La pace è un diritto ma gli Stati non vogliono riconoscerlo


Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani


La denuncia delle città e delle organizzazioni italiane che lunedì 23 giugno si sono recate in missione alle Nazioni Unite di Ginevra.


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La pace è sempre più necessaria e urgente ma alcuni Stati non vogliono perdere il potere di fare la guerra. Per questo non vogliono riconoscere che la pace è un diritto fondamentale della persona e dei popoli.

Contro questa assurda pretesa sono intervenuti ieri a Ginevra, al Palazzo delle Nazioni Unite, i rappresentanti delle città e delle organizzazioni italiane che si stanno battendo per il riconoscimento internazionale del diritto alla pace.

“E’ inconcepibile che gli Stati non vogliano liberare la pace dall’abbraccio mortale del diritto di fare la guerra” ha detto in modo chiaro e forte il prof. Antonio Papisca del Centro Diritti Umani dell’Università di Padova.

“Ancora più incomprensibile e intollerabile, ha rimarcato Flavio Lotti del Comitato Promotore della Marcia Perugia-Assisi, è l’atteggiamento dell’Europa che, nonostante la sua tragica storia, riesce a dividersi anche sull’affermazione di un principio così elementare”.

“La pace non è solo un’esigenza morale ma una necessità concreta a cui deve corrispondere l’obbligo giuridico a operare coerentemente per la sua attuazione. Per questo abbiamo bisogno di approvare una risoluzione che apra la strada a un nuovo e più deciso impegno della comunità internazionale in favore della pace” ha affermato Mons. Silvano M. Tomasi, Osservatore Permanente della Santa Sede alle Nazioni Unite a Ginevra.

“Papa Francesco ci incoraggia ad agire con determinazione contro tutte le guerre e i trafficanti di armi facendo in modo che il diritto alla pace possa essere effettivamente attuato in tutto il mondo”, ha ribadito p. Egidio Canil del Sacro Convento di Assisi.

Un momento molto significativo della giornata è stata la consegna ufficiale da parte dei sindaci con fascia tricolore dei 100 ordini del giorno per il riconoscimento internazionale del diritto umano alla pace approvati dai Consigli comunali, provinciali e regionali. “Si tratta di una iniziativa senza uguali in altre parti del mondo di cui possiamo essere fieri” ha ribadito il presidente del Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani Andrea Ferrari. “Le città che stanno attraversando un periodo molto difficile sentono il bisogno di dare nuova sostanza e concretezza alla pace e chiedono agli stati di fare altrettanto”.

Dalla Santa Sede e dall’Ufficio dell’Alto Commissario per i Diritti Umani è venuto l’incoraggiamento ad estendere a livello europeo e internazionale la mobilitazione avviata dall’Italia. Di fronte alle opposizioni bisogna intensificare la lotta per i grandi ideali della pace sapendo che le ragioni del diritto sono dalla nostra parte.

“Lavorare per il riconoscimento e l’attuazione del diritto alla pace per ogni persona e per tutti i popoli compete a tutti: istituzioni locali e nazionali, università, scuole, società civile e istituzioni mondiali come l’Onu.” ha sottolineato Rosa Rizzato, Presidente del Consiglio Comunale di Este. “Una grande importanza la dobbiamo assegnare alle scuole di ogni ordine e grado, al mondo vasto dell’educazione, della formazione e della cultura.”

“Gli incontri di Ginevra hanno allo stesso tempo un valore profetico ed estremamente concreto”, ha affermato Alfonso Colombatti, Assessore alla Cultura del Comune di Aviano. “Profetico perché hanno visto riuniti negli stessi spazi, in un’ottica glocal, soggetti molto diversi dalle città e associazioni ai governi fino alle istituzioni internazionali. Concreto perché il riconoscimento e l’attuazione del diritto alla pace è importante per ciascuno di noi e dei cittadini che rappresentiamo. In fondo i diritti, inclusa la pace, iniziano e sono esigibili nelle nostre case, scuole e comunità.”

Nella feconda giornata di ieri abbiamo incontrato i rappresentanti all’Onu dei Francescani – Franciscans International – e della Papa Giovanni XXIII, ha sottolineato Mario Galasso, Assessore alla Pace della Provincia di Rimini. È stata l’occasione per iniziare una fattiva collaborazione: una vera e propria contaminazione positiva per il riconoscimento  della Pace come un diritto umano fondamentale. Oggi più che mai la differenza la fanno le persone e se è vero che la pace parte da ognuno di noi, è solo unendoci che possiamo costruire un orizzonte di pace e speranza per tutti.”

“I nostri giovani e le nostre comunità considerano la pace come lo status quo da sempre e per sempre” ha affermato Enrico Rinuncini, Sindaco del Comune di Ponte San Nicolò. “Consapevoli degli innumerevoli conflitti presenti nel mondo è invece doveroso lottare perché la pace diventi realtà duratura per tutti. Con le 100 delibere che abbiamo consegnato a Ginevra noi abbiamo gettato le fondamenta per lo storico riconoscimento internazionale del diritto alla pace”.

L’incontro di Ginevra, ha concluso Daneo Edoardo, Direttore del Cocopa di Torino, è stato molto utile per sostenere dal basso il lavoro del gruppo di lavoro sulla Pace del Consiglio per i Diritti Umani e nel contempo per accrescere la nostra determinazione nel proseguire il nostro concreto e quotidiano lavoro per la pace. Ritorniamo a casa con l’impegno di aumentare ancora di più il coinvolgimento degli Enti Locali e della società civile europea affinché il lavoro avviato dalle Nazioni Unite possa avere successo”.

Nel corso della missione, la delegazione italiana ha incontrato l’Ambasciatore Christian Guillermet Fernandez, Presidente del Gruppo di lavoro intergovernativo del Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite, l’Ambasciatore Maurizio Enrico Serra Capo della Missione Permanente dell’Italia, il dott. Gianni Magazzeni dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani e i rappresentanti di Franciscan International e della Comunità Papa Giovanni XXIII.

Hanno preso parte alla delegazione:

Andrea Ferrari, Assessore alla Pace e alla Cooperazione del Comune di Lodi, Presidente del Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani

Antonio Papisca, Professore Emerito, Cattedra UNESCO Diritti Umani, Democrazia e Pace, Università di Padova

Flavio Lotti, Coordinatore del Comitato Promotore della Marcia Perugia-Assisi

p. Egidio Canil, Sacro Convento di San Francesco d’Assisi

Marco Mascia, Direttore del Centro di Ateneo per i Diritti Umani, Università di Padova

Enrico Rinuncini, Sindaco del Comune di Ponte San Nicolò

Mario Galasso, Assessore alla Pace della Provincia di Rimini

Rosa Rizzato, Presidente del Consiglio Comunale di Este

Alfonso Colombatti, Assessore alla Cultura del Comune di Aviano

Daneo Edoardo, Direttore del Coordinamento Comuni per la pace della provincia di Torino

Alberto Robol, già Senatore, Reggente della Fondazione Opera Campana dei Caduti, Rovereto

Morena Berti, Franco Delli Guanti, Paolo Aldi, Fondazione Opera Campana dei Caduti, Rovereto

Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani

Sede nazionale: via della Viola 1 (06122) Perugia

tel. 075/5722479 – fax 075/5721234

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