Elezioni in Zimbawe, un mese dopo


Irene Panozzo, Lettera 22


Ancora nessun risultato definitivo per le presidenziali del 29 marzo scorso in Zimbabwe, mentre la profonda crisi politica del paese non accenna a risolversi.


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Elezioni in Zimbawe, un mese dopo

A un mese esatto dalle elezioni e ancora in assenza dei risultati delle presidenziali, l'ambasciatore di Harare all'Onu rilancia oggi l'ipotesi di un governo di coalizione. "Non c'è alcun modo che gli uni possano fare a meno degli altri", ha detto alla BBC Boniface Chidyausiku, riferendosi ai due principali avversari politici dello Zimbabwe, la Zanu-Pf di Robert Mugabe e il Mdc di Morgan Tsvangirai. Secondo il ragionamento di Chidyausiku, nessuno dei due partiti ha una maggioranza sufficiente in parlamento per governare da solo. Ed sarebbe quindi necessario pensare a un accordo di power-sharing.
E' la seconda volta in pochi giorni che membri di rilievo della Zanu-Pf tornano sull'ipotesi di un governo di coalizione. Che il Mdc non sembra però intenzionato ad accogliere. Tanto più che lunedì le due fazioni in cui il Mdc è diviso, e che si erano presentate separatamente alle elezioni, hanno annunciato di essersi riunite. Il che garantirebbe al partito di opposizione di ottenere la maggioranza parlamentare.
Ancora nulla, invece, per quel che riguarda i risultati definitivi delle presidenziali. Oggi dovrebbe iniziare la verifica del conteggio dei voti per la corsa alla poltrona più alta del paese, il che potrebbe portare a dei risultati ufficiali entro la fine della settimana.
Intanto, sempre oggi, è prevista a New York una riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite in cui sarà affrontato anche il problema dello stallo politico dello Zimbabwe seguito alle elezioni generali di un mese fa. Alla riunione è prevista la partecipazione di una delegazione del Mdc, guidata dal segretario generale, Tendai Biti. Che al Consiglio di Sicurezza dirà che l'opposizione (diventata maggioranza) non è disposta ad accettare il ballottaggio tra Morgan Tsvangirai e Robert Mugabe, ma vuole vedere riconosciuta la vittoria al primo turno del proprio leader e candidato presidenziale.

Fonte: Lettera22

29 aprile 2008 

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