i diritti negati


La redazione


Il 5 gennaio alle ore 20:30, a Castelletto di Brenzone, presso la Garda Family House, avrà luogo il secondo momento di un percorso, voluto dal Comune di Brenzone e dal gruppo Costruire la Pace, che vuole documentare l'attualità dei diritti umani attraverso le parole di uomini che hanno fatto della pace, dell'incontro con l'altro, della fratellanza, una filosofia di vita.Questa serata sarà l'occasione per rileggere la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo assieme a padre Alex Zanotelli e a Monsignor Carlo Vinco.


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l'articolo 1 della dichiarazione universale dei diritti dell'uomo recita cosi: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”.

il 5 gennaio alle ore 20:30, a castelletto di brenzone, presso la garda family house, avrà luogo il secondo momento di un percorso, voluto dal comune di brenzone e dal gruppo costruire la pace, che vuole documentare l'attualità dei diritti umani attraverso le parole di uomini che hanno fatto della pace, dell'incontro con l'altro, della fratellanza, una filosofia di vita.

 

" I DIRITTI NEGATI", questo il titolo dell'incontro, sarà l'ccasione per rileggere la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e capire quello che sta avvenendo sotto i nostri occhi in questo nostro paese e nel resto del mondo, che si rivelano sempre più lacerati da disuguaglianze, sfregiati da discriminazioni e  da repressioni.
ospite graditissimo sarà padre Alex Zanotelli, missionario italiano facente parte della comunità missionaria dei Comboniani, ispiratore e fondatore di diversi movimenti italiani tesi a creare condizioni di pace e di giustizia solidale. Dopo 12 anni vissuti a Korogocho, una delle baraccopoli che circondano nairobi in kenia, si trova a vivere oggi nel rione Sanità di Napoli, uno dei simboli del degrado sociale del nostro Paese. In un contesto diverso, come a Korogocho, ha un solo obiettivo di fondo: "Aiutare la gente a rialzarsi, a riacquistare fiducia". Come missionario, che da una vita si è impegnato a fianco degli impoveriti della terra, padre alex si è sempre schierato dalla parte degli emarginati, degli immigrati, dei Rom contro ogni tendenza razzista delle società, ed ha scelto di non rimanere mai in silenzio, ma di gridare forte e farsi sentire, convinto che rimanere in silenzio oggi vuol dire essere responsabili dei disastri di domani.

Al suo fianco Monsignor Carlo Vinco, parroco veronese e attento osservatore della nostra città di verona e della nostra società. Guida spirituale e tra i fondatori dell’associazione il Cireneo, fondata 16 anni fa e che segue i malati di AIDS in una comunità sul Colle Masua a Negrar, esempio di misericordia, accoglienza e solidarietà praticate al di là del giudizio, monsignor Vinco da sempre ospita, nella sua chiesa, persone lasciate sole,che non sanno dove andare, da buon pastore seguace di quel povero Gesù di Nazareth crocifisso fuori le mura e che si è identificato con gli affamati, i carcerati, gli stranieri.

Due persone che sono spesso voci fuori dal coro mediatico, che ci fornisce informazioni omogenee e preconfezionate, e che hanno fatto proprio il grido di dolore di Papa Giovanni Paolo II nel 2004, dinanzi ad un gruppo di ambasciatori presso la santa sede:
 

"Da tutti i continenti giungono continuamente informazioni inquietanti sulla situazione dei diritti dell'uomo, le quali indicano che alcune persone, uomini, donne e bambini, vengono torturate e profondamente lese nella loro dignità… È l'intera umanità che viene così ferita e  offesa… Non possiamo tacere dinanzi a simili abusi, che non sono tollerabili…"

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