Bagno di sangue in Ucraina. Le salme di Rocchelli e Mironov a Kiev


RaiNews


È fuori controllo la situazione nell’est dell’Ucraina, battuta dalle violenze dei filorussi e degli infiltrati ceceni. Donetsk: filo spinato, ruspe, strade chiuse, si combatte ormai senza sosta


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È fuori controllo la situazione nell’est dell’Ucraina, battuta dalle violenze dei filorussi e degli infiltrati ceceni. Donetsk, dove secondo i ribelli lunedì si sarebbero contati 100 morti, è circondata dalle forze di Kiev che hanno bloccato tutte le vie di entrata e uscita dalla città. Di nuovo sotto il controllo ucraino anche l’aeroporto, mentre i filorussi hanno chiesto ai cittadini di evacuare la città. Intanto nel Donbass una bomba sarebbe esplosa danneggiando parte di una linea ferroviaria, in una regione che abbraccia le regioni ribelli di Donetsk e Lughansk. I 28 leader Ue, riuniti a Bruxelles, hanno chiesto alla Russia di cooperare con il nuovo presidente ucraino Poroshenko per una de-escalation nell’area orientale del paese.


Secondo quanto riferito da fonti diplomatiche, le salme del fotoreporter italiano Andy Rocchelli e dell’interprete Andrei Mironov dovrebbero arrivare a Kiev nella notte. Mercoledì mattina, infatti, è previsto il riconoscimento del corpo del giornalista italiano da parte dei familiari e poi il rientro su un volo di Stato. Mentre non ci sono ancora notizie dei 4 osservatori Osce, di cui si sono persi i contatti da lunedì sera. Il presidente americano Obama ha espresso massimo sostegno all’omologo ucraino neo eletto Poroshenko.

Ue: Russia cooperi con il nuovo presidente
La Russia “cooperi con il nuovo e legittimo presidente ucraino, prosegua nel ritiro delle sue forze armate dai confini e usi la sua influenza sui separatisti per arrivare a una de-escalation della situazione nella parte orientale del Paese”. È quanto chiedono i 28 leader Ue nella dichiarazione sull’Ucraina diffusa al termine del vertice informale svoltosi a Bruxelles.

L’ultimatum di Kiev ai separatisti di Donetsk: “resa o morte”
Kiev ha lanciato un ultimatum ai separatisti filo-russi a Donetsk. “Resa o morte”, ha spiegato all’agenzia russa Ria Novosti Vladislav Seleznyov, un portavoce del comando che coordina l’operazione “antiterrorismo” lanciata dal governo ucraino. “Il comando garantisce la sicurezza a coloro che sono disposti a deporre le armi”, ha spiegato il portavoce, aggiungendo che chi non si arrendera’ sara’ “colpito con armi ad alta precisione”.  

Putin a Renzi: stop alle violenze
Intanto, la Russia chiede di fermare gli scontri in Ucraina. Per cercare di placare l’ondata di violenza nell’Est del Paese che rimane incandescente, il presidente russo si è rivolto al premier italiano Matteo Renzi durante una telefonata in cui l’inquilino del Cremlino ha fatto le condoglianze all’Italia per la morte del fotoreporter Andrea Rocchelli e del suo traduttore russo Andrei Mironov.

Osce: persi i contatti con l’unità di stanza a Donetsk
L’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa ha riferito di avere perso da lunedì sera, intorno alle 18, i contatti con la sua unità di monitoraggio a Donetsk. Si tratta di 4 osservatori internazionali di nazionalità turca, estone, danese e svizzera. L’ultimo contatto con loro è stato interrotto e non è stato più possibile ripristinarlo. L’Osce ha inviato 1000 uomini in Ucraina proprio in occasione delle elezioni presidenziali di domenica scorsa

Fonte: www.rainews.it

28 maggio 2014

È fuori controllo la situazione nell’est dell’Ucraina, battuta dalle violenze dei filorussi e degli infiltrati ceceni. Donetsk, dove secondo i ribelli lunedì si sarebbero contati 100 morti, è circondata dalle forze di Kiev che hanno bloccato tutte le vie di entrata e uscita dalla città. Di nuovo sotto il controllo ucraino anche l’aeroporto, mentre i filorussi hanno chiesto ai cittadini di evacuare la città. Intanto nel Donbass una bomba sarebbe esplosa danneggiando parte di una linea ferroviaria, in una regione che abbraccia le regioni ribelli di Donetsk e Lughansk. I 28 leader Ue, riuniti a Bruxelles, hanno chiesto alla Russia di cooperare con il nuovo presidente ucraino Poroshenko per una de-escalation nell’area orientale del paese.

Secondo quanto riferito da fonti diplomatiche, le salme del fotoreporter italiano Andy Rocchelli e dell’interprete Andrei Mironov dovrebbero arrivare a Kiev nella notte. Mercoledì mattina, infatti, è previsto il riconoscimento del corpo del giornalista italiano da parte dei familiari e poi il rientro su un volo di Stato. Mentre non ci sono ancora notizie dei 4 osservatori Osce, di cui si sono persi i contatti da lunedì sera. Il presidente americano Obama ha espresso massimo sostegno all’omologo ucraino neo eletto Poroshenko.

Ue: Russia cooperi con il nuovo presidente
La Russia “cooperi con il nuovo e legittimo presidente ucraino, prosegua nel ritiro delle sue forze armate dai confini e usi la sua influenza sui separatisti per arrivare a una de-escalation della situazione nella parte orientale del Paese”. È quanto chiedono i 28 leader Ue nella dichiarazione sull’Ucraina diffusa al termine del vertice informale svoltosi a Bruxelles.

L’ultimatum di Kiev ai separatisti di Donetsk: “resa o morte”
Kiev ha lanciato un ultimatum ai separatisti filo-russi a Donetsk. “Resa o morte”, ha spiegato all’agenzia russa Ria Novosti Vladislav Seleznyov, un portavoce del comando che coordina l’operazione “antiterrorismo” lanciata dal governo ucraino. “Il comando garantisce la sicurezza a coloro che sono disposti a deporre le armi”, ha spiegato il portavoce, aggiungendo che chi non si arrendera’ sara’ “colpito con armi ad alta precisione”.

Putin a Renzi: stop alle violenze
Intanto, la Russia chiede di fermare gli scontri in Ucraina. Per cercare di placare l’ondata di violenza nell’Est del Paese che rimane incandescente, il presidente russo si è rivolto al premier italiano Matteo Renzi durante una telefonata in cui l’inquilino del Cremlino ha fatto le condoglianze all’Italia per la morte del fotoreporter Andrea Rocchelli e del suo traduttore russo Andrei Mironov.

Osce: persi i contatti con l’unità di stanza a Donetsk
L’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa ha riferito di avere perso da lunedì sera, intorno alle 18, i contatti con la sua unità di monitoraggio a Donetsk. Si tratta di 4 osservatori internazionali di nazionalità turca, estone, danese e svizzera. L’ultimo contatto con loro è stato interrotto e non è stato più possibile ripristinarlo. L’Osce ha inviato 1000 uomini in Ucraina proprio in occasione delle elezioni presidenziali di domenica scorsa – See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Bagno-di-sangue-in-Ucraina-Le-salme-di-Rocchelli-e-Mironov-a-Kiev-c24046c9-df6d-4db4-9f06-2af4e1bef44b.html#sthash.nkUlPvlW.dpuf

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