Programma nazionale “La mia scuola per la pace” 2009-2010


La redazione


Il Programma “La mia scuola per la pace” è uno strumento per arricchire l’offerta formativa della propria scuola inserendola in un programma-quadro nazionale ampio e consolidato e per sviluppare la necessaria collaborazione tra la scuola e i Comuni, le Province e le Regioni.


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Programma nazionale "La mia scuola per la pace" 2009-2010
In attuazione del Protocollo d’intesa fra il Ministero della Pubblica Istruzione e il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani
(17 marzo 2007)
Cittadinanza &CostituzioneProgramma nazionale
di EducAzione alla pace e ai Diritti Umani
La mia scuola per la pace
Anno scolastico 2009-2010promosso dal
Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani
e dalla Tavola della pace

 “Per giungere alla pace, è necessario educare alla pace. Ciò è oggi più urgente che mai, perché gli uomini, di fronte alle tragedie che continuano ad affliggere l’umanità, sono tentati di cedere al fatalismo, quasi che la pace sia un ideale irraggiungibile.” (Papa Giovanni Paolo II)

Se la scuola non educa alla pace,
che scuola è?

“La scuola deve essere intesa quale comunità educante all’interno della quale gli studenti e le studentesse – soggetti centrali dell’educazione e dell’istruzione – hanno l’opportunità di crescere sul piano umano e culturale, e quale istituzione che persegue l’obiettivo di formare cittadini e cittadine solidali e responsabili; aperti alle altre culture e pronti ad esprimere sentimenti, emozioni e attese nel rispetto di se stessi e degli altri; capaci di gestire conflittualità e incertezza e di operare scelte ed assumere decisioni autonome agendo responsabilmente.”

“La sfida maggiore investe i docenti di tutte le aree disciplinari, che devono ricercare e valorizzare i contenuti, le metodologie e le forme di relazione e valutazione degli apprendimenti che maggiormente favoriscono la partecipazione e il coinvolgimento degli alunni, la percezione di star bene a scuola, la consapevolezza di essere in una comunità che accoglie, che mette in pratica le regole del vivere civile e sociale, che dialoga con le istituzioni e con la società civile organizzata, che sa apprendere.” (Documento d’indirizzo per la sperimentazione dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” del Ministero dell’Istruzione, 4 marzo 2009)
La sperimentazione dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” rappresenta una grande opportunità per rafforzare ed espandere l’impegno di educazione alla pace e ai diritti umani della scuola italiana.

Essa consente di superare le tante iniziative occasionali e frammentate che spesso vengono realizzate nella scuola e per la scuola e di avviare l’elaborazione di un vero e proprio curriculum scolastico che faccia della pace e dei diritti umani un elemento qualificante e imprescindibile.

Con questo spirito, il Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani e la Tavola della pace invitano tutte le scuole di ogni ordine e grado ad aderire al Programma nazionale di EducAzione alla pace e ai Diritti Umani “La mia scuola per la pace” (Anno scolastico 2009-2010).

Il Programma “La mia scuola per la pace”
è uno strumento per:

1.    arricchire l’offerta formativa della propria scuola inserendola in un programma-quadro nazionale ampio e consolidato (il programma è stato avviato nel 2001);

2.    sviluppare la necessaria collaborazione tra la scuola e i Comuni, le Province e le Regioni allo scopo di arricchire e integrare l’offerta formativa al contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale;

3.    valorizzare le molte attività realizzate dalle scuole per promuovere tra i nostri giovani la conoscenza e il rispetto dell’altro, la convivenza, l’integrazione, l’educazione all’intercultura, alla pace, ai diritti umani, alla legalità e alla cittadinanza europea;

4.    sostenere i dirigenti scolastici e gli insegnanti che cercano di trasformare la scuola in un luogo dove si studia e s’impara la pace, dove si vive e si cresce in pace ovvero nel riconoscimento e nel rispetto dei diritti umani;

5.    favorire l’incontro, il confronto e lo scambio tra gli studenti e gli insegnanti delle tante scuole impegnati in programmi di educazione alla pace e ai diritti umani.

Tutte le scuole sono invitate a:

1.    aderire al Programma nazionale di EducAzione alla pace e ai Diritti Umani “La mia scuola per la pace” (Anno scolastico 2009-2010) www.scuoledipace.itwww.perlapace.it;

2.    elaborare e inserire nel POF
2009-2010 un programma di sperimentazione dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” e di sviluppo dell’educazione alla pace e ai diritti umani e inviare una copia al Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani (vedi di seguito alcune proposte di contenuto e di metodo);

3.    partecipare al Meeting Nazionale
conclusivo degli studenti, degli insegnanti e delle scuole che si svolgerà nelle città di Perugia e Assisi dal 14 al 16 Maggio 2010. Al Meeting parteciperanno le classi, gli studenti e gli insegnanti che si sono impegnati in percorsi di cittadinanza e costituzione nonché di educazione interculturale, educazione alla legalità, ai diritti umani, alla pace, alla democrazia, all’ambiente, al dialogo, allo sviluppo.

Il Meeting sarà l’occasione per socializzare i progetti e i lavori e mettere a confronto le esperienze effettuate nel corso dell’anno.

Il Meeting si concluderà domenica 16 maggio con la Marcia per la pace Perugia-Assisi: una grande esperienza di cittadinanza attiva, di partecipazione civile, di crescita personale da inserire nel proprio percorso formativo.

