Sangue a Damasco: almeno 40 morti e 170 feriti negli attentati più gravi dall’inizio della crisi


NEAR EAST NEWS AGENCY


La tv di stato ha mostrato corpi dilaniati e decine di auto distrutte. Un massacro che il governo attribuisce a terroristi legati all’opposizione che, da parte sua, addossa ogni responsabilità al regime. Intanto sorride chi vuol far precipitare la Siria nella guerra civile.


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Sangue a Damasco: almeno 40 morti e 170 feriti negli attentati più gravi dall'inizio della crisi

Prima sono saltate in aria due automobili e pochi secondi dopo è esploso un camion-bomba. Gli effetti sono stati devastanti. Almeno 40 persone sono rimaste uccise e altre 170 ferite negli attentati avvenuti questa mattina, poco prima delle 8 sulla tangenziale, di Damasco. Tra le vittime tanti studenti e pendolari diretti, nell’ora di punta, a scuola e sui posti di lavoro. Il bilancio i morti pare destinato ad aumentare alla luce della gravità delle condizioni di molti feriti.

La televisione di stato siriana ha mostrato immagini raccapriccianti di corpi dilaniati e di decine di carcasse annerite di automobili. La tangenziale e’ stata di fatto tagliata di due dalle esplosioni, talmente potente che ha quasi distrutto una palazzina appartenente ad un complesse delle forze di sicurezza, forse l’obiettivo dell’attacco.

E’ il più grave degli attentati compiuti in Siria dall’inizio, 15 mesi fa, di una crisi che ha già fatto migliaia di morti, segnata dai bombardamenti dell’esercito governativo contro le roccaforti dell’opposizione. Un massacro che il governo attribuisce a terroristi legati all’opposizione che, da parte sua, addossa ogni responsabilita’ al regime.

Il cessate il fuoco proclamato un mese fa viene violato tutti i giorni dal regime e dai ribelli armati. Il generale Mood, capo degli osservatori dell’Onu che operano in Siria, sfuggito ieri ad un attentato nei pressi di Deraa, ha esortato tutte le parti, interne ed esterne, coinvolte nelle vicende siriane a cessare subito le violenze. Il  paese ormai precipita in un guerra civile simile a quella che ha insaguinato e continua periodicamente ad insaguinare il vicino Iraq.

Fonte: http://nena-news.globalist.it
10 Maggio 2012

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