Da settembre chiude "Screensaver", tv dei ragazzi


Antonella Mariotti


L’autore Federica Taddia: «Il nostro programma era di alta qualità. E costava due lire».


CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+
Da settembre chiude "Screensaver", tv dei ragazzi

C’è una tv dei ragazzi tutta cartoon giapponesi e telefilm americani. Poi c’è la tv dei ragazzi fatta dai ragazzi. Anzi c’era, perché Screensaver da settembre non ci sarà più. Uno dei pochi format tutti italiani per under 18 non ha più trovato posto nel palinsesto Raitre. Screensaver è nato da un’idea di Federico Taddia, giovane autore tv (arruolato anche nella squadra di Fiorello per Vivaradiodue) che vanta un passato a Topolino e Disney Channel. «Sembro giovane», dice di sè, «ma ho 36 anni e due figli». Dal 2006 ogni puntata di Screensaver prendeva spunto da un personaggio famoso e dalla scuola che aveva frequentato, così Rino Gattuso e Jovanotti sono tornati nelle loro scuole medie o licei a proporre un argomento e i ragazzi hanno costruito una trasmissione, con video e intervsite.

«Interrompere Screensaver è una scelta della Rete: i programmi nascono e finiscono, hanno individuato che non era più in linea, non prendeva il target, secondo loro». L’autore tenta di non abbattersi, ma è dura: «Diciamo che scegliere come orario le nove del mattino di domenica per un programma per ragazzi non è stata una scelta vincente. Non era delle più favorevoli agli ascolti, ma il programma funzionava e i numeri nonostante gli orari c’erano. Hanno detto che non siamo stati capaci di parlare ai bambini più piccoli, ma quel tipo di programma è fatto per gli adolescenti. Per i più piccoli ci sono altri format, come Trebisonda su Raitre». Senza contare che Screensaver è un’idea originale, non c’è stato bisogno di acquistare il format all’estero. «È nato per far vedere i cortometraggi prodotti dai ragazzi – spiega ancora Taddia -, poi in questi ultimi due anni abbiamo aggiunto la presenza di un personaggio famoso. Da lui lo spunto o un argomento, i ragazzi della sua scuola lo sviluppavano con un corto e poi c’era l’incontro. Abbiamo lavorato con Giovanni Allevi, Renzo Arbore, Paola Cortellesi, Rino Gattuso e molti altri. Il livello degli ospiti era molto alto. Dispiace che si buttino via sei anni di lavoro. Se volevano cambiare qualcosa si poteva discutere e migliorare».

Vogliamo parlare di soldi? «Il nostro programma costava due lire, nonostante l’alta qualità. Abbiamo realizzato oltre cinquanta cortometraggi in due anni. Insomma, era veramente una tv per ragazzi nella quale davamo uno spaccato della scuola bella, quella che funziona: finalmente non si vedeva solo il bullo in azione. Ma non ci possiamo fare nulla, la Rete ha scelto, quella stessa Rete che aveva fatto una scelta coraggiosa nel credere nel programma. Adesso la fiducia è venuta meno, schiacciata forse dalla logica degli ascolti».

Così Taddia torna a tempo pieno in radio, Radio2 ovviamente. Vedremo ancora qualche puntata di Screensaver in replica alla domenica fino alla fine di agosto, con una serie di puntate monotematiche dedicate ai temi dell’adolescenza. In vacanza anche il pool di Fiorello, Taddia rimane in Fm con Monolocale tutti i giorni su Radio2 all’una, una rassegna stampa della provincia italiana, della serie «strano ma vero e sotto casa». E per settembre? «Riprenderò in radio, ma per Screensaver non so se ci saranno possibilità. Certo da RaiTre non mi aspettavo la cancellazione di un programma considerato “di qualità”. Ho sempre creduto di fare insieme agli altri del gruppo un buon programma. Ma non è bastato».

Fonte: la Stampa

CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+

Lascia un commento