individui, accresca il suo fascino perverso e distruttivo, mentre la voce dei movimenti nonviolenti sembra diffondersi sempre piu'
fievolmente, sovrastata dal rumore assordante, sia in senso reale che metaforico, generato dalla violenza brutale, ma anche quasi annichilita dalla propria timidezza.
Credo che sia necessario partire da questa seconda giornata internazionale per lanciare un progetto planetario per uno sviluppo continuo e duraturo della cultura della pace, della tolleranza, della comprensione reciproca da cui si alimenta la nonviolenza.
Che il mondo sia avvolto da un grande e lungo abbraccio.

VERSO IL 2 OTTOBRE. LEOLUCA ORLANDO: NO ALLA GUERRA, SI' AI DIRITTI UMANI

Il ricordo del Mahatma Gandhi e' ancora una volta occasione per accendere l'attenzione sulle tante violenze del nostro tempo; un'occasione per dire tanti no e un solo grande si': un'occasione per dire si' alla pace.
La pace e' no alla guerra, ed e' si' al rispetto della persona umana. Nonviolenza e pace si intrecciano vicendevolmente nel messaggio gandhiano in un tempo nel quale l'umanita' si acquieta nel constatare e nel tentare di perseguire il no alla guerra, ma incapace di andare oltre, incapace di cogliere – come oggi ci ricordiamo di esser nostro dovere cogliere – l'obiettivo di vivere in un mondo senza violenze, senza guerre ma capace di vivere anche compiutamente il rispetto della persona umana, di ogni persona umana; il rispetto di quelli che sono – troppo volte mortificati – i diritti umani.

Fonte: "Centro di ricerca per la pace" nbawac@tin.it; Voci e volti della nonviolenza.

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