CHIARA CRUCIATI


Da Berlino a Ramallah

In Medio Oriente i muri non sono l’eccezione, ma la regola! Israele da solo e in pochi anni ne ha costruiti cinque. Dietro c’è un’ideologia radicata, quella della separazione tra “noi” e “loro” che anche l’Europa sta facendo sua.

Siria. I tre tavoli della guerra

Nel nord del paese si allarga lo scontro tra “ribelli” e governo. A Ginevra le opposizioni rigettano le proposte di Damasco. All’Onu la Russia oppone il veto agli Stati Uniti.

L’Isis si vendica di Erdogan, ed è caos

Lo Stato Islamico rivendica l’attacco di Istanbul, autorità vicine ad identificare il responsabile tuttora in fuga. Il Ministero degli Interni se la prende con i socialisti, arrestati mentre commemoravano le vittime, ma il governo non ammette ancora la responsabilità politica di aver trascinato il paese sul baratro.

Approvata legge che consegna ong ad al-Sisi

Martedì sera il parlamento ha votato a favore della nuova normativa che crea un’autorità speciale per monitorare le organizzazioni non governative. Dentro ci sono Ministero degli Interni e servizi segreti.

Il Medio Oriente di Trump

L’ombra del neo presidente Usa sulla regione: il governo yemenita rifiuta il piano di tregua del segretario di Stato. Sulla Siria Mosca dice di aver preso contatti con il tycoon e Assad lo definisce potenziale alleato.

Aleppo assediata dalla propaganda

Damasco contrattacca e riprende i quartieri a ovest occupati a suon di missili e kamikaze dalle opposizioni. La Russia minaccia nuovi raid mentre arrivano le navi da guerra. A pagare sono i civili.

“Mosul non è la fine del conflitto, ma l’inizio”

Il giornalista iracheno Salah al-Nasrawi disegna la mappa dei soggetti in campo a Mosul: « La fase militare è la più semplice, molto più complessa quella politica. La Turchia è l’ostacolo peggiore, senza dimenticare gli interessi energetici di un’intera regione, da Cipro a Israele fino al Qatar».

Siria. I signori della guerra non vogliono la tregua

Quali sono gli obiettivi delle potenze regionali e globali e perché i loro interessi non contemplano un cessate il fuoco. Escalation militare ad Aleppo: il governo lancia una nuova offensiva.

Siria. Niente tregua, nessuna agenda comune

Nulla di fatto al G20. Ognuno ha il suo obiettivo, spesso divergente pure da quello dei presunti alleati, e nessuno intende scendere a patti.

Turchia. Guerra per Rojava

Ankara lancia la controffensiva sulla città siriana di Jarabulus. Erdogan punta a impedire alle forze kurde di assumere il definitivo controllo del nord della Siria.