Gaza: da 15 anni una generazione in trappola


RaiNews


Lanciata la campagna #OpenUpGaza15 che vuole restituire speranza a una generazione che rischia di perderla e racconterà le privazioni quotidiane dei giovani


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L’analisi dell’Oxfam parte subito dai numeri: tra pochi giorni saranno 15 anni dall’inizio del blocco israeliano su Gaza, e ancora 2,1 milioni di persone vivono reclusi, in quella che di fatto è una prigione a cielo aperto.

Un’intera generazione di giovani palestinesi, oltre 800mila, hanno trascorso la loro intera vita in questa situazione, senza conoscere nient’altro.

Quindici anni duranti i quali non si intravede nessuna soluzione negoziata tra le parti, nonostante gli sforzi umanitari sostenuti dalla comunità internazionale e dalle Nazioni Unite, che fino ad oggi hanno stanziato 5,7 miliardi di dollari in aiuti.

“Siamo di fronte ad una crisi divenuta cronica” dice Paolo Pezzati, policy advisor di Oxfam per le emergenze umanitarie – In questo momento 7 persone su 10 a Gaza dipendono dagli aiuti umanitari per far fronte ai bisogni essenziali di ogni giorno. Il controllo di Israele sulla Striscia è pressoché totale – dice Pezzati – si spinge a livelli paradossali e punitivi nei confronti della popolazione. Pensiamo alle regole sull’esportazione di pomodori, che di fatto impediscono ai produttori di vendere ciò che hanno coltivato”. L’ Oxfam, operativa da anni sui territori, ricorda che il 97% dell’acqua corrente non è potabile a Gaza e che la fornitura di elettricità è limitata a 12 ore al giorno.

La campagna #OpenUpGaza15 vuole riportare la parola speranza in una generazione che ha perso il significato di questa parola. L’Oxfam riporta i numeri: il 63% dei giovani a Gaza non riesce a trovare lavoro e 4 ragazze su 5 non hanno un’occupazione retribuita. “Le Nazioni Unite e gli Stati membri devono usare tutta la diplomazia possibile per porre fine al blocco – conclude Pezzati di Oxfam -. Tutte le parti devono impegnarsi per un piano con precise scadenze e stringenti meccanismi di rendicontazione. Crediamo davvero sia giunta l’ora di consegnare alla storia questi 15 anni di blocco.”

Fonte: rainews

17 giugno 2022

 

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