Anche Greta al Friday di Torino


il Manifesto


Clima. L’attivista svedese raccoglie l’invito dei giovani torinesi. Intanto Trump l’accatta dopo che Time l’ha definita «persona dell’anno»


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Greta Thunberg è partita ieri da Madrid ed ha preso la via dell’Italia, dove incontrerà, a Torino, i ragazzi del gruppo locale del «Friday for future». Appuntamento in piazza Castello oggi, venerdì 13 dicembre, alle ore quindici, sotto il palazzo della Regione Piemonte governata dal centro destra di Alberto Cirio, compagine «scettica» rispetto ai cambiamenti climatici.

L’attivista svedese ha così «premiato» con la sua presenza l’accanita resistenza dei Fff torinesi, che da mesi manifestano in piazza Castello ogni venerdì. «Ci vediamo alle 15 in piazza Castello a Torino», ha scritto sul suo profilo twitter, scatenando così la gioia degli attivisti torinesi, già a settembre portati ad esempio mondiale dalla loro leader.

«Sicuramente sarò in piazza ad ascoltarla – ha dichiarato la sindaca di Torino, Chiara Appendino – seduta tra i ragazzi e il mio invito a tutti è di partecipare, perché le sue parole saranno certamente importanti. Quindi domani saremo tutti lì allo stesso modo, non credo ci saranno differenze fra istituzioni e altri. Saremo lì per ascoltarla».

Entusiasmo anche da parte dell’assessore all’ambiente della regione Piemonte, Matteo Marnati: «Sono felice che Greta Thunberg venga a Torino e in Piemonte. Stiamo facendo moltissimo per il clima del nostro territorio attraverso misure strutturali»: l’assessore però sorvola sulla resistenza della sua giunta al piano di limitazione del traffico dell’amministrazione torinese nella città più inquinata d’Italia.

Non a caso il gruppo «Bike pride» torinese ha rivolto un appello a Greta Thunberg: «Cara Greta, Torino è fra le città più inquinate in Europa. Qui respirerai veramente male. Nel corso del 2018 la soglia massima di concentrazioni di pm10 è stata superata per ben 120 volte. L’Italia ha infatti un triste primato ambientale in Europa per morti premature da esposizione alle polveri sottili. Solo nel 2016 sono state infatti ben 45.600, con una perdita economica di oltre 20 miliardi di euro, la peggiore in Europa». I ciclisti urbani cittadini invitano quindi l’attivista svedese «a pedalare con noi, regalandole una maglietta di Bike Pride e un campanello da bici, perché abbiamo bisogno anche del suo supporto per farci sentire». Le realtà ambientaliste presenti in piazza saranno diverse, forse ci sarà anche una delegazione No Tav dalla val Susa.

Mentre era in viaggio da Madrid a Torino, l’attivista svedese ha subito un pesante attacco (l’ultimo di una serie) da parte del presidente Usa. Dopo il riconoscimento della rivista Time quale «Persona più influente del 2019». Commentando un tweet di congratulazioni all’attivista svedese, Donald Trunp ha sentenziato: «È ridicolo. Greta dovrebbe lavorare sul suo problema di controllo della rabbia e poi andare a vedere un buon film con un amico! Calma Greta, calma!».

Greta in risposta a Trump ha semplicemente cambiato il testo della sua bio Twitter, scrivendo: «Una teenager che lavora sul problema della gestione della sua rabbia. Attualmente sto uscendo per andare a vedere un vecchio buon film con un amico».

Il Manifesto

13 dicembre 2019

 

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