La partecipazione al Meeting si configura come possibilità di trasformare una visita d’istruzione di più giorni in un momento didattico e progettuale forte in cui confrontarsi, dibattere, elaborare progetti ed assumere impegni concreti assieme a studenti provenienti da tutta Italia e da altre parti del mondo.

Idee guida

Ecco alcune idee guida per l’elaborazione del programma a scuola.

Mettiamo al centro gli studenti.

Facciamo in modo di renderli protagonisti sin dalla fase dell’ideazione e di progettazione del percorso didattico. Se saranno loro a decidere cosa fare, lo faranno con maggiore convinzione ed impegno. In ogni modo prevediamo percorsi di partecipazione attiva che uniscano lo studio, la conoscenza e l’azione concreta.

“Non basta parlare di pace. Uno ci deve credere.
E non basta crederci. Uno ci deve lavorare.”
Eleanor Roosevelt

Mettiamo al centro “i nuovi italiani”.
Questo nuovo anno scolastico sia l’occasione per crescere insieme ai nuovi italiani. Investiamo dunque, valorizziamo e sviluppiamo tutte le esperienze interculturali d’accoglienza, incontro, dialogo e condivisione che esistono nelle nostre scuole e nelle nostre città.

Riscopriamo il significato autentico della pace.

La pace, la giustizia e i diritti umani sono obiettivi concreti iscritti nella nostra Costituzione e nelle Carte fondamentali dell’umanità. Sono i doveri di tutti e non possono essere trattati come i sogni di qualcuno. Cos’è dunque la pace che tanto ricerchiamo? Quest’anno cerchiamo di capire cosa significa fare pace dalle nostre case fino all’Onu, riconoscendo le responsabilità di ciascuno, persone, gruppi e istituzioni. Ogni classe può scegliere un percorso per comprendere cosa significa fare pace tra gli uomini e le donne, fare pace con la natura, fare pace con l’acqua, fare pace con la terra, fare pace con il lavoro, fare pace con l’informazione, fare pace con la politica, fare pace all’Aquila, fare pace a Gerusalemme, fare pace a Mogadiscio…

3 – 11 – 21: Regoliamoci!

3 – 11 – 21. Sono gli articoli della Costituzione Italiana che sono al centro del concorso nazionale “Regoliamoci!” promosso dall’Associazione Libera in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e la Tavola della pace (scarica il bando dal sito www.libera.it).

Art. 3. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.  È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la liberta e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Art. 11. L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Art. 21. Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.  La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.(…)

Tante scuole. Una grande Tela della pace.

Tutte le scuole (un’intera scuola o istituto, una o più classi, un gruppo di
studenti della stessa scuola,…) che svilupperanno un programma didattico riferito all’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” e di sviluppo dell’educazione alla pace e ai diritti umani sono invitate a preparare una Tela della pace da unire a quella che giungerà dalle altre scuole.

In questo modo, ogni scuola arricchisce la Tela della pace con il suo contributo. Educare alla cittadinanza, alla pace e ai diritti umani in modo interdisciplinare, integrando e ricomponendo i diversi saperi e sperimentando in prima persona, in classe, un clima di rispetto delle differenze, accoglienza e convivialità.

La Tela dovrà essere portata e unita alle tele delle altre scuole durante il Meeting Nazionale conclusivo degli studenti, degli insegnanti e delle scuole e alla Marcia per la pace Perugia-Assisi che si svolgeranno nelle città di Perugia e Assisi dal 14 al 16 Maggio 2010.

La Tela dovrà essere fatta di materiale non troppo pesante né leggera, tipo lenzuolo un po’ consistente, dovrà essere decorata da un solo lato, con qualsiasi materiale, tenendo presente che sarà srotolata e ripiegata molte volte e quindi dovrà essere piuttosto resistente.

Facciamo pace a scuola.

Promuoviamo il rispetto dei diritti umani a scuola attraverso una rilettura della sua organizzazione, dello stile e delle relazioni. Organizziamo un gruppo di studio misto per la formulazione di percorsi e proposte concrete. Facciamo in modo che la scuola sia sempre di più un luogo dove si vive la cittadinanza. Promuoviamo l’educazione alla cittadinanza e ai diritti umani rispettando i diritti umani a scuola.

Quando iniziamo?

Si può decidere di incominciare il percorso didattico tra il 2 e il 4 ottobre 2009. Il 2 ottobre si celebrerà la Giornata internazionale della Nonviolenza indetta dall’Onu in occasione della nascita di Gandhi. Il 4 ottobre si celebrerà la Giornata nazionale della pace, della fraternità e del dialogo del 4 ottobre promossa dal Parlamento italiano in occasione della nascita di San Francesco d’Assisi.

Il programma “La mia scuola per la pace” 2009-2010 viene realizzato in attuazione del Protocollo d’intesa fra il Ministero della Pubblica Istruzione e il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani firmato ad Ancona il 17 marzo 2007.

Per adesioni e informazioni:

Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i diritti umani

via della Viola 1 (06100) Perugia
tel. 075/5717971- fax 075/5721234
email: info@scuoledipace.it – www.scuoledipace.itwww.perlapace.it Tavola della Pace
via della viola 1 (06122) Perugia – Tel. 075/5736890 – fax 075/5739337
email segreteria@perlapace.it – www.perlapace.it
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