Assemblea Pubblica "Tutti i Diritti Umani per Tutti"


La redazione


Siamo donne e uomini impegnati in ambiti diversi della società civile, convinti che le nostre comunità locali siano arricchite dalle proprie diversità e unite dalla condivisione di un destino comune, senza paura del futuro.


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Vogliamo denunciare i tentativi di negazione e violazione dei diritti umani che stanno avvenendo, sempre più frequentemente, anche nella nostra Città.
In particolare siamo molto allarmati per quanto sta accadendo in merito al previsto insediamento dei nostri concittadini Sinti, di Via Vallenari a Mestre. Assistiamo con grande preoccupazione alla sistematica denigrazione di una comunità che da decenni, vive tra noi in modo sempre più integrato, mantenendo le proprie tradizioni e i propri stili di vita, considerando le fondamentali regole del vivere insieme, nell’adempimento dei doveri e nella disponibilità dei diritti che distinguono l’effettivo esercizio della cittadinanza.
Venezia è sempre stata una città aperta, accogliente, dove l' incontro e la convivenza interculturale hanno una storia millenaria. Ed è proprio la convivenza che deve ri-diventare il fulcro della discussione politica e sociale. C'è l'urgente necessità di aprire un confronto, un dialogo, e con essi denunciare chi vuole strumentalizzare politicamente la nascita del nuovo campo Sinti per diffondere paura, senso di precarietà, razzismo e così trasformare il campo in una delle tante occasioni per fomentare discriminazioni e violenza.
C'è bisogno di seminare conoscenza reciproca, favorire l'integrazione e promuovere  la cooperazione, unico vero antidoto contro chi, per bassi motivi elettoralistici, vuole solo diffondere paura,  terrore, diffidenza ed incomprensione.
Per questo rilanciamo un appello per promuovere un' assemblea pubblica MARTEDI 24 GIUGNO ORE 21 CENTRO CULTURALE CANDIANI- MESTRE come luogo di dibattito, di informazione e di costruzione di iniziative che coinvolgano la città in modo sempre più ampio e partecipato.
Pensiamo che sia necessario formare noi stessi e informare la cittadinanza su quanto sta accadendo in via Vallenari, ma anche su chi sono i Sinti e i Rom di Venezia, scardinando pregiudizi e stereotipi.
Vogliamo riappropriarci delle piazze e delle vie della nostra città che in questi giorni sono invece occupate dai gazebi dell’odio e del razzismo. Vogliamo animare Venezia di una cultura che sappia andare incontro all’altro, che non si chiuda nella paura, che rifiuti l’egoistica e xenofoba difesa della propria “identità”.
Dobbiamo impedire che la deriva securitaria e repressiva che sta travolgendo in modo drammatico l’Italia faccia breccia anche nella nostra città, vogliamo riuscire a contrapporre alla loro “sicurezza” la nostra fiducia nell’altro e la nostra apertura a chi è “diverso”, oggi la famiglia Sinti, domani il venditore ambulante, il mendicante, il migrante….
Crediamo che tutto questo sia parte di un percorso, in un anno in cui ricorre il 60esimo anniversario della dichiarazione universale dei diritti umani dell’ONU.
I diritti fondamentali sanciti dalla carta dell’Onu sono ancora oggi quotidianamente calpestati, a Venezia come in mille altre parti del mondo, non possiamo rimanere immobili davanti a tutto questo, dobbiamo lavorare tutti quanti perchè quei diritti siano realmente riconosciuti e garantiti, a partire dal territorio in cui viviamo.
Lo faremo a fianco di chi queste violazioni le vive quotidianamente, lo faremo assieme ai Sinti e ai Rom di Venezia e Mestre.  

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