La carica della pace dei 300 lodigiani


Graziarosa Villani, Reporter di pace


Le associazioni della rete Lodisolidale alla Marcia: “La marcia della pace vuole gridare il suo no ad ogni conflitto, guerra, mafia e razzismo”.


CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+
La carica della pace dei 300 lodigiani

E’ nutrita la delegazione della Città di Lodi alla Marcia della Pace 2010. Oltre trecento lodigiani. A guidare la delegazione c’è il giovane assessore Andrea Ferrari. E’ lui che indossa la fascia tricolore in rappresentanza della città. La città nota per una pace, “la Pace di Lodi” appunto che regalò un quarantennio di stabilità alla bellicosa Italia del Quattrocento, ha infatti un assessore alla “pace”. Ferrari infatti ha le deleghe oltre che alla cultura e al turismo anche quella alla “pace” e alla “cooperazione internazionale”. Le associazioni della rete Lodisolidale hanno lanciato un appello. “La marcia della pace – ha detto – vuole gridare il suo no ad ogni conflitto, guerra, mafia e razzismo per contribuire a sensibilizzare su questi problemi, a far crescere la cultura della pace, dell'uguaglianza e della solidarietà”. E all’appello hanno aderito partecipando alla marcia centinaia di cittadini.
“La pace – commenta l’assessore Ferrari – è una questione bipartisan. Prova ne è che al Coordinamento Nazionale  degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani al quale aderiscono sia amministrazione di centrosinistra, che di centrodestra. A Lodi abbiamo ospitato anche la  delegazione afgana che ha poi preso parte al Forum della Pace. In questi anni – commenta ancora il giovane assessore – la sensibilità è cambiata. E’ cresciuta la consapevolezza. Tutto ciò significa – precisa – che chi prende le decisioni deve affacciarsi alla finestra, vedere che c’è un popolo della pace come questo che deve essere ascoltato. Non è più possibile che decisioni di questo tipo siano prese senza tener conto delle istanze di pace che arrivano dalle città di ogni schieramento”.
Un’adesione convinta quella del Comune di Lodi all’edizione 2010 della Marcia Perugia-Assisi. Il 12 maggio infatti la città ha ricevuto Najla Ayubi, direttrice dei programmi sui diritti umani e i problemi femminili dell'Afghan Women Network e Abdul Khalil Narmgui, medico e giornalista afgano, candidato parlamentare alle elezioni politiche che si svolgeranno a settembre 2010. 
Un incontro dal titolo "Voci dall'Afghanistan … nel vento della pace. Da Kabul a Lodi il racconto di un Paese dove la speranza può germogliare", che ha visto protagonisti gli ospiti afgani insieme a due volontari di Emergency in Afghanistan, Paolo Grosso, anestesista, e Francesca Parigi, ostretrica. Il giorno seguente Najla Ayubi e Abdul Khalil Narmgui hanno nuovamente presentato tutta la drammaticità di un paese ancora altamente instabile. Disoccupazione allarmante, imprese al palo,  tensioni politiche sono ancora lontane dall'essere risolte. I due esponenti afgani, ospiti a Lodi. Sono stati poi tra i protagonisti al Forum della Pace in occasione dell’incontro “Facciamo pace in Afghanistan” che si è tenuto il 13 maggio nella sala del Consiglio provinciale di Perugia.

Grazirosa Villani, Reporter di pace

CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+

Lascia un commento