Prodi scrive a Brown: "Col Dpef un passo avanti verso gli Obiettivi del millennio"


La redazione


Ma ai promotori della Campagna “No Excuse 2015” dell’Onu resta una preoccupazione: “Ora aspettiamo che la prossima Finanziaria confermi questa inversione di tendenza”.


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Prodi scrive a Brown: "Col Dpef un passo avanti verso gli Obiettivi del millennio"

Un segnale positivo, una lettera di Prodi a Gordon Brown che chiama in causa il Dpef, sottolineando il passo avanti fatto dall’Italia nella lotta contro la povertà e per il raggiungimento degli Obiettivi del millennio. “La Campagna del Millennio delle Nazioni Unite "No excuse 2015" accoglie con favore le parole del presidente del Consiglio Romano Prodi contenute nella lettera inviata al primo ministro britannico – dicono i responsabili della Campagna – . Lo scorso luglio, per la prima volta dopo anni, si è infatti registrata una inversione di tendenza che prepara a un sensibile incremento dell’Aiuto pubblico allo sviluppo (Aps) in linea con quanto promesso dall’Italia in sede Onu e ribadito in diverse sedi internazionali e all’interno della Ue. Ora ci aspettiamo che la prossima Finanziaria confermi questa inversione di tendenza e vogliamo leggere la lettera di Prodi a Gordon Brown come un segnale positivo in questo senso”.

Il presidente Prodi afferma infatti di "condividere pienamente l'impostazione e gli obiettivi" della dichiarazione sui Millennium development goals (Mdgs) fatta da Brown in un discorso alle Nazioni Unite e riconferma la determinazione del governo italiano a tener fede agli impegni finanziari presi negli ultimi anni a sostegno dello sviluppo, testimoniata anche dalle più recenti dichiarazioni del governo in materia di programmazione economica che costituiscono anche la premessa per poter assumere in futuro ulteriori responsabilità.

“La lettera di Prodi al primo ministro inglese riconferma ufficialmente l'impegno dell'Italia per gli Obiettivi di sviluppo del millennio – ha commentato Silvia Francescon, coordinatrice italiana della Campagna del millennio delle Nazioni Unite "No excuse 2015". Il Dpef approvato a fine giugno aveva già espresso la volontà del governo italiano a recuperare il terreno perso nella lotta contro la povertà ponendo la cooperazione internazionale tra le priorità della programmazione economica finanziaria”.

"La prossima Finanziaria – ha concluso Francescon – sarà un importante banco di prova per verificare la credibilità delle affermazioni del nostro governo di fronte alla comunità internazionale e alle Nazioni Unite. Auspichiamo che nel testo finale della Finanziaria siano confermate le promesse di questi mesi a livello di crescita quantitativa delle risorse (raggiungimento dello 0,33% Aps/Pil nel 2008, dello 0,42% nel
2009 e dello 0,51% nel 2010) e che il governo agisca in coerenza con le priorità segnalate dagli Obiettivi del millennio nella definizione della destinazione delle risorse e nella loro gestione garantendo un coordinamento coerente delle attività e focalizzando gli interventi nelle aree maggiormente colpite dalla piaga della povertà” .

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