Terrorismo in Yemen, riapre dopo due giorni l’ambasciata Usa


l'Unità.it


E’ stata riaperta l’ambasciata americana nello Yemen. Barack Obama si riunisce oggi con i suoi consiglieri per la sicurezza nazionale. Pubblicata una lista nera di 14 paesi fonte di vecchio e nuovo terrorismo.


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Terrorismo in Yemen, riapre dopo due giorni l'ambasciata Usa

Dopo due giorni è stata riaperta l'ambasciata americana nello Yemen. La sede della rappresentanza diplomatica Usa a Sanaa era rimasta chiusa domenica dopo le minacce di attentati terroristici di Al Qaeda. In un comunicato diffuso sul suo sito internet, l'ambasciata ha precisato che la decisione di riaprire è stata presa all'indomani «delle operazioni anti-terrorismo» condotte dalle forze di sicurezza yemenite a nord della capitale Sanaa, nel corso delle quali due presunti membri di al Qaida sono stati uccisi. «Le minacce di attacchi terroristici contro gli interessi americani restano elevate», sottolinea il comunicato, che invita anche «gli americani nello Yemen a restare vigili e a prendere adeguate misure di sicurezza».

Sul campo, infatti, le forze yemenite hanno lanciato un attacco contro al Qaeda: due militanti sono stati uccisi e tre altri feriti in uno scontro con le forze di sicurezza nella zona di Arhab, 40 km a Nord di Sanaa. Fonti tribali hanno riferito che tutto è avvenuto mentre le forze di sicurezza erano sulle tracce di Mohammad al-Hang, che è riuscito a fuggire, ma hanno avuto uno scontro a fuoco con alcune delle sue "guardie del corpo".

Da Guantanamo allo Yemen – Con il leader di "Al Qaeda nella Penisola Arabica" ci sono anche una decina di ex prigionieri di Guantanamo. Lo ha rivelato il quotidiano britannico The Times, sottolineando come stia aumentando la preoccupazione riguardo alla capacità del governo yemenita di accogliere nel Paese un centinaio di ex detenuti della base Usa nell'Isola di Cuba. L'amministrazione Obama aveva promesso che avrebbe chiuso la prigione di Guantanamo – riservata a presunti terroristi e combattenti talebani – entro il 22 gennaio, una scadenza che però non riuscirà a rispettare. Tra i 198 detenuti che si trovano ancora a Guantanamo ben 91 sono yemeniti. Sei prigionieri sono stati trasferiti nello Yemen lo scorso mese. Dopo il fallito attentato di Natale sul volo Amsterdam-Detroit della Delta Airlines, negli Stati Uniti è però cresciuto il timore che lo Yemen si stia trasformando in un santuario del terrorismo. Undici ex prigionieri che si sono arruolati nella branca yemenita di al Qaida erano nati in Arabia Saudita, scrive il Times.

Vacanze finite –
Barack Obama si riunisce oggi con i suoi consiglieri per la sicurezza nazionale. Il fallito attentato di Natale sul volo Amsterdam-Detroit, le preoccupazioni per lo Yemen con la temporanea chiusura dell'ambasciata ma anche le falle nella sicurezza negli aeroporti nonostante l'inasprimento dei controlli saranno i temi sul tavolo. Pubblicata una lista nera di 14 paesi fonte di vecchio e nuovo terrorismo. Al vertice con il presidente americano parteciperanno il segretario di Stato Hillary Clinton, il segretario alla Difesa Robert gates, il segretario alla sicurezza nazionale Janet Napolitano, il direttore della Cia Leon Panetta, il direttore dell'Fbi Robert Mueller e il consigliere per la sicurezza James Jones. In serata poi Obama incontrerà i leader democratici del Congresso.

Fonte: www.unita.it

5 gennaio 2009

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