Castelli di pace, in Irpinia tra nonviolenza e intercultura


La redazione


Dal 3 al 5 agosto nella provincia di Avellino arriva il festival promosso da Legambiente, Acli e piccoli comuni. Migranti, spopolamento e stranieri sono i temi di quest’anno


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Castelli di pace, in Irpinia tra nonviolenza e intercultura

Tre giorni di festa tra i borghi dell’Irpinia all’insegna della nonviolenza, dell’intercultura e della sostenibilità. E’ il festival Castelli di pace, organizzato dal 3 al 5 agosto da Legambiente e Acli in provincia di Avellino. Per il terzo anno consecutivo le antiche fortificazioni di questa controversa zona della Campania diventano laboratori di pace dove si discute del Mondo, dei suoi cambiamenti e della possibilità di renderlo migliore, di coesione sociale e cooperazione internazionale, di clima, scelte energetiche e stili di vita. “Sono 135 milioni le persone che rischiano di diventare profughi per cause ambientali e 3,4 miliardi, circa la metà della popolazione mondiale, gli esseri umani che vivono in aree esposte a rischio di desertificazione, inondazioni e altre catastrofi”, ha sottolineato Maurizio Gubbiotti, coordinatore della segreteria nazionale di Legambiente.

Al centro dell’edizione 2007 di questa iniziativa ci sono i popoli migranti, sia italiani sia stranieri. “Dopo che lo spopolamento dell’Irpinia tra il 1951 e il 1981 ha raggiunto il tasso del 23%, un valore che ha riportato ai livelli registrati nel secolo precedente

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